Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • L'apprendistato di alta formazione è destinato a giovani tra 18 e 29 anni per ottenere titoli universitari e professionali.
  • Un protocollo tra datore di lavoro e istituzione formativa definisce durata e modalità della formazione.
  • I datori di lavoro sono esonerati dal pagare le ore di formazione svolte nell'istituzione, mentre devono pagare il 10% delle ore a loro carico.
  • Le aziende beneficiano di incentivi economici e riduzioni contributive per i contratti di apprendistato.
  • In caso di inadempienza formativa, il datore deve restituire le differenze retributive e può affrontare sanzioni e azioni legali.

Indice

  1. Apprendistato per titoli universitari
  2. Protocollo e retribuzione
  3. Incentivi e obblighi per i datori

Apprendistato per titoli universitari

La terza tipologia di apprendistato è finalizzata al conseguimento di titoli di studio universitari e dell'alta formazione (compresi i dottorati di ricerca) e allo svolgimento del praticantato necessario per l'accesso alle professioni che fanno capo a ordini professionali. Tale contratto è riservato a soggetti di età compresa fra i 18:29 anni.

Protocollo e retribuzione

Il datore di lavoro e l'istituzione formativa presso cui lo studente è iscritto stipulano un protocollo che stabilisce la durata e le modalità della formazione, nel rispetto degli standard riconosciuti a livello nazionale. Per quanto riguarda la retribuzione, il datore di lavoro è esonerato dal pagamento delle ore di formazione svolte nell'istituzione formativa (non più del 60% dell’orario complessivo). Viceversa, per le ore a suo carico il datore è tenuto a corrispondere al lavoratore il 10% di quello che gli sarebbe dovuto.

Incentivi e obblighi per i datori

In generale, la legge premia con numerosi incentivi economici i datori che stipulano contratti di apprendistato, a prescindere dalla tipologia adottata. Oltre a dover corrispondere una retribuzione ampiamente ridotta, infatti, essi beneficiano di una significativa riduzione (10%) dei contributi previdenziali obbligatori posti a loro carico.

I benefici contributivi permangono per un anno dalla prosecuzione del rapporto di lavoro al termine del periodo di apprendistato. Tuttavia, se il datore non adempie ai propri obblighi di formazione pregiudicando la realizzazione delle finalità contrattuali, dovrà restituire all’Inps la differenza tra la retribuzione versata e quella dovuta, maggiorata del 100%. Inoltre, egli potrà essere esposto a un’azione giudiziale promossa dal lavoratore, interessato a richiedere le differenze retributive non percepite. Al datore sono persino irrogate sanzioni amministrative.

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