Gianfrancioschio93
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Concetti Chiave

  • Il consenso informato è l'autorizzazione del paziente a ricevere trattamenti sanitari, previa spiegazione chiara dei rischi e delle modalità.
  • Il paziente ha il diritto di essere informato e di scegliere se sottoporsi a terapie o esami, in accordo con il principio di libertà personale.
  • Il consenso deve essere raccolto per ogni fase di un trattamento e, se mancante, il medico può essere penalmente e civilmente perseguito.
  • In casi particolari, il consenso può essere espresso da un delegato, da chi esercita la patria potestà, o da un tutore legalmente nominato.
  • In situazioni di pericolo pubblico o urgenza, il consenso del paziente può non essere richiesto per l'intervento medico.

Il Consenso Informato al trattamento sanitario

E’ un'autorizzazione (verbale o non verbale) del paziente a ricevere dei trattamenti sanitari, medici o infermieristici. Il paziente ha il diritto di accettarli (o rifiutarli) solo dopo che gli sono state illustrate adeguatamente le modalità concrete di esecuzione, i rischi, le complicazioni che potrebbero insorgere durante l'intervento. Il malato ha il diritto/dovere di conoscere tutte le informazioni disponibili sulla propria salute e la propria malattia, potendo chiedere al personale sanitario tutto ciò che non gli è chiaro, e deve avere la possibilità di scegliere se sottoporsi a una determinata terapia o esame diagnostico.


Secondo l'art. 32 della Costituzione italiana: nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge, in sintonia con il principio fondamentale della inviolabilità della libertà personale (art. 13), se il trattamento consta di più fasi il consenso deve essere raccolto per ognuna di esse. Se il paziente non è preventivamente informato, in modo preciso, dei rischi a cui va incontro sottoponendosi al trattamento il medico può essere perseguito sia penalmente che civilmente.
Il consenso informato deve essere rilasciato esclusivamente dal paziente eccetto particolari situazioni: può essere espresso da un'altra persona solo se questa è stata delegata chiaramente dal malato stesso, se invece il paziente è minorenne la decisione spetta a chi esercita la patria potestà, infine, se la persona è incapace di intendere e di volere il consenso è dato da un tutore legalmente nominato. Nell'eventualità di urgenza e necessità, il dissenso dei genitori non deve condizionare l’operato medico. Il consenso del paziente non è richiesto nei casi in cui vi sia una situazione di pericolo pubblica, ad esempio la necessità di mettere in isolamento il paziente. Se invece vi è differenza fra la decisione del soggetto esercente la potestà (Genitore o Tutore) di rifiuto di cure e diritto alla vita dell’incapace, il medico ha il dovere di informare il Giudice competente perché adotti i provvedimenti di urgenza.

Domande da interrogazione

  1. Che cos'è il consenso informato al trattamento sanitario?
  2. È un'autorizzazione del paziente a ricevere trattamenti sanitari, dopo essere stato informato sui rischi e le modalità dell'intervento.

  3. Quali sono i diritti del paziente riguardo al consenso informato?
  4. Il paziente ha il diritto di accettare o rifiutare i trattamenti dopo essere stato adeguatamente informato e può chiedere chiarimenti al personale sanitario.

  5. In quali situazioni il consenso informato può essere espresso da un'altra persona?
  6. Può essere espresso da un delegato, da chi esercita la patria potestà per i minorenni, o da un tutore per persone incapaci di intendere e di volere.

Domande e risposte

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