Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • L'ordinamento inglese si distingue per l'assenza di una costituzione scritta, con leggi storiche come la Magna Carta e il Bill of Rights che ne assumono un ruolo costituzionale.
  • Il sistema politico britannico è parlamentare con un forte predominio del governo, noto come parlamentarismo maggioritario.
  • La forma di governo si basa su un equilibrio tra la Corona, il Governo e il Parlamento, con il monarca che detiene poteri formali.
  • Il primo ministro, scelto dal sovrano, guida il governo, con poteri significativi per riorganizzare ministeri e comitati.
  • L'esecutivo è diviso in Cabinet, guidato dal primo ministro, e un governo più ampio, comprendente altri ministri.

La forma di governo britannica

L’ordinamento inglese si caratterizza per l’assenza di un testo costituzionale scritto. Nel corso del tempo, alcune leggi particolarmente importanti hanno assunto un rango costituzionale. Fra queste, le più importanti sono la Magna Carta del 1215, il Bill of Rights del 1688 e lo Human Rights del 1998.
L’ordinamento inglese è stato il primo in cui si è affermata la forma di governo parlamentare. Oggi essa è caratterizzata da una netta prevalenza del governo (parlamentarismo maggioritario).
La forma di governo inglese è retta da tre forze fra loro equilibrate: Corona, Governo e Parlamento.
La Costituzione inglese ha mantenuto il carattere monarchico dello stato: la corona rappresenta simbolicamente l’identità nazionale e al monarca sono riconosciuti poteri solo formali (prerogative).
Il consiglio privato della corona (Privy Council) adotta formalmente provvedimenti normativi che, in realtà, sono stati decisi dal governo (Orders in Council).
Il Governo è capeggiato dal primo ministro.

Egli è formalmente nominato dal sovrano che, per consuetudine, deve scegliere il leader del partito vincitore delle elezioni. Solo in caso di esito incerto il sovrano svolge un ruolo decisivo. Il primo ministro ricopre una posizione più elevata rispetto ai membri del governo (nominati a sua scelta) e alla maggioranza parlamentare.
Il primo ministro può innovare e accorpare ministeri, formare nuovi comitati, istituire apparati organizzativi e, in generale, modificare la struttura del governo.
L’esecutivo è composto da due organi distinti:
- il gabinetto ministeriale (Cabinet), presieduto dal primo ministro e formato dai responsabili dei principali dicasteri e alcuni ministri senza portafoglio;
- il governo in senso lato (government) che comprende anche numerosi ministri non inclusi nel Cabinet
Il governo può richiedere lo scioglimento anticipato della camera elettiva, anche se l’esito definitivo è affidato al voto popolare. Viceversa, è raro che il governo si dimetta per voto di sfiducia dell’assemblea.

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