Concetti Chiave
- Il Ministero delle partecipazioni statali, istituito nel 1956, coordinava le partecipazioni azionarie in società a maggioranza statale.
- Le imprese a prevalente partecipazione statale dovevano uscire dalla Confindustria per associarsi nell’ASAP, un'organizzazione sindacale separata.
- La legittimità costituzionale del ministero fu contestata dai sindacati, ma la Corte costituzionale ne confermò la legalità.
- La legge Vigorelli del 1959 estese erga omnes i contratti collettivi, migliorando la tutela dei lavoratori.
- Nonostante la stagnazione salariale tra il 1962 e il 1964, i salari aumentarono successivamente, insieme alla ricchezza del Paese.
Indice
Istituzione del ministero delle partecipazioni
Nel 1956 venne istituito il Ministero delle partecipazioni statali, incaricato di coordinare le partecipazioni azionarie nelle società il cui pacchetto di maggioranza era detenuto dallo Stato. Contestualmente, fu stabilito che entro un anno le imprese a prevalente partecipazione statale sarebbero dovute uscire dalla Confindustria, associandosi in una separata organizzazione sindacale delle imprese a capitale pubblico.
A tal fine venne costituita l’ASAP, associazione delle imprese a prevalente partecipazione statale.
Questione di legittimità costituzionale
La legge che ha istituito il ministero delle partecipazioni fu investita dalla questione di legittimità costituzionale: i sindacati ritenevano che essa fosse contraria al primo comma dell’art. 39 Cost. e per questo venne considerata un’illecita ingerenza da parte del legislatore.
La Corte costituzionale, tuttavia, non rilevò l’illegittimità, sostenendo che nelle società obbligate a confluire nel ministero delle partecipazioni, lo stato si poneva come socio di maggioranza e, per questo, poteva far prevalere la propria volontà.
Innovazioni nel diritto sindacale
Il diritto sindacale fu ulteriormente innovato nel 1959, anno in cui venne approvata la legge Vigorelli, che prevedeva l’estensione erga omnes dei contratti collettivi. Negli stessi anni, inoltre, furono pubblicate diverse leggi volte a garantire un minimo di tutela ai lavoratori in situazioni di grave sotto-protezione: legge sull’apprendistato; sul lavoro a domicilio; sul divieto di di interposizione, ecc.
Evoluzione economica e contrattazione collettiva
Negli anni sessanta, poi, si susseguirono fasi produttive alterne, facendo registrare una stagnazione dei salari fra il 1962 e il 1964 e un loro netto aumento in seguito. I minimi inderogabili di trattamento economico e normativo vennero innalzati e la ricchezza complessiva del Paese aumentò di molto.
In questo contesto la contrattazione collettiva, ancora solo su livello nazionale, venne parzialmente decentrata: le strutture periferiche del sindacato, però, godevano di prerogative stringenti e limitate.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il ruolo del Ministero delle partecipazioni statali istituito nel 1956?
- Qual era la questione di legittimità costituzionale riguardante il Ministero delle partecipazioni?
- Quali furono le principali innovazioni nel diritto sindacale negli anni '50 e '60?
Il Ministero delle partecipazioni statali, istituito nel 1956, era incaricato di coordinare le partecipazioni azionarie nelle società in cui lo Stato deteneva il pacchetto di maggioranza, e di organizzare le imprese a prevalente partecipazione statale in una nuova associazione sindacale.
La questione di legittimità costituzionale riguardava l'accusa dei sindacati che la legge istitutiva del ministero fosse contraria al primo comma dell’art. 39 Cost., ma la Corte costituzionale non rilevò l’illegittimità, sostenendo che lo Stato, come socio di maggioranza, poteva far prevalere la propria volontà.
Le principali innovazioni nel diritto sindacale includevano la legge Vigorelli del 1959, che estendeva erga omnes i contratti collettivi, e altre leggi che garantivano tutele minime ai lavoratori, come quelle sull’apprendistato e sul lavoro a domicilio.