Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • I sindacati giocano un ruolo cruciale nella definizione degli accordi di risoluzione della crisi d'impresa, influenzando i diritti dei lavoratori iscritti.
  • In Italia, i contratti sindacali non hanno efficacia erga omnes, ma si estendono solo alle parti coinvolte, a differenza di altri ordinamenti internazionali.
  • Gli accordi sindacali mirano a identificare i lavoratori da sacrificare per risolvere la crisi, utilizzando criteri spesso percepiti come discriminatori.
  • La cassa integrazione guadagni è uno strumento storico per gestire le crisi d'impresa, bilanciando gli interessi di imprenditori e lavoratori.
  • Dalla sua istituzione negli anni '40, la CIG è diventata un pilastro nella gestione delle crisi, nonostante il suo impatto sul bilancio dell'INPS.

Accordi sindacali di risoluzione della crisi di impresa

I soggetti sindacali hanno un ruolo molto importante nella definizione degli accordi di risoluzione della crisi di impresa. Come stabilito dall’articolo 1321, i contratti hanno sempre un’efficacia relativa, limitata cioè alle parti del contratto. L’efficacia dei contratti di lavoro, dunque, si estende ai rappresentanti del sindacato e ai lavoratori che vi sono iscritti.
In ordinamenti giuridici diversi da quello italiano, ai contratti collettivi di natura sindacale è riconosciuta un’efficacia erga omnes: l’ordinamento italiano non è mai riuscito a raggiungere questo risultato.

In Italia, infatti, tali contratti hanno un’efficacia molto estesa, ma mai illimitata.
Uno degli obiettivi principali dell’accordo sindacale consiste nell’individuazione dei lavoratori che dovranno essere sacrificati nel tentativo di risolvere la crisi di impresa. La legge definisce alcuni criteri residuali da adottare per decidere quali lavoratori licenziare e mettere in cassa integrazione. Spesso, però, questi criteri sono considerati discriminatori perché si fondano su elementi quali l’anzianità e l’estensione temporale del contratto di lavoro. Così capita spesso che i primi ad essere sospesi siano i lavoratori più anziani o quelli assunti da un breve lasso di tempo.

Il più risalente strumento di gestione della crisi di impresa è la casa di integrazione guadagni. Esso è responsabile della cronica crisi finanziaria dell’INPS. Questo strumenti costituisce un tipico meccanismo di contemporanea fra due esigenze contrapposte: da un lato l’interesse imprenditoriale di ottimizzare le attività di impresa; dall’altro l’obiettivo per il lavoratore di conservare un adeguato reddito. La CIG nacque negli anni 40 dello scorso secolo ad opera di un contratto corporativo, finalizzato ad alleviare la situazione delle imprese bersagliate da eventi bellici.
Nel 1945 la cassa di integrazione guadagni fu disciplinata dal punto di vista legislativo e nel corso di pochi anni essa fu presa in carico dall’INPS, affermandosi gradualmente come uno dei principali e più significativi strumenti di gestione della crisi di impresa.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo dei soggetti sindacali nella risoluzione della crisi di impresa?
  2. I soggetti sindacali giocano un ruolo cruciale nella definizione degli accordi di risoluzione della crisi di impresa, estendendo l'efficacia dei contratti di lavoro ai rappresentanti sindacali e ai lavoratori iscritti.

  3. Quali sono i criteri utilizzati per decidere quali lavoratori licenziare durante una crisi di impresa?
  4. La legge prevede criteri residuali per decidere quali lavoratori licenziare, spesso basati su anzianità e durata del contratto, che possono risultare discriminatori.

  5. Qual è la funzione della cassa di integrazione guadagni nella gestione della crisi di impresa?
  6. La cassa di integrazione guadagni è uno strumento storico che bilancia l'ottimizzazione delle attività imprenditoriali con la conservazione del reddito dei lavoratori, ed è gestita dall'INPS.

Domande e risposte

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