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Concetti Chiave

  • L'attuale diritto italiano ha radici nel diritto romano, dove i giudici interpretavano le leggi applicandole ai singoli casi già dal 4° secolo a.C.
  • Nel 6° secolo d.C., l'imperatore Giustiniano creò la prima raccolta organica di leggi, ma nei secoli successivi si accumularono nuove leggi e consuetudini, portando disordine normativo.
  • Le norme giuridiche nella tarda antichità erano principalmente consuetudinarie, tramandate oralmente e non emanate da autorità politiche, ma applicate da esperti come sacerdoti.
  • Il diritto fungeva da "termometro" dei rapporti di forza tra nobili, ricchi possidenti e commercianti, influenzando le decisioni legislative a favore dei più potenti.
  • Le leggi spesso rappresentavano un compromesso tra gruppi con vari interessi, riflettendo accordi tra persone influenti e penalizzando le categorie più deboli.

Indice

  1. Origini del diritto italiano
  2. Evoluzione delle norme giuridiche
  3. Influenze e interessi nel diritto

Origini del diritto italiano

L'attuale diritto italiano è in gran parte derivato dal diritto applicato nell'antica Roma; infatti fin dal 4° secolo a.C. l'esercizio della giustizia fu affidato all'attività dei giudici, ovvero di una classe di specialisti incaricati di interpretare la legge applicandola al caso singolo. Nel 6° secolo d.C. l'imperatore Giustiniano fece realizzare la prima raccolta organica di leggi. Tuttavia nel corso dei secoli l'accavallarsi di nuove leggi e il succedersi delle consuetudini portarono a un notevole disordine derivante dalla molteplicità delle fonti normative.

Evoluzione delle norme giuridiche

Nella tarda antichità invece le norme giuridiche erano prevalentemente consuetudinarie, cioè consistevano nella ripetizione costante e uniforme di determinati comportamenti: le regole che si tramandavano da padre a figlio diventavano «leggi»; esse non venivano emanate da un'apposita autorità politica e non erano redatte in forma scritta: c'erano degli esperti, di solito i sacerdoti, ai quali la gente comune si rivolgeva per risolvere le questioni che nascevano con gli altri. Ovviamente chi violava queste consuetudini era punito con delle sanzioni che venivano applicate, ad esempio, dal pretore nell'antica Roma o dal signore feudale nel Medioevo. Esistevano anche delle norme scritte emanate dalle autorità politiche, ma esse servivano a integrare le consuetudini.

Influenze e interessi nel diritto

Col passar del tempo, il diritto è stato come il «termometro» che misurava i rapporti di forza esistenti tra i nobili, i ricchi possidenti terrieri e i commercianti, i sostenitori di determinati princìpi religiosi e tradizioni. Molti erano gli interessi in gioco e la presenza di tutti questi elementi così diversi tra loro influenzava inevitabilmente l'autorità incaricata di fare le leggi. Alla fine, per ogni problema che nasceva, questa autorità era costretta a scegliere la soluzione proposta dai più forti e influenti personaggi dell'epoca (il che finiva con il danneggiare le categorie di persone più deboli e povere). Possiamo, quindi, comprendere come le leggi siano state spesso l'espressione di un accordo tra gruppi di persone con diversi interessi religiosi, economici, ecc.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine del diritto italiano attuale?
  2. L'attuale diritto italiano deriva in gran parte dal diritto applicato nell'antica Roma, con l'esercizio della giustizia affidato ai giudici fin dal 4° secolo a.C.

  3. Come venivano applicate le norme giuridiche nella tarda antichità?
  4. Nella tarda antichità, le norme giuridiche erano prevalentemente consuetudinarie, basate sulla ripetizione costante di comportamenti tramandati da padre a figlio, e non emanate da un'autorità politica.

  5. In che modo le leggi riflettevano i rapporti di forza tra diversi gruppi sociali?
  6. Le leggi erano spesso l'espressione di un accordo tra gruppi con diversi interessi, e l'autorità incaricata di fare le leggi sceglieva soluzioni proposte dai personaggi più forti e influenti, danneggiando le categorie più deboli.

Domande e risposte

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