Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Alla Camera, i seggi vengono distribuiti tra le circoscrizioni e i collegi plurinominali, con possibili scostamenti inevitabili tra collegi.
  • Al Senato, i seggi sono assegnati ai collegi plurinominali all'interno delle regioni, rispettando i confini regionali per la distribuzione.
  • La proclamazione degli eletti segue l'ordine di lista bloccata, con preferenza per il collegio uninominale in caso di doppia elezione.
  • In caso di esaurimento candidati in una lista, si attinge da altri collegi plurinominali o dai non eletti nei collegi uninominali della circoscrizione.
  • La legge elettorale del 2017, pur proporzionale, ha garantito un vantaggio in seggi per la coalizione e il partito più votati, riflettendo le preferenze elettorali.

Indice

  1. Assegnazione dei seggi
  2. Proclamazione degli eletti
  3. Applicazione della legge elettorale

Assegnazione dei seggi

Terminate le elezioni, alla Camera i seggi complessivamente assegnati sul piano nazionale vengono restituiti in primo luogo alle singole circoscrizioni e quindi ai singoli collegi plurinominali, facendo sì che ciascuna circoscrizione e ciascun collegio finisca per avere il numero di seggi previsto prima delle elezioni (ma alcuni scostamenti, specialmente fra un collegio plurinominale e un altro, possono risultare inevitabili). Al Senato i seggi assegnati in ogni regione sono distribuiti nei singoli collegi plurinominali.

Proclamazione degli eletti

Una volta determinato in quali collegi plurinominali scattano i seggi cui ogni lista ha diritto, avviene la proclamazione degli eletti seguendo l’ordine in cui i nomi dei candidati inclusi nella lista compaiono sulla scheda (il primo, o i primi due, tre o quattro: lista bloccata). Il candidato eletto sia in un collegio uninominale sia in uno o più collegi plurinominali si intende eletto nel collegio uninominale. Il candidato eletto in più collegi plurinominali è proclamato nel collegio nel quale la sua lista ha ottenuto la minore percentuale di voti. Nel caso in cui una lista abbia esaurito i candidati, si attinge ai candidati della lista negli altri collegi plurinominali della stessa circoscrizione e, poi, ai candidati della lista non eletti nei collegi uninominali compresi nel collegio plurinominale originario o nella circoscrizione (solo in casi limite si cambia circoscrizione oppure si attinge a candidati di altre liste facenti parte della stessa coalizione: al Senato non si può però procedere oltre i confini della regione, con il rischio di non assegnare tutti i seggi, come è successo per un seggio in Sicilia nel 2018). Per i seggi che rimangano successivamente vacanti, nei collegi plurinominali subentra il primo dei non eletti secondo l’ordine di lista, mentre nei collegi uninominali si procede ad elezioni suppletive.

Applicazione della legge elettorale

La l. 165/2017 è stata subito applicata nelle elezioni del 4 marzo 2018. La sua prevalente natura proporzionale è stata confermata, pur con un certo vantaggio in seggi per la coalizione più votata (il 42,4% dei seggi totali con il 37% dei voti) e il partito più votato (il 36,5% dei seggi totali con il 32,7% dei voti). In sostanza, a seguito delle elezioni parlamentari la rappresentanza è modulata in base alle effettive preferenze espresse dal corpo elettorale.

Domande da interrogazione

  1. Come vengono assegnati i seggi alla Camera e al Senato dopo le elezioni parlamentari in Italia?
  2. I seggi alla Camera vengono assegnati alle circoscrizioni e ai collegi plurinominali, mentre al Senato i seggi sono distribuiti nei collegi plurinominali di ogni regione.

  3. Cosa succede se un candidato è eletto in più collegi?
  4. Se un candidato è eletto in più collegi, viene proclamato nel collegio uninominale o, se eletto in più collegi plurinominali, nel collegio dove la lista ha ottenuto la minore percentuale di voti.

  5. Qual è stata l'applicazione della legge elettorale l. 165/2017 nelle elezioni del 2018?
  6. La legge l. 165/2017 è stata applicata nelle elezioni del 4 marzo 2018, confermando la sua natura proporzionale con un vantaggio in seggi per la coalizione e il partito più votati rispetto alla percentuale di voti ottenuti.

Domande e risposte

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