Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Il bilanciamento dei diritti esclude la supremazia gerarchica di un diritto sugli altri, come sottolineato dalla Corte costituzionale nella questione Ilva.
  • Nessun diritto dovrebbe espandersi illimitatamente, diventando dominante rispetto agli altri, poiché i diritti costituiscono insieme l'espressione della dignità della persona.
  • L'uso di stupefacenti non è più considerato un reato, ma esistono dibattiti riguardo al riconoscimento come diritto di libertà.
  • La prostituzione solleva questioni costituzionali sul diritto di disporre del proprio corpo, con alcune dottrine che criticano le leggi punitive sul favoreggiamento.
  • Le limitazioni imposte da ordinanze locali alla prostituzione sono contestate, mettendo in discussione la legittimità di tali restrizioni.

Indice

  1. Bilanciamento dei diritti
  2. Droghe e diritti di libertà
  3. Prostituzione e diritto costituzionale

Bilanciamento dei diritti

Il bilanciamento dei diritti implica che nessun diritto può avere, in astratto, una posizione di supremazia gerarchica. Come ha affermato la Corte costituzionale intervenendo sulla vicenda dello stabilimento siderurgico dell’Ilva di Taranto, in cui erano in gioco sia la libertà di impresa sia il diritto al lavoro sia il diritto alla salute, «tutti i diritti fondamentali tutelati dalla Costituzione si trovano in rapporto di integrazione reciproca e non è possibile pertanto individuare uno di essi che abbia la prevalenza assoluta sugli altri… Se così non fosse, si verificherebbe l’illimitata espansione di uno dei diritti, che diverrebbe tiranno nei confronti delle altre situazioni giuridiche costituzionalmente riconosciute e protette, che costituiscono, nel loro insieme, espressione della dignità della persona» (sent. 85/2013; sulla stessa vicenda v. poi sent. 58/2018).

Droghe e diritti di libertà

Considerazioni analoghe vengono in rilievo per quanto riguarda l’assunzione di stupefacenti. A seguito del referendum abrogativo del 1993 sulla legge Iervolino-Vassalli, drogarsi non è più un reato. Questa scelta è stata considerata da alcuni un modo più efficace di combattere la diffusione delle droghe, per altri ha invece rappresentato il riconoscimento di un diritto di libertà. La differenza anche qui non è piccola. Se si trattasse di un diritto di libertà non solo questi comportamenti non potrebbero essere sanzionati, ma neppure ostacolati. Si può essere favorevoli o contrari, nel merito, alle sanzioni amministrative previste dalla legge nei confronti di chi assume sostanze stupefacenti, ma non si può convenire con chi le ritiene incostituzionali perché inciderebbero su un diritto dei singoli.

Prostituzione e diritto costituzionale

E come inquadrare sotto un profilo costituzionale la prostituzione? Va solo tollerata o considerata esercizio del diritto di disporre liberamente del proprio corpo? La risposta di una parte della dottrina è in questo secondo senso, mettendo perciò in dubbio la costituzionalità delle norme che puniscono il «favoreggiamento» della prostituzione (salvando solo quelle che puniscono lo «sfruttamento»), o dubitando della legittimità di qualsiasi provvedimento (ordinanze dei sindaci, ad esempio) che limiti, per chi si dedica a tale attività, il «diritto» di offrirsi liberamente nelle strade cittadine.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il principio fondamentale nel bilanciamento dei diritti secondo la Corte costituzionale?
  2. La Corte costituzionale afferma che tutti i diritti fondamentali tutelati dalla Costituzione si trovano in un rapporto di integrazione reciproca, senza che uno prevalga assolutamente sugli altri, per evitare che un diritto diventi tiranno rispetto agli altri.

  3. Come è stata interpretata la depenalizzazione dell'uso di stupefacenti dopo il referendum del 1993?
  4. La depenalizzazione è stata vista da alcuni come un modo più efficace per combattere la diffusione delle droghe, mentre altri l'hanno interpretata come il riconoscimento di un diritto di libertà, sebbene non si possa considerare incostituzionale l'imposizione di sanzioni amministrative.

  5. Qual è la questione costituzionale sollevata riguardo alla prostituzione?
  6. La questione riguarda se la prostituzione debba essere solo tollerata o considerata un esercizio del diritto di disporre liberamente del proprio corpo, mettendo in dubbio la costituzionalità delle norme che puniscono il favoreggiamento della prostituzione e la legittimità di provvedimenti che limitano il diritto di offrirsi liberamente.

Domande e risposte

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