Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Il lavoro occasionale spesso sfugge al controllo legale, alimentando il lavoro nero, ma il decreto Biagi aveva introdotto i voucher per legalizzarlo.
  • Nel 2017, il lavoro accessorio è stato sostituito dal lavoro occasionale tramite la legge 96, con il contratto di prestazione occasionale e il libretto famiglia.
  • I nuovi strumenti per il lavoro occasionale sono complessi e poco diffusi, con limiti di compenso e durata per essere considerati tali.
  • Le prestazioni occasionali devono rispettare limiti di compenso: 5000€ per prestatore e utilizzatore, 2500€ per prestatore verso lo stesso utilizzatore.
  • Il lavoro occasionale è accessibile a persone fisiche con il libretto famiglia e ad altri utenti come imprese tramite contratti semplificati, con restrizioni per chi ha molti dipendenti.

Indice

  1. Lavoro nero e decreto Biagi
  2. Evoluzione del lavoro occasionale
  3. Limiti e condizioni del lavoro occasionale
  4. Utilizzatori del lavoro occasionale

Lavoro nero e decreto Biagi

Spesso, le prestazioni di lavoro occasionali e saltuarie sfuggono dal controllo della legge, alimentando il cosiddetto «lavoro nero».

Nella speranza di ricondurre tale fenomeno alla legalità, il decreto Biagi aveva introdotto la forma contrattuale del lavoro accessorio o tramite voucher, pensata proprio per attività lavorative saltuarie e discontinue. Per rendere tracciabile il ricorso all’istituto, fu introdotto anche l’obbligo di comunicazione amministrativa a carico dei committenti.

Evoluzione del lavoro occasionale

Le innovazioni introdotte incentivarono il ricorso al lavoro accessorio, che nel 2017 fu abrogato in favore del lavoro occasionale tramite la legge 96, la quale lo ha articolato nelle due versioni del contratto di prestazione occasionale e del libretto famiglia.

I nuovi istituti sono però molto più complicati e complessi da gestire, motivo per cui finora hanno avuto scarsissimo successo.

Limiti e condizioni del lavoro occasionale

Per poter essere considerate occasionali, le prestazioni di lavoro devono essere contenute entro determinati limiti massimi di compenso lordo:

- 5000€ per ciascun prestatore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori;

- 5000€ per ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori;

-2500€ per le prestazioni rese da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore.

La legge prevede anche un limite di durata massima delle prestazioni occasionali, pari a 280 ore annue. Inoltre, non possono acquisire prestazioni occasionali i soggetti con i quali l’utilizzatore abbia in corso o abbia cessato da meno di sei mesi un rapporto di lavoro subordinato o di co.co.co.

Utilizzatori del lavoro occasionale

In generale, il lavoro occasionale può essere esercitato da:

- persone fisiche, mediante il libretto famiglia, impiegabile per il pagamento di prestazioni occasionali consistenti in piccoli lavori domestici o di giardinaggio, assistenza domiciliare, insegnamento privato;

- altri utilizzatori (imprese e professionisti), tramite il contratto di prestazione occasionale, che consente loro di acquisire, con modalità semplificate, prestazioni di lavoro occasionali o saltuarie.

Ne sono esclusi gli utilizzatori che impiegano più di cinque lavoratori subordinati a tempo indeterminato,, o più di otto se si tratta di aziende turistiche che si avvalgono di pensionati, giovani studenti e disoccupati.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'obiettivo principale del decreto Biagi riguardo al lavoro occasionale?
  2. Il decreto Biagi mirava a ricondurre il lavoro occasionale alla legalità introducendo il lavoro accessorio tramite voucher, con l'obbligo di comunicazione amministrativa per i committenti.

  3. Quali sono i limiti di compenso per le prestazioni di lavoro occasionale?
  4. I limiti di compenso sono 5000€ per ciascun prestatore e utilizzatore, e 2500€ per prestazioni rese da un prestatore a un singolo utilizzatore.

  5. Chi può esercitare il lavoro occasionale e quali sono le modalità previste?
  6. Il lavoro occasionale può essere esercitato da persone fisiche tramite il libretto famiglia per piccoli lavori domestici, e da imprese e professionisti tramite il contratto di prestazione occasionale per lavori saltuari.

Domande e risposte

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