Concetti Chiave
- Il fatto illecito è una violazione di doveri giuridici che può essere di tipo omissivo o commissivo, generando obbligazioni. Si distinguono tra illecito civile, penale e amministrativo.
- Illecito civile art. 2043 riguarda atti colposi o dolosi che causano danni ingiusti, con obbligo di risarcimento solo se c'è un nesso causale diretto tra l'atto e il danno.
- La valutazione del danno comprende danni patrimoniali (economici) e non patrimoniali (morali, biologici), con risarcimento possibile per equivalente o reintegrazione.
- La responsabilità indiretta comprende quella di chi deve educare e controllare i minori e i datori di lavoro per illeciti dei dipendenti, con possibilità di regresso.
- La responsabilità oggettiva si applica per attività pericolose e custodia di cose o animali, con obbligo di risarcimento salvo prova di caso fortuito o esclusiva colpa del danneggiato.
Indice
- Il fatto illecito - Come nascono le obbligazioni art.1173
- Illecito civile art. 2043
- Come si valuta il danno
- Legittima difesa art. 2044
- La responsabilità indiretta
- La responsabilità oggettiva
- Atti e fatti produttivi di obbligazioni
- Diritto degli alimenti
- Divieto di contrattare il matrimonio
- Come si celebra il matrimonio
- Regimi patrimoniali della famiglia
- Convivenze di fatto
- Unioni civili
- La successione per causa di morte
- L'imprenditore e l’impresa - Chi è l’imprenditore
- L'impresa familiare
- Registro delle imprese
Il fatto illecito - Come nascono le obbligazioni art.1173
Un rapporto obbligatorio può nascere dalla conclusione di un contratto, da un fatto illecito o da altri atti o fatti previsti dall'ordinamento.È illecito qualsiasi tipo di fatto, colposo o doloso, compiuto in violazione dei doveri giuridici, può trattarsi di un fatto:
- Omissivo; consiste nel non fare una certa cosa di cui si aveva l’obbligo giuridico di fare
- Commissivo; consiste nel fare una certa cosa
Per comprendere cosa si deve aspettare colui che compie un fatto illecito occorre fare una distinzione tra:
- Illecito civile; fatto colposo o doloso che cagiona agli altri un danno ingiusto
- Illecito penale; fatto, colposo o doloso, commesso in violazione di una norma di diritto penale. La sanzione può essere detentiva (carcere) o pecuniaria (pagamento somma di denaro)
- Illecito amministrativo; chi ha comportamenti illeciti su questioni soggette al controllo della Pubblica Amministrazione
Illecito civile art. 2043
- Colposo; fatto causato da imprudenza- Doloso; fatto voluto e diretto a causare l’evento dannoso
Se non c’è colpa o dolo non sorge alcun obbligo di risarcimento
Il danno è ingiusto quando è stato causato dal regolare esercizio del proprio diritto mentre è giusto quando deriva da una lesione di un interesse meritevole di tutela secondo l’ordinamento giuridico.
Si è responsabili solo del danno che è conseguenza immediata del fatto, ci deve essere infatti un netto di causalità tra il fatto colposo e le sue conseguenze.
Come si valuta il danno
Il danno risarcibile comprende sia quello patrimoniale che quello non patrimoniale:- Patrimoniale; danno economico che comprende il danno emergente, perdita economica che il creditore ha subito per colpa della mancata o ritardata prestazione del debitore, e il lucro cessante che corrisponde al mancato guadagno.
Il risarcimento può essere per equivalente, consiste nel pagamento di una somma di denaro equivalente al disagio subito, o per reintegrazione che consiste nel riprestino delle cose così come erano prima del fatto illecito
- Non patrimoniale; determinato dalla lesione di interessi non economici della persona come il danno morale o biologico.
Legittima difesa art. 2044
L'articolo dice che non è responsabile chi cagiona il danno per legittima difesa di sé o di altri purché esso sia proporzionale all’offesa ricevuta, non ci deve essere quindi un eccesso colposoART.2045 può avere una riduzione di responsabilità chi ha compiuto un fatto dannoso poiché vi è stato costretto dalla necessità di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona che non è stato da lui volontariamente causato e che non era evitabile. Il danneggiato avrà diritto a un’indennità
La responsabilità indiretta
Comprende la responsabilità di chi ha l’obbligo di educare e controllare i minori e quella del datore di lavoro per gli illeciti commessi dai propri dipendenti nello svolgimento delle loro mansioni- Agli insegnanti; chiamati precettori dal Codice civile, viene attribuita la responsabilità solo nel caso in cui con dolo o per colpa grave siano venuti meno al loro dovere di vigilanza
- Ai datori di lavoro; risponde per i danni causati dai dipendenti nello svolgimento delle loro mansioni, egli tuttavia ha il diritto di agire in via di regresso cioè può chiamare in giudizio il dipendente e richiedere la restituzione della somma che ha dovuto pagare per il danno arrecato
La responsabilità oggettiva
- Responsabilità di chi esercita attività pericolose (art.2050); chiunque cagiona danno ad altri nello svolgimento di attività pericolose ha l’obbligo di risarcimento se non prova di aver adottato tutte le misure idonee a evitare il danno- Responsabilità di chi ha la custodia di cose o animali (art. 2051/2052); ciascuno è responsabile del danno causato dalle cose o animali che ha in custodia, è esente da tale responsabilità se prova che il danno è stato un caso fortuito cioè un evento imprevedibile o per esclusiva colpa del danneggiato
- Responsabilità di chi circola con veicoli senza guida di rotaie (art.2054); il conducente del veicolo è obbligato a risarcire il danno provocato a cose o persone se non prova di aver fatto tutto il possibile per evitarlo
Potrà essere scagionato se dimostra che vi sia stata esclusiva colpa del danneggiato oppure che si sia verificato un caso fortuito, non potrà essere scagionato se nel causare il danno non ha rispettato le norme stradali
ART.589 C.p. sanzione per chi guidando un veicolo a motore causa la morte di una persona
- Reclusione dai 2 ai 7 anni per colpa della violazione delle norme stradali
- Reclusione dai 8 ai 12 anni se il conducente aveva assunto alcool o sostanze stupefacenti
- Reclusione dai 5 ai 10 anni per chi circola su strade urbane o extraurbane con una velocità maggiore rispetto a quella consentita
Atti e fatti produttivi di obbligazioni
Gli altri atti a cui si riferisce la norma sono gli atti giuridici unilaterali e sono elencati in:- Promessa di pagamento e ricognizione di debito (art.1988); si ha quando una parte lascia all’altra un documento nel quale unilateralmente promette di eseguire una certa prestazione o riconosce un proprio debito
- Promessa al pubblico; con ciò si intende l’impegno a eseguire una certa prestazione in favore di chiunque compia una certa azione e venga a ritrovarsi in una certa situazione.
La normativa contenuta negli artt. 1989-1991 si riassume:
- Il promittente rimane vincolato non appena la promessa diventa pubblica
- Se alla promessa non è stato posto un termine il vincolo dura un anno
- La promessa è revocabile prima della scadenza solo se è per una giusta causa resa pubblica e se non si è ancora verificata la situazione prevista
Gli atti unilaterali, che consistono nella dichiarazione di volontà da una sola parte, si suddividono in:
- Ricettizi; se la dichiarazione di volontà vincola colui che la compie solo a partire dal momento in cui viene ricevuta dal destinatario
- Non ricettizi; se la dichiarazione produce gli effetti voluti anche se non viene ricevuta dall’interessato (dichiarazione testamentaria)
I fatti sono circostanze dai quali la legge fa discendere effetti giuridici, quelli maggiormente rilevanti sono:
- La gestione di affari altrui (art. 2028-2032); si ha quando una persona, di sua iniziativa, compie uno o più atti giuridici nei confronti di un’altra persona
- Il pagamento dell’indebito (art. 2033-2040); si ha quando una persona esegue un pagamento non dovuto
Le norme si possono riassumere in:
- Chi ha eseguito un pagamento non dovuto ha diritto alla ripetizione con l’aggiunta degli interessi
- Non è ammessa la ripetizione della prestazione eseguita spontaneamente in adempimento di un’obbligazione naturale
- L'arricchimento senza causa (art.2041-2042); si ha quando una persona, senza alcuna ragione, vede aumentare il proprio patrimonio in danno di un’altra
Il diritto di famiglia e le successioni per causa di morte
Il diritto di famiglia è quella parte del diritto civile che regola la formazione della famiglia e i rapporti tra i suoi componenti
• Norme prevalentemente imperative; cioè non derogabili (che bisogna rispettare)
• I diritti che attribuisce sono per lo più irrinunciabili e indisponibili
Il diritto di famiglia è stato rinnovato il 19 maggio 1975 quella precedente disegnava un modello di famiglia di tipo patriarcale
Per famiglia si intende sia il nucleo ristretto (i singoli componenti) sia l’insieme delle persone unite da rapporti di affinità e parentela
- Affinità; il vincolo che unisce un coniuge ai parenti dell’altro coniuge
- Parentela; il vincolo che lega le persone che discendono da uno stesso stipite (stessa persona)
Che si suddivide a sua volta in:
- Parentela in linea retta; le persone discendono l’una dall’altra
- Parentela in linea collaterale; si ha quando le persone hanno uno stipite comune ma non discendono l’una dall’altra
Diritto degli alimenti
Si tratta di un diritto personalissimo che non può essere ceduto ad altri e si estingue con la morte del beneficiario. Ne hanno diritto coloro che non riescono a provvedere al proprio mantenimentoDifferenza tra atto di matrimonio e rapporto matrimoniale
L'atto di matrimonio è una dichiarazione fatta dagli sposi davanti a un ufficiale dello stato o a un ministro del culto, da esso nasce un rapporto destinato a durare nel tempo che comporta l’assunzione di diritti e di doveri
Divieto di contrattare il matrimonio
Per le persone ancora vincolate a un precedente matrimonio civile, le persone legate tra loro da vincoli di parentela, affinità o adozione e per i minori di età.
Come si celebra il matrimonio
Matrimonio civile: celebrato alla presenza di almeno due testimoni da una ufficiale di stato civile che da lettura dei principali diritti e doveri dei coniugi:• Art. 143 diritti e doveri reciproci dei coniugi, dal matrimonio deriva l’obbligo reciproco alla fedeltà, all’assistenza morale e materiale, alla coabitazione e alla collaborazione nell’interesse della famiglia
• Art. 144 indirizzo della vita familiare e residenza della famiglia
• Art. 147 doveri verso i figli, l’obbligo di mantenere; istruire, educare e assistere moralmente i figli
Matrimonio concordatario: celebrato dal ministro di culto, il sacerdote celebrante, per rendete il matrimonio efficacie anche per lo stato italiano, deve leggere agli sposi gli articoli. L’atto di matrimonio deve essere trasmesso all’ufficiale dello stato civile che provvederà alla trascrizione nei registri dello stato
Matrimonio acattolico. quello celebrato da un ministro del culto diverso da quello cattolico, regolato dalle norme del codice civile
Il matrimonio tra italiani e stranieri è regolato dal art. 27 del D.I.P (diritto internazionale privato) secondo la quale se i novelli hanno stessa cittadinanza viene applicata la legge del paese della cittadinanza mentre se è di cittadinanza diversa viene applicata la legge dello stato italiano.
Regimi patrimoniali della famiglia
Comunione dei beni: è il regime che la legge applica automaticamente se i coniugi non dichiarano di voler regolare in altro modo il loro rapporto patrimoniale; diventano di proprietà comune i beni che i coniugi acquistano insieme o separatamente durante il matrimonio sono esclusi i beni ereditati o che il coniuge riceve in donazioneSeparazione dei beni: è un regime in base al quale i coniugi mantengono la propria autonomia patrimoniale
Convivenze di fatto
Sono chiamate quelle tra persone che non sono unite nel vincolo matrimoniale ma sono ugualmente legate da un rapporto di coppia. Le coppie di fatto possono, se lo vogliono, sottoscrivere un contratto di convivenza redatto per atto pubblico o per forma scritta privata da un notaio o un avvocato.
Unioni civili
È chiamata l’unione da persone dello stesso sesso che si costituisce formalmente con una dichiarazione fatta all’ufficiale di stato civile alla presenza di due testimoni, l’atto verrà poi registrato nell’archivio dello stato civile
La successione per causa di morte
- Successione testamentaria; il testamento è l’atto con il quale una persona stabilisce liberamente chi e in che misura dovrà ereditare i suoi beni. Il potere del testatore ha dei limiti in quanto, per questione di solidarietà familiare, non può escludere o non trattare con equità i coniugi stretti.I legittimari sono i parenti stretti indicati dalla legge e che quindi hanno il diritto di beneficiare della quota.
La ripartizione della quota dai legittimari (536-552):
- Al coniuge superstite è riservato metà del patrimonio del defunto ridotta a 1/3 se ce un figlio e a 1/4 se ci sono più figli
- Al figlio unico è riservata metà del patrimonio. Se i figli sono più di uno hanno diritto ai 2/3 da dividersi
- Agli ascendenti, solo se non ci sono i figli del de cuius, è riservato 1/3 del patrimonio o 1/4 se è presente il coniuge superstite
- Successione legittima; in mancanza di un testamento la legge stabilisce che l’eredità venga affidata agli eredi legittimi che comprende i figli, con il loro discendenti, insieme al coniuge superstite. Se non vi sono parenti entro il sesto grado i beni vanno allo Stato.
L'imprenditore e l’impresa - Chi è l’imprenditore
La definizione ci viene data dall'articolo 2082 del codice civile: è imprenditore chi esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o di scambio dei beni o dei servizi.Requisiti essenziali:
- Economicità; questo requisito si verifica quando, con l’attività svolta, si riesce a produrre ricavi in grado di ricoprire i costi di produzione. L'impresa dovrà quindi produrre con criteri di economicità, il che non significa che debba realizzare necessariamente un profitto.
- Professionalità; si ha quando l’attività produttiva viene svolta in modo abituale e stabile e non occasionalmente. Viene considerato un requisito indispensabile in quanto la legge pone a carico dell’imprenditore una serie di obblighi che non avrebbero senso se questi non operasse stabilmente nel mercato.
- Organizzazione; consiste nel coordinamento dei fattori produttivi che comprende il lavoro altrui, il capitale e le materie prime che vengono trasformate nell’impresa attraverso la produzione. Si tratta del requisito giuridicamente meno rilevante per definire la figura di imprenditore
- Fine della produzione o di scambio: l’attività deve essere rivolta al mercato e alla vendita
L'impresa familiare
Fino al 1975 i familiari che collaboravano non venivano riconosciuti giuridicamente. Successivamente viene introdotto nell’ordinamento l’articolo 230 che “tutela” l’impresa di famiglia. Secondo l’articolo, l’impresa familiare, è quella in cui collaborano, con il titolare imprenditore, il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado.Essa è considerata un'impresa individuale, solo il titolare risponderà illimitatamente dei debiti dell’impresa.
I diritti che acquisiscono i familiari sono:
- Il diritto al mantenimento
- Il diritto a partecipare alla divisione degli utili
- Il diritto di proprietà su una quota dei beni acquistati
- Il diritto di partecipare alle decisioni più importanti
- Il diritto di prelazione, cioè di precedenza, in caso di vendita dell’azienda
Può accadere che un imprenditore, per esercitare l’attività di impresa, si serva di un prestanome cioè di una persona di scarse risorse economiche che in caso di dissesto non avrà nulla da perdere.
- Attività industriale produzione di beni e servizi.
- Attività intermediaria circolazione di beni.
- Attività di trasporto. (bancaria/assicurativa che fungono da intermediario)
- Attività ausiliare.
Registro delle imprese
Serve a rendere note a terzi le informazioni prescritte dalla legge. Ha valore di pubblicità dichiarativaObblighi: trasparenza (bilancio pubblico)
Domande da interrogazione
- Come nascono le obbligazioni secondo l'articolo 1173 del codice civile?
- Qual è la differenza tra illecito civile e illecito penale?
- Come si valuta il danno risarcibile?
- Cosa prevede l'articolo 2044 riguardo alla legittima difesa?
- Quali sono i requisiti essenziali per essere considerato un imprenditore secondo l'articolo 2082?
Le obbligazioni possono nascere dalla conclusione di un contratto, da un fatto illecito o da altri atti o fatti previsti dall'ordinamento.
L'illecito civile è un fatto colposo o doloso che causa un danno ingiusto ad altri, mentre l'illecito penale è un fatto commesso in violazione di una norma di diritto penale, con sanzioni detentive o pecuniarie.
Il danno risarcibile comprende sia il danno patrimoniale, che include il danno emergente e il lucro cessante, sia il danno non patrimoniale, come il danno morale o biologico.
L'articolo 2044 stabilisce che non è responsabile chi causa un danno per legittima difesa di sé o di altri, purché il danno sia proporzionale all'offesa ricevuta.
I requisiti essenziali sono l'economicità, la professionalità, l'organizzazione e il fine della produzione o di scambio.