Concetti Chiave
- Il diritto comprende non solo le fonti, ma anche componenti come dottrine e giurisprudenza, che includono le decisioni dei giudici e le sentenze dei tribunali.
- La Corte di Cassazione svolge un ruolo cruciale nell'integrare le fonti del diritto, offrendo interpretazioni legali e applicazioni concrete delle norme di legge.
- Il codice civile, come l'articolo 2043, impone il risarcimento dei danni ingiusti, con la giurisprudenza che ne chiarisce l'applicazione pratica.
- Le clausole generali nel diritto permettono di adattare la normativa ai cambiamenti sociali, offrendo flessibilità ma anche margini di vaghezza e incertezza.
- I principi generali e le clausole generali consentono ai giudici discrezionalità nell'interpretazione, ma possono portare a incertezza e differenze significative tra la norma di legge e la sua applicazione.
Indice
Componenti del diritto
Il diritto non è formato solo dalle fonti, ma anche da altri componenti ovvero dottrine/ scritti(opinioni dei prof di diritto e la giurisprudenza. La giurisprudenza è l’insieme delle decisioni di giudici e delle sentenze dei tribunali.
I tre giudizi delle corti sono: Primo grado, Appello, Corte di Cassazione.
Ruolo della corte di Cassazione
La corte di Cassazione non è tecnicamente fonte del diritto, non è una fonte ma è importante e ha il ruolo di integrare le fonti del diritto. Fornisce un’interpretazione di una norma di legge e l’applicazione della norma di legge in un singolo caso concreto.
Il codice civile in temi di contratto è fedele art. 2043 cc,
“Qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno”. I danni ingiusti vanno risarciti, ci occupiamo della giurisprudenza.
La legge è generale e astratta, la sentenza si applica al singolo caso.
Clausole generali e flessibilità
Clausole generali= norme contenute nel cc, che hanno in comune con i principi generali una certa ampiezza, larghezza di significati. Tramite la clausola generale l'ordinamento giuridico e privatistico riesce ad adattare ai cambiamenti della società.
Tecnica legislativa, il legislatore sceglie di non dettare una norma puntuale e dettagliata, ma sceglie di usare una espressione che può avere diversi significati. Il contratto deve essere eseguito secondo buonafede, non dà un'indicazione precisa. È una clausola volutamente lasciata aperta. Le norme fanno riferimento al buon costume, oggi ha un significato completamente diverso, il legislatore non si sente di definirle, grande flessibilità, eccessivo margine di vaghezza, porterà a una controversia tra le parti.
Discrezionalità e incertezza del diritto
Il giudice ha un potere, una discrezionalità, una storia rappresentata dai casi giurisprudenziali precedenti. Quando una normativa è troppo dettagliata, poco dopo può essere già obsoleta, i giudici la devono applicare, ma il rischio è di maggiore discrezionalità, il giudice può proporre interpretazioni distanti dalla norma di legge. Problemi di incertezza del diritto.
Es. giusta causa e giustificato motivo, un contratto illecito non è valido, buon costume, correttezza, diligenza nell'esecuzione del contratto (non diligente perché inadempiente) , danno ingiusto 2043 cc, norma scarna chiarita dalla giurisprudenza.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo della Corte di Cassazione nel sistema giuridico?
- Come si differenziano i principi generali dalle clausole generali nel diritto?
- Quali sono i rischi associati all'uso di clausole generali nel diritto?
La Corte di Cassazione non è una fonte del diritto, ma ha un ruolo importante nell'integrare le fonti del diritto fornendo interpretazioni delle norme di legge e applicandole a casi concreti.
Le clausole generali, come i principi generali, hanno ampiezza di significati e permettono all'ordinamento giuridico di adattarsi ai cambiamenti sociali, ma sono volutamente vaghe per consentire flessibilità e discrezionalità giudiziale.
L'uso di clausole generali può portare a incertezza del diritto, poiché la loro vaghezza consente interpretazioni diverse e discrezionalità giudiziale, che possono allontanarsi dalla norma di legge.