Concetti Chiave
- Le competenze regionali residuali sono definite per sottrazione rispetto alle materie riservate allo Stato, come stabilito dall'articolo 117.4 della Costituzione.
- Le regioni possono ricevere forme speciali di autonomia in materie concorrenti o statali, grazie a leggi statali basate su accordi tra regione e Stato (art. 116.3 Costituzione).
- Il processo per ottenere autonomie regionali richiede l'iniziativa della regione, coinvolgendo enti locali e rispettando l'autonomia finanziaria (articolo 119 Costituzione).
- Sono stati firmati accordi preliminari nel 2018 tra il governo e le regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, che attendono ancora di essere recepiti in legge.
- L'articolo 117.1 della Costituzione stabilisce i limiti generali per l'esercizio della potestà legislativa, indipendentemente dal titolare.
Competenze regionali residuali
Le Materie di competenza regionale cosiddetta residuale sono individuate per sottrazione rispetto a quelle enumerate, in quanto «spetta alle regioni la potestà legislativa in riferimento ad ogni materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato» (art. 117.4).
Inoltre, nelle materie di legislazione concorrente e anche in talune materie esclusive dello Stato, alle regioni possono essere attribuite ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia (articolo 116.3 Costituzione).
Si pongono così le premesse per un regionalismo differenziato. Anche se finora la norma non ha avuto applicazione, per iniziativa delle regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, le prime due dopo consultazioni referendarie, accordi preliminari col governo sono stati sottoscritti nel febbraio 2018.
Il contenuto di tali accordi attende di essere fatto proprio dalla legge. È importante ricordare che l’art. 117.1 Cost. individua i limiti generali cui è sottoposto l’esercizio della potestà legislativa, a prescindere quindi da chi effettivamente ne sia titolare.