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Habilis
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Concetti Chiave

  • Dante usa l'incontro con Sordello da Goito per esprimere un'accorata invettiva contro i mali politici dell'Italia, definendola una "serva" e un "bordello".
  • La corruzione della Chiesa viene criticata per essersi interessata più al potere politico che alle questioni spirituali, allontanando l'imperatore dalla sua funzione.
  • La mancanza di una guida imperiale è vista da Dante come una delle principali cause delle lotte intestine e del caos politico che affligge l'Italia.
  • Firenze, patria di Dante, non è esente dalle critiche, rappresentando le divisioni e le instabilità che caratterizzano l'intera penisola.
  • Il poeta attribuisce la responsabilità della situazione politica all'imperatore Alberto d'Asburgo e alla Chiesa, colpevoli di aver abbandonato l'Italia ai suoi conflitti interni.

Indice

  1. Incontro con Sordello
  2. Invettiva Politica di Dante
  3. Critica all'Imperatore Alberto

Incontro con Sordello

Dante e Virgilio, incerti su quale strada prendere per cominciare la scalata del monte del purgatorio, chiedono consiglio a un’anima solitaria che li sta osservando. Quest’ultima chiede loro da dove vengano e Virgilio dice di essere mantovano. Tanto basta perché il misterioso personaggio lo abbracci: è un mantovano anche lui, è il poeta Sordello da Goito. Davanti a quell’abbraccio tra concittadini Dante prorompe in una delle sue più celebri invettive.

● i mali politici della penisola italiana

● l’indignazione e il lamento del poeta

● la latitanza degli imperatori e le cupidigie della Chiesa

● l’ironia verso Firenze

● Terzine di endecasillabi a rima incatenata (schema: ABA BCB CDC ecc.).

Invettiva Politica di Dante

Il canto VI di ciascuna cantica della Commedia è dedicato alla trattazione del tema politico: un argomento caro al poeta. Lungo il viaggio, il suo campo di osservazione si allarga progressivamente: nell’Inferno l’attenzione di Dante si concentra su Firenze, nel Purgatorio sull’Italia, nel Paradiso sull’Impero. L’invettiva dantesca di questo canto riassume i principali temi della riflessione politica dell’autore:

• la decadenza politica dell’Italia, che si è trasformata da signora di province in «serva» (v. 76)

e in «bordello» (v. 78);

• la corruzione degli uomini di Chiesa, che si occupano del potere politico invece che di questioni

spirituali (vv. 91-96);

• la colpevole lontananza dell’imperatore («la sella è vòta», v. 89), guida necessaria per far rispettare le leggi, purtroppo assente (vv. 97-99);

• le lotte sanguinose tra le fazioni comunali, che all’interno di ogni città causano distruzioni e lutti (vv. 83-84, 106-108);

• l’emergere delle signorie (Dante parla di «tiranni » al verso 125), come conseguenza di tali conflitti.

L’ultima parte del canto, sposta l’attenzione su Firenze, la patria di Dante, che non è affatto esente da tale instabilità politica, come abbiamo visto anche nelle parole di Ciacco. Nel canto VI del Paradiso Dante sottolineerà la funzione provvidenziale della monarchia universale, cioè l’Impero. Qui, per il momento, il poeta si limita a indicare nella sua assenza la causa dei tanti conflitti che agitano l’Italia: Dio vuole la monarchia universale, ma gli uomini tradiscono la sua volontà. È l’assenza dell’imperatore la causa della mancanza di pace che dilania la penisola.

Critica all'Imperatore Alberto

Le accuse del poeta sono indirizzate, in particolare, contro l’imperatore Alberto d’Asburgo, non solo perché ha abbandonato l’Italia a se stessa, ma soprattutto perché tradisce la sua missione imperiale. Alberto, agli occhi di Dante, è un anti imperatore, perché:

• abbandona l’Italia al suo destino, invece di «inforcar li suoi arcioni» (v. 99);

• si cura «per cupidigia» (v. 104) solo dei suoi possedimenti tedeschi, disinteressandosi

della penisola;

• lascia «vedova e sola» (v. 113) Roma, ufficialmente la capitale del suo regno.

Ma agli occhi di Dante le colpe per la difficile situazione politica del tempo ricadono anche sulla Chiesa: sono infatti i papi a impedire a «Cesare» di salire sulla sella; anzi, si sforzano di guidare essi stessi il riottoso cavallo, che però in tal modo recalcitra e s’imbizzarrisce. Colpevoli, infine, sono anche le grandi famiglie guelfe e ghibelline d’Italia, che, dopo lotte lunghe e stremanti, lasciano il controllo delle città ai «tiranni». Il canto è riempito dal grido di dolore di Dante per le sorti politiche dell’Italia. La voce che si leva è direttamente quella del poeta: è lui infatti a rivolgersi verso il proprio pubblico per intonare la grande deplorazione dei destini della penisola. Anche la veste formale dell’invettiva rispecchia l’importanza dei temi trattati: lo stile, infatti, è reso più solenne ed elaborato grazie all’utilizzo di vari strumenti retorici.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza dell'incontro tra Dante e Sordello nel contesto del Purgatorio?
  2. L'incontro tra Dante e Sordello è significativo perché rappresenta un momento di connessione tra concittadini, che porta Dante a esprimere una delle sue celebri invettive contro i mali politici dell'Italia.

  3. Quali sono i principali temi politici trattati da Dante nel canto VI del Purgatorio?
  4. Nel canto VI del Purgatorio, Dante affronta la decadenza politica dell'Italia, la corruzione della Chiesa, l'assenza dell'imperatore, le lotte comunali e l'emergere delle signorie.

  5. Come critica Dante l'imperatore Alberto d'Asburgo?
  6. Dante critica Alberto d'Asburgo per aver abbandonato l'Italia, concentrandosi solo sui suoi possedimenti tedeschi e lasciando Roma "vedova e sola", tradendo così la sua missione imperiale.

  7. Qual è il ruolo della Chiesa nella situazione politica descritta da Dante?
  8. Dante accusa la Chiesa di impedire all'imperatore di esercitare il suo potere, cercando di guidare essa stessa il potere temporale, contribuendo così all'instabilità politica.

  9. In che modo lo stile dell'invettiva di Dante riflette l'importanza dei temi trattati?
  10. Lo stile dell'invettiva di Dante è solenne ed elaborato, arricchito da strumenti retorici, per sottolineare l'importanza e la gravità dei temi politici affrontati nel canto.

Domande e risposte

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