Concetti Chiave
- Nel 1861, l'Italia fu unificata sotto Vittorio Emanuele II e lo Statuto Albertino, trasformando il paese in una monarchia parlamentare.
- Dopo la Seconda Guerra Mondiale, tensioni sociali portarono Vittorio Emanuele III a nominare Benito Mussolini, che instaurò un regime fascista.
- Le leggi fascistissime del 1925 limitarono le libertà civili e sindacali, mentre le leggi razziali del 1938 introdussero discriminazioni contro gli Ebrei.
- Nel 1943, il regime di Mussolini crollò con lo sbarco degli anglo-americani in Sicilia, portando alla fine del fascismo e all'armistizio con gli alleati.
- Il 2 giugno 1946, gli italiani votarono a favore della Repubblica e l'Assemblea costituente iniziò il lavoro sulla Costituzione, che entrò in vigore il 1 gennaio 1948.
Le origini storiche della Costituzione italiana
Nel 1861 l'Italia venne unificata. Vittorio Emanuele II di Savoia divenne re d'Italia e pose alla base dell'ordinamento dello Stato lo Statuto Albertino, scritto nel 1848 da Carlo Alberto, ma con due novità che la resero una monarchia parlamentare:
⦁ il Parlamento può far cadere il Governo con un voto di sfiducia
⦁ i ministri, nominati dal sovrano, dovevano però ottenere l'approvazione del Parlamento
Dopo la Seconda Guerra Mondiale la società italiana fu percorsa da tensioni sociali: nel 1922 l'avanzata delle idee socialiste e il timore di perdere il potere indussero Vittorio Emanuele III a scegliere come primo ministro Benito Mussolini per fronteggiare le richieste popolari.
Nel 1925 le leggi fascistissime, emanate da Mussolini, soppressero le libertà sindacali e civili e rafforzarono il potere del Capo del Governo (il duce).
Nel 1938 vennero emanate le leggi razziali che prevedevano discriminazioni nei confronti degli Ebrei.
Solo due anni dopo, nel 1940, l'Italia, al fianco della Germania di Hitler, entrò in guerra.
Nel 1943 gli ango-americani sbarcarono in Sicilia. Il 25 luglio Mussolini venne privato dei suoi poteri: il re dichiarò Benito decaduto dal suo incarico e nominò nuovo Capo del Governo il generale Badoglio, che mise fuori legge il partito fascista.
L'8 settembre del 1943 venne firmato l'armistizio con gli anglo-americani. Il Governo si trasferì prima a Brindisi, poi a Salerno. I tedeschi ebbero un comportamento avverso agli italiani occupando il nord e il centro Italia, liberarono Mussolini sul Gran Sasso e tentarono di ricostruire il Partito fascista a Salò con la Repubblica sociale italiana.
Nel 1945 i partigiani e gli alleati fecero cadere la Repubblica di Salò.
Il 25 aprile si celebra la liberazione nazionale.
Il 2 giugno 1946 è una data importante per lo Stato italiano, per due motivi:
⦁ venne eletta l'Assemblea costituente a suffragio universale
⦁ venne indetto il referendum per scegliere tra Monarchia e Repubblica.
Gli italiani scelsero la Repubblica.
Il 28 giugno 1948 venne eletto Enrico de Nicola dall'Assemblea costituente come Capo provvisorio dello Stato.
Il 1 gennaio 1948 entrò in vigore la Costituzione (approvata il 22 dicembre 1947).
Domande da interrogazione
- Quali furono le novità introdotte dallo Statuto Albertino che resero l'Italia una monarchia parlamentare?
- Cosa accadde il 25 luglio 1943 in Italia?
- Quali eventi significativi accaddero il 2 giugno 1946 in Italia?
Lo Statuto Albertino introdusse due novità: il Parlamento poteva far cadere il Governo con un voto di sfiducia e i ministri, nominati dal sovrano, dovevano ottenere l'approvazione del Parlamento.
Il 25 luglio 1943, Mussolini venne privato dei suoi poteri, il re lo dichiarò decaduto e nominò il generale Badoglio come nuovo Capo del Governo, mettendo fuori legge il partito fascista.
Il 2 giugno 1946, venne eletta l'Assemblea costituente a suffragio universale e si tenne il referendum per scegliere tra Monarchia e Repubblica, con gli italiani che scelsero la Repubblica.