Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Il concetto di buon costume si riferisce al comune senso del pudore, legato principalmente alla sfera sessuale.
  • La libertà di espressione, secondo l'articolo 21, è limitata quando le manifestazioni sono contrarie al buon costume.
  • Nel contesto artistico, letterario e didattico, le restrizioni del buon costume sono più flessibili, permettendo maggiore libertà.
  • Le rappresentazioni artistiche di nudo non sono considerate contrarie al buon costume se rispettano il senso di umanità.
  • Il concetto di buon costume è dinamico e soggetto a continui cambiamenti e reinterpretazioni nel tempo.

Concetto giuridico di buon costume

Mentre il primo e l’ultimo comma dell’articolo 21 riguardano ogni forma di espressione di pensiero, i commi centrali (2, 3, 4) si soffermano, in particolare, sulla tutela della libertà di stampa. l’ultimo comma stabilisce un limite esplicito alla libertà di manifestazione di pensiero: sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. Il concetto di buon costume si riferisce al comune senso del pudore.

Sul piano del diritto costituzionale e, in particolare, alla luce dell’articolo 21, il concetto di buon costume implica un significato in senso stretto: il codice penale definisce buon costume «il comune senso del pudore (che attiene alla sfera sessuale) secondo sentimento medio della collettività». Il concetto di buon costume evocato nel 1948 ha subito, nel corso degli ultimi decenni, modificazioni e interpretazioni più elastiche. L’ambito artistico, letterario e didattico non sono soggetti alle strette limitazioni imposte dal concetto di buon costume: sulla base di quanto stabilito dal costituente, la rappresentazione di statue e opere d’arte nude, evocanti la bellezza naturale, o di spettacoli teatrali in cui sia prevista la presenza di personaggi nudi, non sono contrarie al concetto di buon costume poiché, ai sensi dell’articolo 33, l’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. L’assenza del limite di oscenità e di buon costume deve essere sempre conforme al senso di umanità e ai diritti inalienabili, indisponibili e imprescrittibili di cui ogni uomo è titolare. SI pensi, ad esempio, a una lezione di medicina: qualora un docente di anatomia facesse vedere ai suoi studenti un corpo umano nudo per spiegare le caratteristiche degli organi sessuali, tale azione non sarebbe soggetta ad alcun senso di contrarietà al concetto di buon costume; se egli chiedesse però ad uno dei suoi studenti di denudarsi per raggiungere il medesimo fine, quest’azione sarebbe invece contraria ai limiti di oscenità e al senso di umanità.
Il concetto di buon costume è in continua evoluzione: esso, dunque, è soggetto a nuove e costanti interpretazioni.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato del concetto di buon costume nel contesto giuridico?
  2. Il concetto di buon costume si riferisce al comune senso del pudore, in particolare alla sfera sessuale, secondo il sentimento medio della collettività, come definito dal codice penale.

  3. Come si applica il concetto di buon costume nell'ambito artistico e didattico?
  4. Nell'ambito artistico, letterario e didattico, il concetto di buon costume non impone strette limitazioni, poiché l'arte e la scienza sono libere, come stabilito dall'articolo 33 della Costituzione.

  5. Come è cambiato il concetto di buon costume nel tempo?
  6. Il concetto di buon costume ha subito modificazioni e interpretazioni più elastiche nel corso degli ultimi decenni, ed è in continua evoluzione, soggetto a nuove e costanti interpretazioni.

Domande e risposte

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