Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • L'incandidabilità comporta la rimozione dalla lista dei candidati e la Camera decide sulla decadenza se avviene durante il mandato.
  • Questa condizione è imposta dalla legge e impedisce l'esercizio del diritto di elettorato passivo, come se mancasse un requisito essenziale.
  • Si applica a chi ha subito una condanna definitiva per reati gravi e dura almeno sei anni, con possibile estensione a otto anni in certi casi.
  • I senatori a vita, spesso ex presidenti della Repubblica, hanno un ruolo limitato ma possono influenzare votazioni critiche.
  • Il numero di senatori a vita di nomina presidenziale è limitato a cinque, seguendo una prassi consolidata nel tempo.

Indice

  1. L'incandidabilità e le sue conseguenze
  2. Requisiti e durata dell'incandidabilità
  3. Ruolo e influenza dei senatori a vita

L'incandidabilità e le sue conseguenze

L’incandidabilità comporta la cancellazione dalla lista dei candidati; se sopravviene nel corso del mandato, spetta alla Camera decidere sulla decadenza dalla carica parlamentare (come nel caso del senatore Silvio Berlusconi, dichiarato decaduto nel novembre 2013; diversamente, nel marzo 2017, non fu approvata la decadenza del senatore Augusto Minzolini).

Requisiti e durata dell'incandidabilità

L’incandidabilità non può essere rimossa dall’interessato e deriva dalla legge. Essa preclude la possibilità stessa di esercitare il diritto di elettorato passivo, come se mancasse un requisito necessario. Vi incorre chi abbia subito una condanna definitiva a una pena detentiva di almeno due anni per reati di particolare allarme sociale indicati dalla legge e anche per delitti non colposi per i quali sia previsto il minimo edittale di quattro anni; dura almeno sei anni ovvero il doppio dell’eventuale interdizione dai pubblici uffici inflitta al condannato a titolo di sanzione integrativa (sommandosi alla stessa interdizione); in taluni casi (abuso dei poteri o violazione dei doveri connessi al mandato elettivo) la durata è aumentata di altri due anni fino a otto.

Ruolo e influenza dei senatori a vita

Quanto ai senatori a vita, essi hanno inciso poco, fino a tempi recenti. La durata della carica presidenziale che è di 7 anni, insieme al fatto che può essere eletto solo chi abbia compiuto 50 anni (v. artt. 84-85 Cost.), fa sì che i senatori ex presidenti della Repubblica siano non più di due o tre. Per quelli di nomina presidenziale, l’art. 59 Cost. è stato interpretato nel senso che essi devono essere in tutto cinque, e non che ciascun presidente durante il proprio mandato ne possa comunque nominare cinque. Questa è stata anche la prassi (salvo il periodo delle presidenze Pertini e Cossiga, 1978-1992). Si veda la tabella: per quasi la metà si tratta di uomini politici di primo piano. Il voto dei senatori a vita può tuttavia risultare, in circostanze particolari, decisivo (come accadde nel 1994 con il primo governo Berlusconi e nel 2006 con il secondo governo Prodi), il che pone indubbiamente problemi alla luce del principio di sovranità popolare (art. 1.2 Cost.).

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le conseguenze dell'incandidabilità per un parlamentare?
  2. L'incandidabilità comporta la cancellazione dalla lista dei candidati e, se sopravviene durante il mandato, la Camera decide sulla decadenza dalla carica parlamentare.

  3. Quali sono le condizioni che portano all'incandidabilità?
  4. L'incandidabilità deriva da una condanna definitiva a una pena detentiva di almeno due anni per reati di particolare allarme sociale o per delitti non colposi con un minimo edittale di quattro anni.

  5. Qual è il ruolo dei senatori a vita nel contesto politico italiano?
  6. I senatori a vita, sebbene abbiano inciso poco fino a tempi recenti, possono risultare decisivi in votazioni particolari, influenzando il principio di sovranità popolare.

Domande e risposte

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