Concetti Chiave
- L'articolo 2118 del Codice civile consente il recesso unilaterale dal contratto di lavoro con preavviso, garantendo alla controparte il tempo di prepararsi.
- In mancanza di preavviso, il recedente deve pagare un'indennità equivalente alla retribuzione, salvo il caso di giusta causa previsto dall'articolo 2119.
- La legge 604/1966 impone che il licenziamento sia giustificato da una giusta causa o motivo, trasformandolo da atto privato a negozio giuridico.
- L'articolo 1355 considera idoneo l'indirizzo fornito dal lavoratore, inclusi i profili social, per ricevere comunicazioni di licenziamento.
- Il tribunale di Catania ha discusso l'uso di WhatsApp per notificare il licenziamento, richiedendo chiarezza e inequivocabilità del messaggio.
Articolo 2118 del Codice civile
L’articolo 2118 del Codice civile impone a entrambi i contraenti la possibilità di recedere unilateralmente dal contratto lavorativo previo preavviso alla controparte: esso risulta essenziale perché consente a quest’ultima di prepararsi alle conseguenze del recesso.
Il comma 2 dell’articolo 2118 prevede che, in mancanza di preavviso, il recedente deve all’altra parte un’indennità equivalente alla retribuzione (indennità sostitutiva del preavviso): se il datore di lavoro licenzia il lavoratore senza preavviso, dovrà corrispondergli la retribuzione che gli sarebbe spettata per l’esecuzione della prestazione lavorativa.
La legge 604/1966 stabilì che il licenziamento di un lavoratore subordinato a tempo indeterminato non possa avvenire senza una giusta causa o un giustificato motivo. Grazie a questa legge, il licenziamento smise di essere un atto di autonomia privata ma divenne un negozio giuridico che, per essere valido, deve contenere comprovate motivazioni. La legge stabilì anche i requisiti di forma del licenziamento. Affinché esso sia valido: in primo luogo deve sempre presentarsi sotto forma scritta; deve trattarsi di un atto recettizio e deve scaturire da un giusto motivo o da una giusta causa.
L’articolo 1355 del Codice civile stabilisce che l’indirizzo a cui il licenziamento giunge deve essere idoneo. Se il lavoratore, al momento della sottoscrizione del contratto di lavoro, fornisce il il proprio profilo social, questo potrà essere considerato dal datore di lavoro un indirizzo idoneo.
Nel 2017, il tribunale di Catania ha discusso la questione inerente alla possibilità di trasmettere il licenziamento tramite un messaggio WhatsApp. Il tribunale ha riportato le parole della Corte di cassazione, la quale, in una precedente sentenza, non aveva escluso tale possibilità, ponendo il limite di chiarezza e inequivocabilità del messaggio inviato.
Domande da interrogazione
- Qual è la funzione principale del preavviso nel recesso dal contratto lavorativo secondo l'articolo 2118 del Codice civile?
- In quali circostanze il preavviso non è necessario secondo l'articolo 2119 del Codice civile?
- Quali sono i requisiti di forma per un licenziamento valido secondo la legge 604/1966?
Il preavviso consente alla parte che riceve il recesso di prepararsi alle conseguenze della cessazione del rapporto lavorativo.
Il preavviso non è necessario quando il licenziamento è legittimato da una giusta causa, rendendo la cessazione del rapporto lavorativo istantanea.
Il licenziamento deve essere in forma scritta, deve essere un atto recettizio e deve basarsi su un giusto motivo o una giusta causa.