Concetti Chiave
- La naturalizzazione italiana richiede residenza legale di almeno 10 anni, ridotti per cittadini UE, apolidi, rifugiati e discendenti di cittadini italiani.
- La cittadinanza è concessa tramite decreto presidenziale dopo il giuramento di fedeltà alla Repubblica italiana.
- I discendenti di cittadini italiani hanno diritto alla cittadinanza se lavorano per lo Stato o raggiungono la maggiore età con residenza legale di 2 anni in Italia.
- La legge italiana ammette la doppia cittadinanza e prevede la perdita e il riacquisto della cittadinanza con condizioni specifiche.
- La legge del 1992 ha innovato le norme precedenti, adattandosi al cambiamento demografico e accogliendo principi di parità di genere e doppia cittadinanza.
Indice
Requisiti per la cittadinanza italiana
Può diventare cittadino italiano, se lo richiede, lo straniero che dispone di determinati requisiti (è legalmente residente da almeno 10 anni; è cittadino dell’Unione europea ed è residente da almeno 4 anni; è apolide o rifugiato ed è residente da almeno 5 anni; è discendente di chi è stato cittadino italiano ed è residente in Italia da 3 anni). In tali casi la cittadinanza è attribuita su domanda, tramite decreto del presidente della Repubblica, sentito il Consiglio di stato, previo giuramento di essere fedeli alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi. Si parla di naturalizzazione, ossia di cittadinanza acquisita per concessione. Tuttavia, lo straniero figlio o nipote di un cittadino italiano per nascita ha un vero e proprio diritto all’acquisto della cittadinanza, per beneficio di legge, se ha assunto un impiego al servizio dello Stato o se raggiunge la maggiore età in Italia essendovi legalmente residente da almeno 2 anni.
Norme sulla doppia cittadinanza
Altre norme della l. 91/1992 stabiliscono che:
- è sempre ammessa la doppia cittadinanza, nel senso che una persona può avere, oltre a quella italiana, anche la cittadinanza di un altro stato;
- si perde la cittadinanza per espressa rinuncia in caso di acquisto di un’altra cittadinanza e residenza all’estero; la si perde di diritto nel solo caso in cui il cittadino italiano che ha un rapporto di lavoro alle dipendenze di un altro stato ignori l’intimazione del governo italiano a cessarlo;
- è consentito il riacquisto della cittadinanza per chi l’ha perduta con condizioni agevolate rispetto all’acquisto della cittadinanza per concessione.
Evoluzione della legislazione sulla cittadinanza
La legislazione sulla cittadinanza che abbiamo descritto innova molto rispetto alla precedente, la quale risaliva al 1912, quando l’Italia era un paese di massiccia emigrazione; essa risale però, a sua volta, a un periodo tramontato in cui, fortemente ridimensionata l’emigrazione, l’Italia non era ancora diventata un paese di massiccia immigrazione. Nel 1992 gli stranieri residenti erano poco più di 600.000, dieci anni dopo sarebbero raddoppiati, vent’anni dopo si erano moltiplicati per sette e oggi superano i 5 milioni (l’8% della popolazione totale). La l. 91/1992 si caratterizza per aspetti importanti: il pieno accoglimento del principio di parità fra uomo e donna (ai fini dell’acquisto della cittadinanza da parte del figlio), l’accettazione della doppia cittadinanza, le disposizioni volte a limitare l’apolidia, quelle dirette a favorire il riacquisto della cittadinanza (allo scopo di rilanciare i
Domande da interrogazione
- Quali sono i requisiti per ottenere la cittadinanza italiana tramite naturalizzazione?
- È possibile mantenere la doppia cittadinanza secondo la legge italiana?
- Come si può riacquistare la cittadinanza italiana se è stata persa?
Per ottenere la cittadinanza italiana tramite naturalizzazione, uno straniero deve essere legalmente residente in Italia da almeno 10 anni, oppure essere cittadino dell'Unione Europea residente da almeno 4 anni, o apolide/rifugiato residente da almeno 5 anni, o discendente di un cittadino italiano residente da 3 anni.
Sì, la legge italiana ammette la doppia cittadinanza, permettendo a una persona di avere la cittadinanza italiana insieme a quella di un altro stato.
La cittadinanza italiana può essere riacquistata con condizioni agevolate rispetto all'acquisto per concessione, specialmente se è stata persa per espressa rinuncia o per altre circostanze specificate dalla legge.