Concetti Chiave
- La riforma elettorale del 1832 trasformò la monarchia inglese in un governo parlamentare monista, dove il potere politico dipendeva dal rapporto tra governo e parlamento.
- Inizialmente, dopo la Glorious Revolution, il governo parlamentare era dualista, con il potere politico condiviso tra governo e monarca.
- La figura del primo ministro venne istituita nel 1714, permettendo ai ministri di esercitare funzioni per conto del sovrano Giorgio I.
- La camera dei comuni ottenne la facoltà di impeachment, stabilendo un rapporto fiduciario tra governo, Parlamento e capo dello Stato.
- La camera dei comuni si divise in due fazioni opposte, precursori degli attuali partiti politici, rappresentando le origini delle moderne forme di governo parlamentare.
Indice
Evoluzione del governo parlamentare
In seguito alla riforma elettorale del 1832, la monarchia inglese si evolse in quello che viene chiamato «governo parlamentare nella sua versione monista», in cui, quindi, l’indirizzo politico dipendeva solo dal rapporto fra governo e parlamento. Già in precedenza, dopo la Glorious Revolution, si era configurato un governo parlamentare, però nella versione dualista, in cui l’indirizzo politico era determinato anche dal capo dello Stato (il monarca).
Elementi chiave della transizione
L’evoluzione da governo parlamentare dualista a governo parlamentare monista scaturì da tre elementi cruciali:
1. L’istituzione della figura del primo ministro, costituita per la prima volta nel 1714 dal sovrano tedesco Giorgio I, il quale, non padroneggiando la lingua inglese,, affidò l’esercizio delle sue funzioni ai ministri.
2. La camera dei comuni acquisì la facoltà di ricorrere all’istituto dell’impeachment. Ciò pose le basi del rapporto fiduciario tra governo, Parlamento e capo dello Stato che tutt’oggi è requisito fondamentale di ogni forma di governo parlamentare. Il governo (nella monarchia inglese identificato con il sovrano) non poteva continuare ad esercitare le proprie funzioni in caso di sfiducia da parte del Parlamento.
3. La camera dei comuni si organizzò progressivamente in due fazioni contrapposte, che costituirono i precursori dei deputati e dei senatori di cui il parlamento italiano oggi consta e, in generale, dei componenti del Parlamento di ogni forma di governo parlamentare.
Organizzazione della camera dei comuni
La camera inglese dei comuni, dunque, istituì un assetto che prevedeva la presenza di due fazioni contrapposte, come i banchi sui quali sedevano (e siedono tuttora), gli uni di fronte agli altri, i suoi componenti, fautori e avversari del governo di sua maestà, (la maggioranza e l’opposizione); esse diventeranno nel corso dell’Ottocento via via sempre più simili ai partiti attuali, rappresentando dunque il prototipo più concreto delle attuali forme di governo improntate al parlamentarismo
Domande da interrogazione
- Qual è stata l'evoluzione del governo parlamentare inglese dopo la riforma elettorale del 1832?
- Quali sono stati gli elementi chiave della transizione verso un governo parlamentare monista?
- Come si è organizzata la camera dei comuni nel contesto del governo parlamentare?
Dopo la riforma elettorale del 1832, la monarchia inglese si è evoluta in un «governo parlamentare nella sua versione monista», dove l'indirizzo politico dipendeva esclusivamente dal rapporto tra governo e parlamento.
Gli elementi chiave della transizione sono stati l'istituzione della figura del primo ministro, l'acquisizione della facoltà di impeachment da parte della camera dei comuni, e l'organizzazione della camera in due fazioni contrapposte.
La camera dei comuni si è organizzata in due fazioni contrapposte, rappresentando la maggioranza e l'opposizione, che sono diventate sempre più simili ai partiti attuali, costituendo il prototipo delle attuali forme di governo parlamentare.