Concetti Chiave
- La monarchia pura in Europa si manifestò principalmente durante l'assolutismo, quando i re consolidarono il potere emarginando l'aristocrazia.
- Prima dell'assolutismo, i sovrani europei avevano poteri limitati, condivisi con aristocrazia, parlamento e corporazioni.
- I conflitti del seicento permisero ai monarchi di Spagna e Francia di costruire eserciti permanenti, accrescendo il loro potere e riducendo l'influenza nobiliare.
- Nel XVIII secolo, il dispotismo illuminato sostituì l'assolutismo, favorendo l'attenzione alle esigenze collettive e individuali.
- L'ascesa della borghesia portò alla monarchia costituzionale, caratterizzata dalla supremazia parlamentare e dalla riduzione del ruolo del sovrano.
Indice
L'evoluzione della monarchia in Europa
La forma monarchica pura si è avuta in Europa soltanto nel periodo dell’assolutismo.
Prima dell’assolutismo, infatti, la monarchia era caratterizzata da un ruolo limitato del re. Egli era titolare di importanti prerogative politiche, ma i suoi poteri erano arginati da aristocrazia, parlamento e rappresentanti delle corporazioni.
L'ascesa dell'assolutismo in Spagna e Francia
I numerosi conflitti scoppiati in Europa all’inizio del seicento diedero ai sovrani la possibilità di emarginare l’aristocrazia: in particolare, in Spagna e Francia i monarchi riuscirono ad armare eserciti permanenti che ebbero un ruolo significativo in guerra. Così, i sovrani offrirono una protezione che l’aristocrazia non era in grado di garantire e ciò garantì loro un ampio consenso.
Queste circostanze permettono di capire perché l’assolutismo trovò maggiormente diffusione in Spagna e Francia. Qui, in breve tempo i sovrani limitarono le prerogative di aristocrazia e parlamento ed estesero il loro controllo all’intero apparato statale: tutte le funzioni pubbliche erano attribuite al re. Egli era il vertice dell’amministrazione, supremo legislatore e giudice e titolare del potere di governo nelle questioni interne e internazionali. Gli organi statali (ad esempio il Consiglio del re) intervenivano in via esclusivamente consultiva e mai vincolante.
Il passaggio al dispotismo illuminato
Nel XVIII secolo, le teorie dell’assolutismo furono superate da quelle del dispotismo illuminato. I sovrani illuminati consolidarono i propri poteri e la propria autorità, ma a differenza degli assolutisti diedero importanza anche alle esigenze collettive e individuali.
La nascita della borghesia e il suo grande ruolo rappresentativo contribuirono allo sviluppo di una nuova forma di governo dualista in cui il potere sovrano era ripartito fra re e Parlamento (monarchia costituzionale). Nel corso del tempo, questo modello si contraddistinse per la supremazia della Camera rappresentativa e per la conseguente emarginazione politica del sovrano. Così nacquero la forma monarchica-parlamentare e quella democratico-parlamentare.
Domande da interrogazione
- Qual era il ruolo del re prima dell'assolutismo in Europa?
- Come si è affermato l'assolutismo in Spagna e Francia?
- In che modo il dispotismo illuminato differiva dall'assolutismo?
Prima dell'assolutismo, il re aveva importanti prerogative politiche, ma i suoi poteri erano limitati dall'aristocrazia, dal parlamento e dai rappresentanti delle corporazioni.
L'assolutismo si è affermato in Spagna e Francia grazie ai conflitti del seicento, che permisero ai sovrani di emarginare l'aristocrazia e di armare eserciti permanenti, estendendo il loro controllo sull'apparato statale.
Il dispotismo illuminato differiva dall'assolutismo perché i sovrani illuminati consolidarono i loro poteri tenendo conto delle esigenze collettive e individuali, portando allo sviluppo di una monarchia costituzionale con un ruolo significativo del Parlamento.