Concetti Chiave
- Il Governo rimane in carica per cinque anni, salvo la perdita del rapporto di fiducia con le Camere.
- Una crisi di Governo può verificarsi se una delle Camere revoca la fiducia, portando a una crisi parlamentare.
- Le crisi extraparlamentari sono più comuni nella storia italiana e avvengono quando il Presidente del Consiglio si dimette per mancanza di consenso.
- Le dimissioni del Governo avviano la formazione di un nuovo esecutivo, o altrimenti portano a elezioni anticipate se non si trova una soluzione.
- L'articolo 94 della Costituzione prevede che il rifiuto di una proposta non obblighi il Governo a dimettersi, a meno che non sia posta la questione di fiducia.
La durata del Governo
Le crisi
Il Governo resta in carica per la durata della legislatura (cinque anni), a meno che non venga meno il rapporto di fiducia con le Camere.
All'inizio del proprio mandato il Governo ha bisogno del voto di fiducia di entrambe le Camere per assumere pieni poteri; successivamente è sufficiente che anche una sola di esse revochi la fiducia perché si apra una crisi di Governo. In questo caso si parla di crisi parlamentare.
Nella nostra storia repubblicana, tuttavia, si sono verificate più frequentemente crisi extraparlamentari, allorché il Presidente del Consiglio è stato costretto alle dimissioni per la difficoltà a mantenere il consenso all'interno della propria maggioranza oppure per altre ragioni interne o istituzionali.
Le dimissione del Governo avviano la procedura per la formazione del nuovo esecutivo in grado di ottenere la fiducia in Parlamento.
In tutti i casi il Governo dimissionario resta in carica per gestire le questioni di ordinaria amministrazione.
La questione di fiducia
L'art. 94, co. 4 Cost. precisa che il rifiuto di approvazione da parte del Parlamento di una proposta governativa non impone le dimissione dell'esecutivo.
Se il Governo pone la questione di fiducia su una proposta o su una questione politica che ritiene di particolare importanza, è come se l'esecutivo dichiarasse che in caso di delibera contraria vi sarà una crisi, con il rischio di instabilità per il Paese e di un eventuale scioglimento delle Camere.