Concetti Chiave
- Il lavoro subordinato è caratterizzato dalla collaborazione del lavoratore nell'impresa, prestando lavoro manuale o intellettuale sotto la direzione dell'imprenditore.
- La normativa unifica il lavoro operaio, impiegatizio e dirigenziale, superando le precedenti distinzioni privilegiate, eccetto per i dirigenti.
- Essere alle dipendenze e sotto la direzione dell'imprenditore è fondamentale per definire il lavoro subordinato, indicando la subordinazione al potere direttivo.
- La retribuzione è un obbligo del datore di lavoro e distingue il lavoro subordinato da quello gratuito, come il volontariato.
- La differenza principale tra lavoro subordinato e autonomo risiede nel potere direttivo del datore, non nella forma della retribuzione.
Nozione di lavoro subordinato
L’art. 2094 c.c. definisce lavoratore subordinato colui che si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell’impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell’imprenditore.
Dalla lettura di tale articolo si possono ricavare gli obblighi che incombono in capo al lavoratore:
- in primo luogo, egli si obbliga a collaborare nell’impresa, cioè a lavorarvi insieme ad altri (appunto collaborare). La collaborazione, però, non può essere considerata il fattore discriminante fra lavoro subordinato e non, dato che essa sussiste anche in altre forme giuridiche d’impiego (ad esempio nella collaborazione coordinata e continuativa);
- in secondo luogo, presta il proprio lavoro manuale o intellettuale. Questa locuzione rappresenta una svolta storica importante: l’unificazione normativa del lavoro operaio, impiegatizio e dirigenziale e il conseguente superamento della condizione privilegiata di cui in passato godevano gli impiegati. Solo la disciplina relativa alla figura del dirigente continua a presentare alcuni tratti speciali e distintivi;
- il lavoratore è alle dipendenze dell’imprenditore. Questa frase, di per sé tautologica, è importante perché afferma la caratteristica principale del rapporto di lavoro subordinato, cioè il fatto che l’attività svolta dal dipendente è rivolta al perseguimento di un interesse altrui;
- oltre ad essere alle dipendenze dell’imprenditore, il lavoratore è sotto la sua direzione. Questa precisazione costituisce il punto nodale del lavoro subordinato; in sostanza, il dipendente si obbliga a sottostare al potere direttivo dell’imprenditore, al quale è riconosciuto dall’art. 2104. L’art. 2239 estende le disposizioni dedicate al lavoro subordinato, anche ai datori di lavoro non esercenti un’attività imprenditoriale;
L’obbligazione principale del datore di lavoro (imprenditore o non) attiene alla corresponsione della retribuzione, calcolata a tempo o a cottimo (art. 2099 c.c.). Questo requisito estromette dalla subordinazione il lavoro gratuito, ad esempio quello volontario, prestato spontaneamente per ragioni di solidarietà sociale. La retribuzione, ovviamente, non interessa soltanto il lavoro subordinato, bensì anche quello autonomo.
Le due categorie, però, si differenziano in ordine alla forma del corrispettivo: il lavoratore subordinato è compensato in proporzione al tempo del suo lavoro (obbligazione di mezzo); quello autonomo, invece, solo a lavoro concluso (obbligazione di risultato).
Il fattore discriminante fra le due tipologie d’impiego, quindi, non è la retribuzione, bensì il requisito della sottoposizione al potere direttivo del datore, assente nel lavoro autonomo.
Domande da interrogazione
- Qual è la definizione di lavoratore subordinato secondo l'art. 2094 c.c.?
- Qual è la differenza principale tra lavoro subordinato e lavoro autonomo?
- Qual è l'obbligazione principale del datore di lavoro nei confronti del lavoratore subordinato?
L'art. 2094 c.c. definisce il lavoratore subordinato come colui che si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell'impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell'imprenditore.
La differenza principale tra lavoro subordinato e lavoro autonomo risiede nel requisito della sottoposizione al potere direttivo del datore, che è presente nel lavoro subordinato ma assente nel lavoro autonomo.
L'obbligazione principale del datore di lavoro nei confronti del lavoratore subordinato è la corresponsione della retribuzione, calcolata a tempo o a cottimo, come stabilito dall'art. 2099 c.c.