Concetti Chiave
- La Chiesa cristiana è un'istituzione gerarchica con strutture come apostoli, vescovi, presbiteri e diaconi, organizzata fin dall'inizio per guidare i fedeli.
- Il diritto canonico deriva dai concili ecumenici e locali, con evoluzioni che includono l'elezione del papa e influenze politiche e religiose.
- Il cristianesimo si fonda su testi sacri come il Vecchio e il Nuovo Testamento, che richiedono interpretazione e ragionamento per evitare letture letterali.
- Il principio "diversi sed non adversi" guida l'interpretazione dei testi sacri, promuovendo armonia e conciliazione tra Vecchio e Nuovo Testamento.
- I primi canoni conciliari, come quelli di Nicea e Calcedonia, affrontavano grandi questioni di fede e influenzavano il diritto canonico e la giurisprudenza.
Cristianesimo, chiesa, diritto
La chiesa è un’istituzione dotata di regole, è un'istituzione, le regole devono essere rispettate dagli aderenti.Ha un’organizzazione gerarchica:
• Apostoli a cui posi succedono gli episcopi (vescovi)
• Presbiteri (preti/sacerdoti) presbiteri
• Diaconi
• Assemblea dei fedeli
È una gerarchia che si costituisce quasi fin dall'inizio della chiesa, si riproduce successivamente per l'elezione del papa.
Il diritto canonico nasce come termine dai concili ecumenici/regionali/locali.
Il testo sacro
Il cristianesimo è una religione del libro. Concetto che vale per la civiltà occidentale ma anche per i musulmani. È un elemento di partenza, il diritto è costruito su un testo scritto. L'interpretazione parte sempre da un testo scritto ha come base una religione del libro.Testi di riferimento: vecchio e nuovo testamento da seguire ed interpretare attraverso il ragionamento.
Questi testi non devono essere presi come oro colato, bisogna ragionare. Si può far dire al testo attraverso tecniche di ragionamento raffinate esattamente il contrario di quello che dice il testo. Vale per l'interpretazione dei testi sacri, se altrimenti fossero presi così legalizzerebbero ad esempio la poligamia. Si può dire esattamente lo stesso per i testi del corano, ci sono state scuole con interpretazione più o meno rigorose, anche di interpretazioni opposte.
Il principio dominante è "diversi sed non adversi" = diversi ma non opposti. Il tipico strumento di carattere formale, ancora utilizzato è la distintio = distinzione. Contrapposizione tra giudici, i conflitti tra leggi sono moltissimi, bisogna distinguere le fattispecie che sono all'origine. Uno dei generi principi è quello delle distinzioni anche alla scuola di bologna. Ci doveva essere armonia tra i testi giustinianei, tra epoca classica e post classica, non ci potevano essere contrasti. Lo stesso avveniva nell' interpretazione del padre della chiesa. Vecchio e nuovo testamento non dovevano essere in contrasto, erano la verità depositata, sacra, conciliazione. Principi che partono da fattispecie alla base, possono convivere in una armonizzazione che è il supremo obiettivo del giurista.
Il primo diritto canonico
-canoni conciliari (prima fonte) dei concili ecumenici o dei sinodi locali. Ha un'origine precedente dopodiché la fonte del papa prevarrà ma con un problema di carattere politico- religioso.
I canoni conciliari ecumenici sono pochi, nicea 325, dirimere grandi conflitti in materia di fede, quarto concilio lateranense 1215 che introduce il processo per eresia, insieme al processo romano-canonico, costantinopoli 381, calcedonia 451
• Decretali pontificie (a partire dal tardo 4 secolo).
Domande da interrogazione
- Qual è la struttura gerarchica della chiesa cristiana?
- Come nasce il diritto canonico?
- Qual è il ruolo dei testi sacri nel cristianesimo?
- Cosa significa il principio "diversi sed non adversi"?
La chiesa cristiana ha un'organizzazione gerarchica che include apostoli, episcopi (vescovi), presbiteri (preti/sacerdoti), diaconi e l'assemblea dei fedeli.
Il diritto canonico nasce dai concili ecumenici, regionali e locali, e si sviluppa ulteriormente con l'elezione del papa.
I testi sacri, come il Vecchio e Nuovo Testamento, sono fondamentali per il cristianesimo e devono essere interpretati attraverso il ragionamento, evitando di prenderli alla lettera.
Il principio "diversi sed non adversi" significa "diversi ma non opposti" e sottolinea l'importanza di armonizzare le interpretazioni dei testi sacri e giuridici per evitare contrasti.