Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Le collaborazioni coordinate e continuative (co.co.co) sono state formalmente riconosciute dalla legge 533/1973, distinguendole dai lavoratori dipendenti.
  • I lavoratori co.co.co godono di un'elevata autonomia nelle modalità di esecuzione della prestazione, ma mantengono un forte legame economico con l'azienda.
  • La legge 533 ha istituito un rito processuale speciale per le controversie di lavoro, applicabile sia ai lavoratori subordinati che ai collaboratori co.co.co.
  • La figura del co.co.co è caratterizzata dalla collaborazione coordinata, continuativa e prevalentemente personale, differenziandola dal lavoro subordinato e imprenditoriale.
  • La distinzione tra subordinazione e autonomia si basa sul livello di integrazione organizzativa, con co.co.co che riflette un'integrazione debole rispetto alla subordinazione eterodiretta.

Indice

  1. Riconoscimento delle collaborazioni parasubordinate
  2. Rito processuale e figura del co.co.co

Riconoscimento delle collaborazioni parasubordinate

Le collaborazioni parasubordinate vennero riconosciute formalmente dalla legge 533/1973, la quale definì parasubordinati i lavoratori che realizzano con le imprese collaborazioni coordinate e continuative di carattere personale, pur non essendone dipendenti.
Essi, in sostanza, mantenevano un elevato grado di autonomia per ciò che attiene alle modalità di esecuzione della prestazione, ma presentavano un forte legame con l’azienda sotto il profilo economico. A tal proposito in alcuni paesi, come ad esempio la Francia, si parla di «lavoratori con dipendenza economica», i quali instaurano con l’impresa un vincolo di subordinazione apprezzabile non sul piano giuridico, bensì su quello pecuniario.

Rito processuale e figura del co.co.co

La legge 533, inoltre, istituì uno speciale rito processuale per le controversie di lavoro, riservato non solo ai lavoratori subordinati, ma anche ai collaboratori coordinati e continuativi.

Così, la figura del co.co.co è pienamente entrata nell’ordinamento italiano. Essa è connotata da alcuni elementi tipici:

1) il carattere coordinato, ma non eterodiretto, della collaborazione;

2) il carattere continuativo della stessa;

3) il fatto che la prestazione di lavoro sia eseguita mediante l'opera prevalentemente personale del collaboratore. Quest’ultimo requisito distingue la co.co.co dal lavoro subordinato e imprenditoriale.

La distinzione fra subordinazione e autonomia si fonda sulla differenza fra coordinamento, che esprime un’integrazione organizzativa debole (tipica della collaborazione) e integrazione forte, rappresentata dall’eterodirezione che caratterizza la subordinazione.

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