Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Le regioni italiane sono entità territoriali intermedie create nel 1948, tra comuni e stato, senza precedenti storici.
  • Le regioni a statuto speciale, come Sicilia e Sardegna, godono di maggiore autonomia legislativa rispetto alle regioni a statuto ordinario.
  • L'articolo 116 della Costituzione, revisionato nel 2001, conferisce particolari forme di autonomia alle regioni speciali.
  • Le leggi costituzionali per modificare gli statuti speciali si basano sull'articolo 138, con particolari procedure legislative.
  • Le leggi regionali possono disciplinare materie specifiche in base alla competenza, distinguendo tra regioni e Stato.

Indice

  1. Fonti regionali e statuti
  2. Differenziazione territoriale e Molise
  3. Regioni a statuto speciale
  4. Articolo 116 e autonomia
  5. Revisione degli statuti speciali
  6. Sistema regionale ordinario

Fonti regionali e statuti

Le fonti regionali sono: gli statuti delle regioni ordinarie; le leggi regionali e i regolamenti regionali. Gli statuti delle regioni speciali sono invece definiti «fonti statali di rango costituzionale.
Nel 1948, l’assemblea costituente si propose di individuare un ente territoriale intermedio tra stato e provincie: così nacquero le regioni, sorte come enti frapposti tra la realtà comunale e lo stato. La struttura autonomista configurata dall’assemblea costituente trae le sue origini direttamente dall’assetto medievale. Mentre gli enti comunali e provinciali vantavano una storia risalente all’epoca medievale, il livello regionale non aveva alcun valore dal punto di vista storico poiché esso fu introdotto proprio dall’assemblea costituente, la quale si vide quindi costretta a definire ogni aspetto del concetto di «regione».

Differenziazione territoriale e Molise

Ciò determinò una grande differenziazione territoriale: tutt’oggi esistono regioni con diversi milioni di abitanti e altre con poche centinaia di migliaia. Nel corso degli ultimi decenni, pertanto, i confini regionali sono stati più volte messi in discussione. Tale processo è culminato nella creazione di una nuova regione nel 1973: il Molise, ottenuto dal frazionamento dell’Abruzzo.

Regioni a statuto speciale

Le regioni a statuto speciale furono quelle istituite per prime; gli statuti delle regioni speciali, pertanto, furono definiti direttamente dall’assemblea costituente. Tali regioni (Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta, Trentino Alto-Adige e Friuli Venezia Giulia) hanno sempre avuto margini di iniziativa legislativa più ampi rispetto alle altre regioni.

Articolo 116 e autonomia

L’articolo 116 della Costituzione, revisionato nel 2001, evoca la specialità regionale: esso, infatti, sancisce che «il Friuli Venezia Giulia, la Sardegna, la Sicilia, il Trentino-Alto Adige/Südtirol e la Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste dispongono di forme e condizioni particolari di autonomia, secondo i rispettivi statuti speciali adottati con legge costituzionale».

Revisione degli statuti speciali

Le leggi costituzionali approvate per modificare gli statuti delle regioni speciali sono leggi costituzionali particolari adottate sulla base del procedimento definito dall’articolo 138, ma con due differenze introdotte dalla legge costituzionale 2 del 2001:

1. Quando la revisione dello statuto speciale è di iniziativa del governo o parlamentare, il progetto di legge costituzionale deve essere comunicato all’assemblea regionale, la quale ha due mesi di tempo per esprimere un proprio parere;

2. Nel suddetto caso in cui la revisione dello statuto speciale è di iniziativa del governo o del parlamento non si fa comunque luogo al referendum.

L’unico ente regionale capace di adottare fonti primarie è una regione a statuto ordinario o speciale, con l’eccezione di Trento e di Bolzano.

Sistema regionale ordinario

Il sistema regionale ordinario, invece, è scaturito da un’attuazione più lenta.

Sulla base del criterio di competenza, è possibile comprendere quali materie possono essere disciplinate dalla leggi delle regioni e quali dallo Stato.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le fonti regionali e come si differenziano dagli statuti delle regioni speciali?
  2. Le fonti regionali includono gli statuti delle regioni ordinarie, le leggi regionali e i regolamenti regionali. Gli statuti delle regioni speciali, invece, sono considerati fonti statali di rango costituzionale.

  3. Come è avvenuta la creazione delle regioni in Italia e qual è la loro origine storica?
  4. Le regioni sono state create dall'assemblea costituente nel 1948 come enti intermedi tra lo stato e le province, ispirandosi all'assetto medievale. Tuttavia, il livello regionale non aveva precedenti storici e fu definito ex novo dall'assemblea.

  5. Quali regioni italiane dispongono di statuti speciali e quali vantaggi legislativi hanno?
  6. Le regioni con statuti speciali sono Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta, Trentino Alto-Adige e Friuli Venezia Giulia. Queste regioni godono di margini di iniziativa legislativa più ampi rispetto alle altre regioni.

  7. Quali sono le procedure per modificare gli statuti delle regioni speciali secondo la Costituzione?
  8. Le modifiche agli statuti delle regioni speciali seguono il procedimento dell'articolo 138, con differenze introdotte dalla legge costituzionale 2 del 2001, che richiede il parere dell'assemblea regionale e non prevede il referendum se l'iniziativa è governativa o parlamentare.

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