Concetti Chiave
- Gianvincenzo Gravina propose un insegnamento del diritto basato sulla pratica del Corpus iuris civilis, rifiutando il metodo scolastico tradizionale.
- Nell'opera «Origines iuris civilis», Gravina esamina la storia del diritto in quattro fasi, sottolineando l'importanza del giusnaturalismo moderno.
- Gravina esaltava la metodologia dei giuristi umanisti come modello ideale per la formazione giuridica del suo tempo.
- Promuoveva uno stato con equilibrio dei poteri, evitando l'ingerenza del sovrano nelle funzioni giurisdizionali.
- Distinse tra civitas semplice, mista e perturbata, preferendo la mista ma riconoscendo i rischi di degenerazione di tutte e tre le forme.
Gravina - Bibliografia e concezione statuale
Il programma didattico redatto da Gianvincenzo Gravina, espresso nelle «Orationes», proponeva un insegnamento del diritto depurato dalla pesantezza del metodo scolastico e fondato sulla conoscenza pratica del Corpus iuris civilis. Secondo Gravina, nel corso della storia giuridica sono state due le scuole più importanti: quella accursiana e quella alciatea, poiché entrambe hanno delineato l’importanza del risvolto pratico della scientia iuris.
L’opera più importante di Gravina fu il saggio intitolato «Origines iuris civilis», in cui egli ripercorre la storia del diritto in quattro tappe principali: la storia del diritto romano; la rinascita degli studi giuridici (riforma gregoriana); il giusnaturalismo moderno e l’importanza del corpus giustinianeo.
L’opera graviniana ebbe larga diffusione: in molti paesi continuò ad essere stampata fino al XIX secolo e in altri venne adottata come testo universitario.