Concetti Chiave
- Il diritto alla navigazione comprende la regolamentazione del trasporto su mare, vie interne acquatiche e aria, estendendosi fino alla navigazione aeronautica e spaziale.
- Il termine "navigazione" deriva dal latino "navis" e si riferisce al movimento di trasporto che avviene in un fluido, come acqua o aria, includendo anche la navigazione su internet.
- L'ordinamento giuridico italiano utilizza il termine "diritto della navigazione", distinto dal diritto marittimo, per indicare la regolamentazione del trasporto per acqua e aria.
- Il diritto della navigazione si è evoluto con lo sviluppo del trasporto aereo, affiancando il diritto marittimo e includendo norme specifiche per i trasporti aerei.
- Un aspetto distintivo del diritto di navigazione è la separazione tra proprietà del mezzo (nave o aeromobile) ed esercizio del veicolo, gestito da un comandante competente.
Indice
Definizione di navigazione
La parola navigazione identifica una specifica parte dell’ordinamento giuridico che si riferisce al fenomeno della navigazione per mare, per vie navigabili interne e per aria.
Ma cosa si intende per navigazione?
La navigazione (dal latino navis, nave) è l’attività del navigare, e consiste nel percorrere un tragitto muovendosi sull’acqua o nell’acqua. Tra il XIX e il XX secolo, il termine è stato esteso al campo aeronautico e spaziale. Elemento comune è il movimento di alcuni mezzi di trasporto che si muovono scorrendo in un fluido, come l’acqua o l’aria. Da qui si sono sviluppati significati più estesi, per es. la navigazione in internet (surf the web).
Il nostro ordinamento è l’unico a parlare di diritto della navigazione invece che di diritto marittimo.
Evoluzione storica del diritto marittimo
Il diritto marittimo si sviluppa fin dall’antichità per lo più come diritto consuetudinario, e trasposto in alcuni noti corpi normativi, dalle leggi di Hammurabi (2285-2242 a.c.) alle leggi fenicie e greche, dalla Lex Rhodia de iactu (475-479 a.C.) al Digesto.
Fino all’epoca recente non troviamo un corpus unitario del diritto marittimo. Con lo sviluppo del trasporto aereo, tra il XIX e il XX secolo, nacque il diritto aeronautico come distinto dal diritto marittimo.
Fondamenti del diritto di navigazione
La navigazione per acqua e per aria è il fondamento di un’unitaria ed autonoma parte dell’ordinamento, disciplinata da uno specifico codice e da leggi speciali, integrate dalle norme generali ove compatibili.
L’elemento identificativo del diritto di navigazione è l’esercizio del veicolo.
Esercizio del veicolo: a differenza di altri settori, nel caso di navi e aeromobili distingue fra proprietà statica del mezzo (nave o aeromobile) e suo esercizio.
La navigazione si caratterizza con riferimento al concetto di trasporto autarchico, si configura nell’indipendenza e nella lontananza del veicolo dalla terra e nella circolazione in un ambiente libero, implica rischi specifici e tipici della navigazione e richiede l’affidamento del mezzo all’autorità ed alla perizia di un solo soggetto, il comandante.
Domande da interrogazione
- Qual è la definizione di navigazione nel contesto giuridico?
- Come si distingue il diritto della navigazione dal diritto marittimo?
- Qual è l'elemento identificativo del diritto di navigazione?
La navigazione si riferisce al movimento di mezzi di trasporto su acqua o aria, ed è regolata da un ordinamento giuridico specifico che include il diritto marittimo e aeronautico.
Il diritto della navigazione è un concetto più ampio che include sia il trasporto marittimo che quello aereo, mentre il diritto marittimo si concentra storicamente sul trasporto via mare.
L'elemento identificativo è l'esercizio del veicolo, che distingue tra la proprietà statica del mezzo e il suo utilizzo, richiedendo l'affidamento a un comandante esperto.