Concetti Chiave
- I confronti dialettici tra istanze giuridiche mirano a trovare la soluzione migliore, ma spesso rimangono ideali non realizzati.
- Le coppie dialettiche, come Governo e Parlamento, possono avere significati ambivalenti e a volte contraddittori.
- Queste ambivalenze riflettono tensioni interne e conflittualità nel sistema giuridico della finanza pubblica.
- L'articolo 81 della Costituzione evidenzia la necessità di un rapporto dialettico tra organi costituzionali, come nel bilancio annuale.
- Il Governo ha la competenza prioritaria nella proposta del disegno di legge di bilancio, guidando le decisioni fondamentali finanziarie dello Stato.
Confronto dialettico nella legislazione
La legislazione può porre l’esigenza o la necessità che avvenga un confronto dialettico tra certe istanze, tra certi interessi, affinché da quel confronto scaturisca – o almeno si renda possibile far scaturire – la soluzione o la decisione “migliore” possibile.
Ma questa esigenza potrebbe rimanere irrealizzata, potrebbe rivelarsi solo l’affermazione di un modello “ideale”, che però non si realizza affatto o si realizza in modo molto diverso dalle intenzioni del legislatore.
Può apparire che queste “coppie dialettiche” (lo si vedrà, ad esempio, proprio in relazione a “Governo/Parlamento”) assumano dei significati non univoci, ma ambivalenti o doppi, e a volte anche contraddittori.
Ciò è sintomo delle tensioni interne e delle conflittualità che spesso attraversano l’ordinamento giuridico della finanza pubblica.
Esempio concreto nell'articolo 81
Per fare un esempio concreto, troviamo una traccia della necessità di questo rapporto dialettico tra gli organi costituzionali nell’art. 81 Cost., nell’attuale comma 4: “le Camere ogni anno approvano con legge il bilancio e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo”.
La disposizione esprime prima di tutto una riserva di competenza del Governo a presentare il disegno di legge di bilancio.
Questo costituisce l’atto di indirizzo politico fondamentale che è primariamente e prioritariamente riservato al Governo (esprime le decisioni fondamentali sulle entrate e sulle spese, e sul loro rapporto reciproco, nella forma di un provvedimento normativo che riguarda la complessiva attività finanziaria dello Stato nel triennio successivo).