Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • La Corte di giustizia ha svolto un ruolo cruciale nella costituzionalizzazione dei trattati istitutivi dell'UE, creando un ordinamento giuridico sovranazionale.
  • I trattati sono stati considerati come "la carta costituzionale di una comunità di diritto", con principi di ordinamento costituzionale stabiliti dalla giurisprudenza della Corte.
  • I diritti fondamentali sono stati riconosciuti dalla Corte come principi generali dell'ordinamento comunitario, garantendo la loro tutela.
  • La Corte ha riconosciuto poteri impliciti alle istituzioni comunitarie, permettendo loro di esercitare competenze non esplicitamente conferite nei trattati.
  • L'ordinamento comunitario include un principio di separazione dei poteri che mantiene il bilanciamento istituzionale previsto dai trattati.

L’espansione del diritto comunitario

Un fondamentale apporto allo sviluppo dell’integrazione europea è venuto dalla Corte di giustizia. Infatti, la Corte ha contribuito, da un lato, a «costituzionalizzare» i trattati istitutivi e, dall’altro, a gettare le basi per un ordinamento giuridico che si sovrappone a quelli degli stati membri, con caratteri che talvolta ricordano gli ordinamenti federali.
Secondo la Corte di giustizia, i trattati formano «la carta costituzionale di una comunità di diritto» (parere 1/91, ma v.

anche sentenza Les Verts, causa 294/83, del 1986). Attraverso la sua giurisprudenza essa ha individuato una serie di principi tipici di un ordinamento costituzionale, che successivamente sono stati codificati negli stessi trattati. Fra questi:
- la tutela dei diritti fondamentali. Sin dalla fine degli anni Sessanta i diritti fondamentali – per quanto al tempo non menzionati nei trattati – sono stati riconosciuti come «principi generali dell’ordinamento comunitario», la cui tutela la Corte avrebbe garantito (sentenza Stauder, causa 29/69, del 1969);
- il riconoscimento di poteri impliciti. La Corte attribuì alle istituzioni comunitarie l’esercizio di poteri impliciti, cioè non espressamente conferiti, e in particolare la competenza a concludere accordi internazionali nei settori nei quali la Comunità godeva di una competenza normativa «interna», anche al di fuori di una autorizzazione dei trattati, secondo un principio ora contenuto nell’art. 352 Tfue (sentenza Commissione c. Consiglio, causa 22/70, del 1971);
- il bilanciamento istituzionale. L’ordinamento comunitario si caratterizza per l’esistenza di un principio di separazione (orizzontale) dei poteri, tale per cui nessuna istituzione può alterare il bilanciamento istituzionale disegnato dai trattati (sentenza Parlamento europeo c. Consiglio, causa C-70/88, del 1990).
In sintesi, dunque, il processo di espansione del diritto comunitario ha poggiato le sue basi nella fondazione della Corte di Giustizia dell’Unione europea.

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