Concetti Chiave
- La Corte costituzionale ha interpretato le competenze esclusive dello Stato in modo dinamico, riconoscendo materie trasversali che possono investire più ambiti.
- Queste competenze, simili ai poteri impliciti delle costituzioni federali, spettano allo stato centrale e derivano da materie riservate.
- In materie trasversali, il legislatore statale può esercitare la sua autorità oltre i confini tradizionali, influenzando ambiti di competenza regionale.
- Un esempio di materie trasversali include la tutela dell'ambiente e la sua interazione con la salute e il governo del territorio.
- La legislazione regionale in materie concorrenti deve rispettare i principi fondamentali stabiliti dallo Stato, fissati da leggi cornice o dalla legislazione vigente.
Interpretazione dinamica delle competenze
La Corte costituzionale ha interpretato dinamicamente le competenze esclusive dello Stato, ritenendo alcune di queste competenze «idonee a investire una pluralità di materie»: si tratta delle materie trasversali, definite in dottrina anche materie-valori o materie-non materie (sent. 407/2002, tutela dell’ambiente, ma v. poi sent. 225/2009; sentt. 282/2002 e 322/2009, determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni; sent. 14/2004, tutela della concorrenza, ma v. poi sent. 401/2007; sent. 185/2004, ordinamento penale).
Materie trasversali e poteri impliciti
Tali competenze assomigliano a quelli che, nelle esperienze costituzionali federali, sono chiamati «poteri impliciti», comunque spettanti allo stato centrale in quanto desumibili dalle materie espressamente riservate.
Nelle materie trasversali il legislatore statale può esercitare la sua potestà legislativa al di là dei confini della materia stessa, occupando ambiti attribuiti alla regione (si pensi all’intreccio che può realizzarsi, ad esempio, fra la «tutela dell’ambiente», competenza esclusiva dello Stato, e la «tutela della salute» o il «governo del territorio», materie sulle quali le regioni hanno competenza concorrente).
Nelle materie di competenza concorrente elencate dal terzo comma dell’art. 117 la potestà legislativa regionale deve esercitarsi nel rispetto dei principi fondamentali stabiliti dallo Stato: principi o espressamente fissati da apposite leggi cornice o, in loro assenza, desunti dalla legislazione vigente (sent. 282/2002).