Concetti Chiave
- L'utilizzatore è responsabile della sicurezza dei lavoratori somministrati, rispettando gli stessi obblighi di prevenzione validi per i propri dipendenti.
- Il somministratore deve informare e formare i lavoratori sui rischi e l'uso delle attrezzature necessarie per svolgere le attività presso l'impresa utilizzatrice.
- I lavoratori somministrati hanno diritto di esercitare diritti sindacali e partecipare alle assemblee del personale durante la missione presso l'utilizzatore.
- Il contratto di somministrazione può essere viziato da errori formali che influenzano il rapporto tra agenzia e lavoratore; alcuni errori possono convertire il contratto a tempo indeterminato.
- In caso di somministrazione irregolare, il lavoratore può chiedere al giudice la costituzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con l'utilizzatore, con possibilità di risarcimento danni.
Indice
Obblighi di prevenzione e protezione
L’utilizzatore deve osservare, nei confronti del lavoratore somministrato, tutti gli obblighi di prevenzione e protezione in tema di tutela della salute e della sicurezza cui è tenuto nei confronti dei propri dipendenti. Di conseguenza, egli è responsabile per la violazione degli stessi.
Da parte sua, il somministratore è tenuto a informare i lavoratori sui rischi per la sicurezza e la salute connessi alle attività produttive svolte presso l’impresa dell’utilizzatore; egli, inoltre, deve formarli e addestrarli all'uso delle attrezzature necessarie allo svolgimento di tali attività.
Diritti sindacali e comunicazioni annuali
Inoltre, i lavoratori somministrati possono esercitare i diritti sindacali previsti dalla legge 300/1970 presso l’utilizzatore e per tuta la durata della missione. Essi possono anche partecipare alle assemblee del personale dipendente dell’impresa.
Annualmente, l’imprenditore deve comunicare a RSA e RSU il numero di contratti di somministrazione conclusi, la durata degli stessi e la qualifica dei lavoratori coinvolti.
Vizi formali e procedurali del contratto
Il contratto di somministrazione di lavoro può essere inquinato da vizi formali o procedurali. Alcuni di questi si ripercuotono soltanto sul rapporto instaurato tra agenzia e lavoratore; altri intaccano anche l’utilizzatore. Si pensi, ad esempio, alla mancata apposizione di una causale trascorsi 12 mesi: gli effetti di questa violazione non colpiscono l’impresa; infatti, si produce la conversione del contratto stipulato fra lavoratore e agenzia, il quale diviene a tempo indeterminato.
Diverso è il caso in cui il contratto non rispetti il requisito della forma scritta: esso viene dichiarato nullo e i lavoratori sono considerati a tutti gli effetti alle dipendenze dell’utilizzatore.
Somministrazione irregolare e azione giudiziale
Infine, nell’ipotesi di somministrazione irregolare, il lavoratore può richiedere al giudice la costituzione, anche solo nei confronti dell’utilizzatore, di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato alle sue dipendenze, con decorrenza dall’inizio della somministrazione. Questa è ritenuta irregolare in caso di violazione dei limiti quantitativi, delle fonti legali o contrattuali e dei divieti di ricorso all’istituto.
L’azione giudiziale determina la surrogazione del datore di lavoro utilizzatore nella titolarità del contratto. Anche in questo caso valgono i termini efficaci per l’impugnazione del licenziamento. La sentenza può disporre anche il risarcimento dei danni (compreso fra 2,5 e 12 mensilità).
Domande da interrogazione
- Quali sono gli obblighi dell'utilizzatore nei confronti del lavoratore somministrato in termini di sicurezza?
- Cosa accade se un contratto di somministrazione non rispetta il requisito della forma scritta?
- Quali sono le conseguenze di una somministrazione irregolare per il lavoratore?
L'utilizzatore deve osservare tutti gli obblighi di prevenzione e protezione in tema di tutela della salute e della sicurezza nei confronti del lavoratore somministrato, come farebbe con i propri dipendenti, ed è responsabile per eventuali violazioni.
Se un contratto di somministrazione non rispetta il requisito della forma scritta, viene dichiarato nullo e i lavoratori sono considerati a tutti gli effetti alle dipendenze dell’utilizzatore.
In caso di somministrazione irregolare, il lavoratore può richiedere al giudice la costituzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con l’utilizzatore, con decorrenza dall’inizio della somministrazione, e può ottenere un risarcimento dei danni.