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Concetti Chiave

  • Il contratto può essere nullo, annullabile o rescindibile a seconda dei requisiti mancanti o delle condizioni in cui è stato stipulato.
  • La nullità si verifica quando mancano elementi fondamentali, come l'accordo tra le parti o una causa lecita, rendendo il contratto totalmente invalido.
  • L'annullabilità riguarda contratti stipulati da persone incapaci di agire o con vizi del consenso, come errore, violenza o dolo.
  • La rescindibilità protegge la parte che ha stipulato il contratto sotto coercizione o necessità, permettendo la sua risoluzione.
  • La risoluzione del contratto può essere richiesta se le condizioni sono mutate, rendendo la prestazione impossibile o eccessivamente onerosa.

Il contratto in generale e la sua formazione

Gli effetti del contratto valgono per le due parti. Il contratto può essere sciolto dalla nascita di un nuovo o per recesso.
Se i requisiti fondamentali del contratto vengono a mancare esso è invalido. L’invalidità si divide in nullità, annullabilità e rescindibilità.
Si ha la nullità del contratto quando esso è totalmente invalido. Accada perché manca uno dei suoi requisiti fondamentali per la costituzione, perché la causa del contratto è illecita, perché manca l’accordo tra le due parti o perché la forma è contraria a quella stabilita dalla legge.
Il contratto è nullo in frode alla legge, quando le parti stipulano un contratto con uno scopo apparentemente lecito, ma illecito nella realtà. Il contratto nullo non ha effetti sui contraenti e la nullità può essere fatta valere senza limiti di tempo e può essere reso lecito attraverso la conversione. Il contratto potrebbe essere nullo solo parzialmente, di modo che, risanate le parti non a norma, esso potrebbe ancora produrre gli effetti necessari alle parti che lo hanno stipulato (conservazione del negozio giuridico).
L’annullabilità del contratto è una condizione meno grave della nullità (invalidità relativa) e si ha quando un contratto è stato stipulato da una persona incapace di agire o per un vizio del consenso . l’incapacità è può essere legale (è annullabile perché è stato stipulato da una persona incapace di agire) o naturale (la stipula danneggia gravemente l’incapace ed è stipulato in mala fede). I vizi di volontà sono l’errore (il contraente ignora o non conosce a sufficienza alcuni elementi fondamentali e necessari per il contratto), la violenza (minaccia di un male ingiusto e notevole, che spinge il contraente alla stipula di un contratto, che altrimenti non sarebbe nato)e il dolo ()un contraente è ingannato dall’altro per indurlo a stipulare il contratto). Il contratto annullabile produce effetti da quando viene stipulato e il contraente incapace o ingannato può ottenere una sentenza di annullamento che interrompa gli effetti del contratto (l’annullamento può essere richiesto entro 5 anni dalla stipula). Il contratto annullabile può essere convalidato se il contraente che potrebbe chiedere l’annullamento, decide di tenerlo come valido.

La rescindibilità è una forma di invalidità che tutela il contraente che sia stato costretto a stipulare il contratto per il suo stato di pericolo o di bisogno.
È possibile richiedere la risoluzione del contratto, quando le sue condizioni sono cambiate e non corrispondono più a quelle scritte e concordate dalle parti. Con la risoluzione il contratto non produce più effetti. Nei contratti, quando le prestazioni sono corrispettive, il contraente che adempie può chiedere la risoluzione del contratto o l’adempimento, sempre che l’inadempimento non sia di scarsa importanza. Nelle obbligazioni, quando la prestazione diventa impossibile per una causa improvvisa e non dipendente dal debitore, essa si estingue e il debitore è libero dal vincolo. Quindi nel contratto la controprestazione non ha più necessità d’esistere e si ha la risoluzione del contratto. Se l’impossibilità è parziale, viene ridotta la controprestazione per renderle uguali. Se a causa di avvenimenti imprevedibili il costo della prestazione sia diventato troppo alto per una delle due parti, si può richiedere la risoluzione. Le condizioni per richiedere la risoluzione del contratto per eccessiva onerosità sono: una delle prestazioni sia diventata eccessivamente costosa prima che il contratto abbia avuto esecuzione, nel contratto non era calcolato un rischio del genere, l’avvenimento sia imprevedibile e straordinario e se alla domanda di risoluzione non c’è alternativa.
Non sempre la volontà manifestata corrisponde alla volontà reale di voler stipulare un contratto. Quando solo una delle due parti è a conoscenza delle diverse intenzioni dell’altra, si parla di riserva mentale; invece, quando entrambi le parti sono a conoscenza delle reali intenzioni dell’altro, si parla di simulazione, la quale può essere assoluta o relativa.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i principali motivi per cui un contratto può essere considerato nullo?
  2. Un contratto è considerato nullo se manca uno dei requisiti fondamentali per la sua costituzione, se la causa è illecita, se manca l'accordo tra le parti, o se la forma è contraria a quella stabilita dalla legge. Inoltre, è nullo in frode alla legge quando lo scopo apparente è lecito ma in realtà è illecito.

  3. In cosa consiste l'annullabilità di un contratto e quali sono le sue cause principali?
  4. L'annullabilità è una condizione di invalidità relativa e si verifica quando un contratto è stipulato da una persona incapace di agire o per un vizio del consenso, come errore, violenza o dolo. L'annullamento può essere richiesto entro 5 anni dalla stipula.

  5. Cosa si intende per rescindibilità di un contratto?
  6. La rescindibilità è una forma di invalidità che protegge il contraente costretto a stipulare il contratto a causa di uno stato di pericolo o bisogno. Permette di richiedere la risoluzione del contratto quando le condizioni cambiano e non corrispondono più a quelle concordate.

  7. Quali sono le condizioni per richiedere la risoluzione di un contratto per eccessiva onerosità?
  8. Le condizioni includono che una delle prestazioni sia diventata eccessivamente costosa prima dell'esecuzione del contratto, che il rischio non fosse calcolato, che l'evento sia imprevedibile e straordinario, e che non ci siano alternative alla risoluzione.

  9. Qual è la differenza tra riserva mentale e simulazione in un contratto?
  10. La riserva mentale si verifica quando solo una parte è a conoscenza delle diverse intenzioni dell'altra, mentre la simulazione avviene quando entrambe le parti sono consapevoli delle reali intenzioni reciproche, e può essere assoluta o relativa.

Domande e risposte

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