Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • La Corte di giustizia dell'UE ha ampliato i diritti dei cittadini europei per garantire la libertà di circolazione, valorizzando la cittadinanza europea come status fondamentale.
  • I cittadini UE hanno vari diritti, tra cui il diritto a processi nella propria lingua e a non essere discriminati nel voto per il Parlamento europeo.
  • La cittadinanza europea è derivata dalla cittadinanza di uno stato membro, e gli stati membri determinano chi ne è titolare.
  • La Corte di giustizia non può contestare la revoca della cittadinanza nazionale da parte di uno stato membro, anche se ciò comporta la perdita della cittadinanza europea.
  • Il diritto alla non discriminazione non si applica per il turismo sociale se il cittadino UE non soddisfa le condizioni di soggiorno economiche previste.

Indice

  1. Diritti dei cittadini europei
  2. Esempi di diritti garantiti
  3. Limitazioni della cittadinanza europea
  4. Revoca della cittadinanza
  5. Interpretazione rigida del turismo sociale

Diritti dei cittadini europei

La Corte di giustizia ha ampliato in modo significativo la gamma dei diritti che spettano ai cittadini europei, specialmente al fine di tutelare la libertà di circolazione di coloro che si spostano all’interno dell’Unione. Argomentando che «lo status di cittadino dell’Unione è destinato a essere lo status fondamentale dei cittadini degli stati membri» (sentenza Grzelczyk, causa C-184/99, del 2001), la Corte ha progressivamente valorizzato la dimensione civile, politica e sociale della cittadinanza europea.

Esempi di diritti garantiti

Così, ad esempio, il cittadino europeo ha diritto a essere processato nella sua lingua in uno stato membro diverso dal suo, se questo diritto è già garantito dalla legislazione nazionale a una minoranza linguistica (come nel caso dei cittadini di lingua tedesca nella provincia di Bolzano: sentenza Bickel e Franz, causa C-274/96, del 1998); ha diritto a non essere discriminato nell’esercizio del diritto di voto per il Parlamento europeo (sentenza Eman e Sevinger, causa C-300/04, del 2006); ha diritto ad accedere alle prestazioni familiari assicurate ai cittadini dello stato in cui risiede (sentenza Martínez Sala, causa C-85/96, del 1998). Importante è poi la sentenza Zambrano, causa C-34/09, del 2011, con cui la Corte ha riconosciuto il diritto di soggiorno anche al genitore extracomunitario di figli minori cittadini dell’Unione, per non escluderli dal godimento «reale ed effettivo» dei diritti attribuiti ai cittadini europei.

Limitazioni della cittadinanza europea

Se tali sviluppi evidenziano una crescente importanza della cittadinanza europea, tuttavia resta il fatto che essa costituisce uno status derivato, cioè dipendente dal possesso della cittadinanza di uno stato membro. L’Unione non è quindi in grado di dettare direttamente i criteri per l’acquisto (e la perdita) della cittadinanza europea, spettando agli stati membri stabilire chi, in quanto cittadino di quello stato, sia anche cittadino europeo.

Revoca della cittadinanza

La Corte di giustizia si è anzi ritenuta priva del potere di sindacare la compatibilità con il diritto dell’Unione della decisione adottata da uno stato membro di revocare la cittadinanza a un cittadino naturalizzato, sebbene l’effetto fosse di privarlo anche della cittadinanza europea (sentenza Rottmann, causa C-135/08, del 2010).

Interpretazione rigida del turismo sociale

Infine, va aggiunto che la Corte di giustizia ha di recente interpretato in maniera più rigida le norme dell’Unione in relazione ai fenomeni di cosiddetto «turismo sociale»: il diritto a non essere discriminato garantito dallo status di cittadino europeo non può essere invocato per ottenere prestazioni sociali se il cittadino non gode del diritto di soggiorno secondo le condizioni previste dalla normativa Ue (la persona interessata deve essere economicamente attiva o, in caso non lo sia, deve dimostrare di avere risorse sufficienti al proprio sostentamento). La disparità di trattamento, rispetto ai cittadini nazionali, è giustificata dall’esigenza di non creare oneri eccessivi per il sistema di assistenza dello stato ospitante (sentenza Dano, causa C-333/13, del 2014).

Domande da interrogazione

  1. Quali diritti sono stati ampliati dalla Corte di giustizia per i cittadini dell'Unione Europea?
  2. La Corte di giustizia ha ampliato i diritti dei cittadini europei per tutelare la libertà di circolazione, includendo il diritto a essere processati nella propria lingua, a non essere discriminati nel voto per il Parlamento europeo, e ad accedere alle prestazioni familiari nello stato di residenza.

  3. Qual è l'importanza della sentenza Zambrano per i cittadini dell'Unione Europea?
  4. La sentenza Zambrano ha riconosciuto il diritto di soggiorno al genitore extracomunitario di figli minori cittadini dell'Unione, garantendo il godimento reale ed effettivo dei diritti attribuiti ai cittadini europei.

  5. Come la Corte di giustizia ha interpretato il fenomeno del "turismo sociale"?
  6. La Corte ha interpretato in modo rigido le norme, stabilendo che il diritto a non essere discriminati non può essere invocato per ottenere prestazioni sociali senza diritto di soggiorno, giustificando la disparità di trattamento per evitare oneri eccessivi per lo stato ospitante.

  7. Qual è la relazione tra la cittadinanza europea e quella degli stati membri?
  8. La cittadinanza europea è uno status derivato dalla cittadinanza di uno stato membro, e l'Unione non può dettare i criteri per l'acquisto o la perdita della cittadinanza europea, che sono stabiliti dagli stati membri.

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