Concetti Chiave
- I brevetti e i segreti sono due strumenti distinti per proteggere le innovazioni, regolati dal Codice della Proprietà Industriale, con differenze significative nell'oggetto tutelato e nella durata della protezione.
- Il brevetto offre protezione esclusiva per 20 anni, rendendo subito pubblica l'innovazione, mentre il segreto mantiene l'informazione riservata, con una durata indefinita basata sulla capacità di mantenerlo tale.
- Le innovazioni tecnologiche possono essere protette sia da brevetti che da segreti, mentre quelle commerciali sono tutelabili solo tramite segreti.
- Il sistema brevettuale favorisce il progresso condividendo immediatamente conoscenze tecniche, stimolando nuove innovazioni e contribuendo alla crescita del patrimonio tecnico collettivo.
- Le opinioni sui brevetti variano: mentre alcuni sostengono che essi bilanciano i benefici tra titolari e collettività, altri ritengono che la concorrenza da sola sia sufficiente per promuovere l'innovazione.
Brevetto e Segreto
Come garantire l’esclusivadi un'innovazione?
Gli strumenti di tutela sono due:
1. Brevetto(Articoli 45 e seguenti c.p.i.)
2. Segreto (Articoli 98-99 c.p.i.)
Si tratta di due istituti entrambi disciplinati dal Codice della Proprietà Industriale (c.p.i.) ma molto diversi tra di loro.
Le principali differenze riguardano:
- L’oggetto che può essere tutelato
Le innovazioni tecnologiche possono essere tutelate sia tramite il brevetto che tramite il segreto, mentre le innovazioni commerciali possono essere tutelate solamente con il segreto e non con il brevetto.
Il brevetto tutela solo innovazioni tecnologiche, ovvero nuovi prodotti o nuovi procedimenti, mentre il segreto può tutelare sia le innovazioni commerciali che quelle tecnologiche.
- La durata
Il brevetto garantisce una tutela limitata nel tempo, della durata di 20 anni (con alcune eccezioni). Quindi per 20 anni il titolare del brevetto avrà il diritto esclusivo di utilizzare quella innovazione, dopodiché cessa l’esclusiva e tutti potranno utilizzarla. Il brevetto è una sorta di contratto tra il titolare e la collettività/Stato, in cui il titolare chiede alla collettività la concessione di un titolo di esclusiva (il brevetto) di 20 anni, ma di contro il titolare rende immediatamente pubblico e quindi renderà parte del patrimonio tecnico collettivo la sua invenzione.
Il segreto, invece, può garantire l’esclusiva per un periodo di tempo che non si può conoscere a priori: dipende dalla bravura (o la fortuna) dell’imprenditore nel mantenere il segreto. Di conseguenza può durare molti anni oppure pochi giorni. È difficile mantenere a lungo un segreto che riguarda un prodotto perché questo prodotto finisce sul mercato, e quindi tutti possono analizzarlo e studiarne le caratteristiche per copiarle. Una volta che il segreto viene scoperto, allora tutti lo possono utilizzare. È più facile mantenere un segreto, invece, quando si tratta di un processo di realizzazione, a meno che non ci siano degli infiltrati tra i dipendenti. Esempio: la formula/ricetta della Coca Cola e della Nutella rimangono tuttora dei segreti (si conoscono gli ingredienti, i quali devono essere inseriti nell’etichetta per legge, ma non si conoscono i dosaggi, l’ordine e il modo in cui questi vengono miscelati eccetera).
- Il fatto che l’oggetto del brevetto deve essere immediatamente reso noto alla collettività (anche se non lo può utilizzare, essendo protetto dal diritto di esclusiva), mentre il segreto può rimanere tale anche per sempre (fa parte della sua tutela).
Ratio del sistema brevettuale
- Tesi favorevoli: sono quelle per cui la ratio del sistema brevettuale consente di soddisfare tanto i benefici del titolare quanto quelli della collettività. Il titolare è soddisfatto perché ha la certezza di esclusiva per 20 anni e la collettività è soddisfatta perché può immediatamente conoscere l’oggetto del brevetto; il vantaggio della collettività non risiede nel fatto di poter sfruttare l’oggetto del brevetto (in quanto protetto dal diritto di esclusiva), ma dal fatto di potersi evolvere, di favorire il progresso sulla base delle conoscenze dell’innovazione e quindi di poter arrivare anche alla scoperta di nuove innovazioni, anch’esse brevettabili.Altro vantaggio: il fatto di rendere immediatamente noto il brevetto alla collettività permette la diffusione di nuovi dati tecnologici, anche grazie a banche dati mondiali.
- Tesi contrarie: non dovrebbero esserci brevetti perché è già sufficiente la concorrenza, sono i consumatori che fanno emergere i migliori in base alla scelta su cosa comprare.
Domande da interrogazione
- Quali sono i principali strumenti di tutela per garantire l'esclusiva di un'innovazione?
- Quali innovazioni possono essere tutelate tramite brevetto e quali tramite segreto?
- Qual è la durata della protezione offerta da un brevetto rispetto a un segreto?
- Qual è la differenza principale tra la divulgazione di un brevetto e quella di un segreto?
- Quali sono le tesi favorevoli e contrarie al sistema brevettuale?
Gli strumenti di tutela sono il brevetto e il segreto, entrambi disciplinati dal Codice della Proprietà Industriale, ma con differenze significative riguardo all'oggetto tutelato e alla durata della protezione.
Le innovazioni tecnologiche possono essere tutelate sia tramite brevetto che segreto, mentre le innovazioni commerciali possono essere tutelate solo tramite segreto.
Il brevetto offre una protezione limitata di 20 anni, mentre la durata della protezione di un segreto dipende dalla capacità di mantenerlo tale, potendo durare indefinitamente o solo pochi giorni.
L'oggetto del brevetto deve essere reso noto immediatamente alla collettività, mentre un segreto può rimanere tale indefinitamente, essendo parte della sua tutela.
Le tesi favorevoli sostengono che il sistema brevettuale soddisfa sia i benefici del titolare che quelli della collettività, favorendo il progresso tecnologico. Le tesi contrarie ritengono che la concorrenza sia sufficiente per far emergere le migliori innovazioni senza bisogno di brevetti.