Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • I diritti quesiti si riferiscono a quelli acquisiti dai lavoratori sotto il contratto collettivo precedente e non possono essere modificati retroattivamente da un nuovo contratto.
  • L'indennità per il lavoro straordinario è un esempio di diritto quesito, che non può essere rimosso o ridotto per il lavoro già svolto sotto il vecchio contratto.
  • La Corte di Cassazione stabilisce che un contratto collettivo non è retroattivo, ma può prevedere effetti retroattivi rispettando l'intangibilità dei diritti quesiti.
  • I sindacati possono negoziare rinunce o transazioni per conto dei lavoratori solo con un mandato esplicito, rispettando sempre i diritti quesiti.
  • Anche con un mandato, i sindacati non possono negoziare sui diritti quesiti, poiché questi rappresentano prerogative personali e intangibili dei lavoratori.

Indice

  1. Diritti quesiti e contratti collettivi
  2. Indennità e retroattività nei CCNL
  3. Ruolo dei sindacati e rappresentanza

Diritti quesiti e contratti collettivi

La sostituzione del vecchio contratto collettivo con il nuovo non può intaccare i diritti già quesiti dai lavoratori. Questa nozione giuridica fa riferimento ai diritti che trovano fonte nelle clausole del contratto collettivo precedente. Essi, pertanto, sono già entrati a far parte del patrimonio dei lavoratori in una fase del rapporto già esaurita.

Indennità e retroattività nei CCNL

L’esempio più rilevante è l’indennità di compenso per il lavoro straordinario: il nuovo CCNL può negare o diminuire l’importo dell’indennità per gli straordinari che i lavoratori presteranno in futuro, ma non può in alcun caso mettere in discussione le maggiorazioni cui i dipendenti hanno diritto per le prestazioni già rese durante l’efficacia del contratto collettivo precedente. I diritti quesiti non si configurano quando, al contrario, la fattispecie sia ancora in via di consolidamento.

L’intangibilità dei diritti quesiti ha trovato un ostacolo pratico: il nuovo CCNL ha il potere di prevedere modifiche con effetti retroattivi, riguardanti la disciplina di un beneficio economico. La questione è stata risolta dalla Corte di Cassazione, la quale ha affermato che:

- in linea di principio, il contratto collettivo non è retroattivo;

- tuttavia, le parti possono disporre la decorrenza ex tunc di discipline meno favorevoli. Anche in questo caso, però, la pattuizione deve rispettare il limite dell’intangibilità dei diritti quesiti.

Ruolo dei sindacati e rappresentanza

I singoli lavoratori possono delegare i sindacati cui hanno aderito affinché stipulino una rinuncia o una transazione in loro nome e per loro conto (rappresentanza). In assenza di mandato, i sindacati non possono pattuire la rinuncia sui diritti dei lavoratori, perché si tratta di prerogative soggettive e personali. Anche in presenza di mandato ad hoc, comunque, il limite alla transazione è sempre rappresentato dall’intangibilità dei diritti quesiti.

Domande da interrogazione

  1. Cosa si intende per diritti quesiti nei contratti collettivi?
  2. I diritti quesiti sono quelli che derivano dalle clausole del contratto collettivo precedente e che sono già entrati a far parte del patrimonio dei lavoratori, non possono essere intaccati dalla sostituzione con un nuovo contratto.

  3. In che modo i nuovi CCNL possono influire sulle indennità per il lavoro straordinario?
  4. I nuovi CCNL possono negare o diminuire l'indennità per gli straordinari futuri, ma non possono modificare le maggiorazioni già maturate sotto il contratto precedente.

  5. Qual è il ruolo dei sindacati nella rappresentanza dei lavoratori riguardo ai diritti quesiti?
  6. I sindacati possono rappresentare i lavoratori per stipulare rinunce o transazioni solo con un mandato specifico, ma non possono intaccare i diritti quesiti, che sono prerogative personali dei lavoratori.

Domande e risposte

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