Concetti Chiave
- La Costituzione italiana garantisce diritti fondamentali come dignità, uguaglianza, libertà di opinione, istruzione e lavoro, cercando un equilibrio tra uguaglianza e libertà.
- Si distinguono due tipi di libertà: formale, dove lo Stato non impone restrizioni, e sostanziale, dove lo Stato garantisce accessibilità a tutti, compresi i più deboli.
- L'uguaglianza è vista sia come formale, dando pari diritti a tutti, sia sostanziale, assicurando la capacità di esercitarli a tutti i cittadini.
- I diritti inviolabili sono fondamentali, non soggetti a revisione costituzionale, assoluti, inalienabili, irrinunciabili e imprescrittibili.
- Questi diritti, di prima generazione, riguardano le libertà individuali e la partecipazione politica, essendo limitabili solo in casi eccezionali e con rispetto delle procedure costituzionali.
Diritti fondamentali
La Costituzione della Repubblica Italiana stabilisce i principi fondamentali della convivenza civile. Il rispetto della dignità della persona umana, l’uguaglianza morale e giuridica, la libertà di opinione, di stampa, di riunione, di associazione, di religione, il diritto di partecipare alle scelte che toccano tutti e ciascuno, il diritto all’istruzione, alla salute, alla giustizia, il riconoscimento del valore di ogni lavoro e la tutela di tutti i lavoratori.
La Costituzione italiana cerca di trovare un equilibrio tra il principio di uguaglianza e il principio di libertà, riconoscendo tutte le principali libertà, ma ammettendo di limitare alcune di queste libertà per evitare disuguaglianze eccessivamente evidenti tra i cittadini.
Un altro problema nasce dal fatto che la libertà può essere concepita in due modi:
- libertà formale ( si intende l’assenza di impedimenti da parte dello Stato: un cittadino può compiere tutti gli atti che non sono vietati).
- libertà sostanziale (significa che lo Stato non deve limitarsi a vietare dei comportamenti e a permetterne altri.
ma deve intervenire affinché questi comportamenti siano accessibili anche alle fasce più deboli).
Lo stesso problema si ha a proposito dell’uguaglianza, infatti:
- uguaglianza formale (dà a tutti i cittadini pari diritti).
- uguaglianza sostanziale (attribuisce a tutti la stessa capacità di esercitarli).
Diritti inviolabili
I diritti inviolabili sono quelle posizioni giuridiche della persona cosiddette essenziali e non possono essere oggetto di revisione costituzionale proprio per il loro contenuto essenziale.
I diritti inviolabili presentano determinate caratteristiche:
sono assoluti: essi sono garantiti verso chiunque, verso lo Stato e verso ogni forma di collettività.
sono inalienabili o intrasmissibili da parte dei titolari: ciò significa che non possono essere venduti, ceduti.
sono irrinunciabili.
sono imprescrittibili: ovvero anche se non esercitati per lungo tempo, non cadono mai in prescrizione e di conseguenza non possono estinguersi.
Questo significa quindi che i diritti inviolabili sono parte di quelle norme e principi costituzionali che non possono assolutamente essere modificati nemmeno da una legge costituzionale;
sono definiti di prima generazione, in quanto trattano delle libertà dell’individuo e della sua partecipazione alla vita
politica (ad esempio la libertà di parola, il diritto a un giusto processo, la libertà di religione, il diritto di voto);
sono generalmente illimitabili: la limitazione al loro esercizio è ammessa solo in casi eccezionali, temporaneamente e mediante il rispetto di procedure garantite dalla Costituzione.
Domande da interrogazione
- Quali sono i principi fondamentali stabiliti dalla Costituzione della Repubblica Italiana?
- Come la Costituzione italiana bilancia i principi di uguaglianza e libertà?
- Quali sono le caratteristiche dei diritti inviolabili secondo la Costituzione italiana?
La Costituzione italiana stabilisce il rispetto della dignità umana, l'uguaglianza morale e giuridica, la libertà di opinione, stampa, riunione, associazione, religione, il diritto all'istruzione, salute, giustizia, e la tutela dei lavoratori.
La Costituzione cerca un equilibrio tra uguaglianza e libertà, riconoscendo le libertà principali ma limitandole per evitare disuguaglianze eccessive, distinguendo tra libertà e uguaglianza formale e sostanziale.
I diritti inviolabili sono assoluti, inalienabili, irrinunciabili, imprescrittibili, e non modificabili nemmeno da una legge costituzionale, trattando delle libertà individuali e della partecipazione politica.