Concetti Chiave
- I contratti consensuali si perfezionano con il consenso, mentre i contratti reali richiedono la consegna della cosa per essere conclusi.
- L'articolo 1335 del codice civile stabilisce che il contratto è concluso quando la proposta, l'accettazione o la revoca arrivano al destinatario.
- La presunzione di conoscenza delle comunicazioni contrattuali può essere contestata dal destinatario, che può provare di non esserne a conoscenza.
- La revoca di una proposta contrattuale può avvenire fino a quando il contratto non è concluso, mentre il ritiro può avvenire prima che la proposta giunga al destinatario.
- Il momento conclusivo dei contratti reali è più evidente grazie alla consegna, che può essere fisica, simbolica, per individuazione o per comportamento concludente.
Contratti reali e consensuali
Mentre l’elemento perfezionativo dei contratti consensuali è costituito dal consenso (lo scambio di una proposta seguita dall’accettazione si configurano come requisiti sufficienti per costituire il rapporto giuridico derivante dalla stipulazione del contratto), l’elemento perfezionativo dei contratti reali è la consegna della cosa (datio rei).
La distinzione tra contratti reali e consensuali rileva a proposito del momento conclusivo del contratto stesso.
L’articolo 1335 c.c.
L’individuazione del momento conclusivo, difficile da rintracciare in caso di contratti consensuali, risulta più semplice nell’ambito dei contratti reali: la consegna del bene può avvenire mediante traditio brevi manu (il bene viene consegnato nelle mani del creditore), mediante traditio fictia o simbolica (essa sussiste nel caso in cui, ad esempio, si consegnino le chiavi di un appartamento in qualità di simbolo della consegna del medesimo bene immobile), mediante individuazione, cioè la consegna di cose determinate solo nel genere, o mediante comportamento concludente (il contratto è concluso nel momento in cui se ne dà esecuzione).