Concetti Chiave
- L'esternalizzazione delle prestazioni lavorative mira a garantire stipendi equi, ma il diritto al lavoro ne critica l'uso responsabile.
- L'abrogazione della legge 1369/1960 non ha eliminato il principio di effettività, che impone responsabilità giuridiche ed economiche a chi utilizza la forza lavoro.
- L'articolo 30 del d.lgs. 276/2003 introduce il "comando distacco", proteggendo i lavoratori trasferiti tra amministrazioni pubbliche.
- Il comando distacco richiede che l'impresa distaccante dimostri un interesse legittimo nel trasferimento del lavoratore ad un'altra impresa.
- Il distacco deve essere vantaggioso per il lavoratore, consentendogli di accedere a mansioni superiori se adibito a ruoli superiori presso l'impresa distaccataria.
Fenomeni di esternalizzazione delle prestazioni lavorative
Spesso, i fenomeni di esternalizzazione delle prestazioni lavorative mirano a garantire ai lavoratori uno stipendiamento equo e proporzionato.
Il diritto al lavoro ha guardato con disapprovazione a questi fenomeni, cercando di far prevalere il principio di effettività, in base al quale chi usa la forza lavoro deve assumersene le responsabilità giuridiche ed economiche.
L’abrogazione giuridica della legge 1369 del 1960 (che enucleava il principio di effettività) non ne ha determinato la concreta inefficacia.
L’articolo 30 del d.lgs.
Nel comando distacco si ha la dissociazione tra l’imprenditore distaccante, colui che ha concluso con il lavoratore un regolare contratto di lavoro, e l’imprenditore distaccatario, cioè colui che utilizza il lavoratore pur non avendo un contratto di lavoro con quel lavoratore.
Affinché il comando distacco sia considerato legittimo è necessario che l’impresa distaccante dimostri di avere interesse a che il lavoratore assuma servizio presso un’altra impresa (distaccataria). Se l’impresa distaccante non riesce a dimostrare questo presupposto, la legge considera il distacco illegittimo (mera fornitura di mano d’opera).
Se, viceversa, l’interesse viene dimostrato, l’imprenditore distaccante riesce a vincere la presunzione negativa che sorge a suo carico. L’istituto può essere utilizzato sia nei gruppi di impresa (in cui la prova relativa all’interesse è meno onerosa), sia nelle imprese assestanti.
Il distacco non può costituire uno svantaggio per il lavoratore: se l’imprenditore distaccatario adibisce il lavoratore a mansioni superiori rispetto a quelle che questi ricopriva presso l’impresa distaccante, egli potrà accedere al livello superiore.