Concetti Chiave
- Dante Alighieri potrebbe aver iniziato la Divina Commedia prima o durante l'esilio, dedicandovi circa vent'anni fino alla sua morte, con il Paradiso pubblicato postumo.
- L'opera è chiamata Comedia perché narra un viaggio che inizia male e finisce bene, utilizzando uno stile plurilinguistico e pluristilistico che riflette la realtà complessa.
- La Divina Commedia è un poema epico e didascalico, che attraverso la terzina incatenata e un racconto straordinario, esplora la relazione tra l'uomo e Dio.
- La narrazione è ambientata nell'oltretomba, con Virgilio e Beatrice come guide allegoriche, rappresentando rispettivamente la ragione umana e la teologia.
- Il viaggio di Dante, iniziato nella primavera del 1300, si conclude con l'incontro con Dio ed è strutturato secondo una visione geocentrica dell'universo medievale.
Indice
Inizio e Composizione della Divina Commedia
Non è nota la data di inizio della composizione della Divina Commedia, ma ci sono due ipotesi: una che dice che Dante abbia iniziato a scrivere l’Inferno prima di essere andato in esilio, oppure una seconda che suggerisce abbia scritto tutta la Divina Commedia durante l’esilio. Si dedica a quest’opera fino a poco prima della sua morte (circa 20 anni) e infatti l’ultima cantica (il Paradiso) viene pubblicata dopo la sua morte. La Divina Commedia impegna Dante fino alla fine della sua vita. Per scrivere la Divina Commedia interrompe il Convivio e il De Vulgari Eloquentia perché nell’opera mette tutte le sue conoscenze e accoglie un volgare che comprendeva molti volgari, inventando anche delle parole.
Stile e Struttura della Commedia
Dante chiama quest’opera Comedia e spiega il perché in una lettera: la vicenda raccontata inizia male e finisce bene (deve superare i vari ostacoli). Quest’opera è scritta in stile comico, ma inteso come uno stile che può accogliere tutte le suggestioni, quindi è un’opera plurilinguistica e pluristilistica. Questo perché Dante nell’opera riflette su tutta la realtà.
Dal punto di vista letterario è un poema, cioè un'opera narrativa metrica (=in versi). Dante inventa la terzina incatenata, che è la forma metrica della Divina Commedia. Si tratta di terzine di endecasillabi non sciolti ma legati con il seguente schema di rime: ABA BCB CDC... L’ultimo verso di ogni canto è in rima con il secondo verso dell’ultima terzina, ossia quella precedente. È un poema di tipo didascalico (didasco = insegno) perché Dante attraverso il suo poema offre ai suoi lettori tutto il proprio sapere, quindi insegna tutto quello che si sapeva nel Medioevo. È anche un poema epico perché racconta una vicenda straordinaria, ossia l’incontro di un eroe (personaggio straordinario) con i morti e la sua discesa nell’oltretomba. È epico anche perché affronta il rapporto tra uomo e Dio. La Comedia viene chiamata Divina da Boccaccio per la sua straordinaria qualità poetica, ma poi l’aggettivo è rimasto nel titolo perché rappresenta i tre regni dell’oltretomba sottoposti al governo di Dio.
Significato e Allegoria nella Commedia
Non si svolge sulla terra ma nel mondo delle anime, ossia l’oltretomba. È anche un poema allegorico perché gli elementi che compaiono devono essere presi nel loro significato morale (es: imperatore privo di cupidigia → Dante lo rappresenta con un animale che compare nel primo canto, ossia la lupa, che rappresenta la cupidigia). Il personaggio Virgilio della Divina Commedia è un vero e proprio personaggio che tramite l’allegoria diventa la guida di Dante attraverso l’Inferno e il Purgatorio perché nel Paradiso la guida sarà Beatrice. Virgilio e Beatrice sono due personaggi concreti, però Virgilio rappresenta la ragione umana e Beatrice la ragione + la fede, ossia la teologia. Questo poema racconta una storia di cui Dante è personaggio e protagonista, ma anche narratore e anche autore.
Dante personaggio visita l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso. Il Dante narratore ci racconta il viaggio nella prima cantica “Inferno”, nella seconda cantica “Purgatorio” e nella terza cantica “Paradiso”. Bisogna fare una distinzione tra i luoghi visitati e i nomi delle cantiche. Queste tre cantiche si estendono per 100 canti (il cantico è singolo). 34 canti nell’Inferno (1 è di introduzione per tutta l’opera) e 33 nel Purgatorio e nel Paradiso. Dante divide in tre per ricordare il numero tre della Trinità. C’è anche una terza guida, ossia San Bernardo di Chiaravalle, che lo accompagna nell’ultima visione di Dio perché era un mistico. Per Dante, per liberarsi dal peccato bastava la ragione (discorso implicito) e per accostarsi a Dio bisogna avere la fede basata sulla ragione, ma per vedere Dio è necessario uno slancio che annulli totalmente la ragione (per questo lo accompagna San Bernardo).
Il Viaggio di Dante nell'Oltretomba
Dante va nell’oltretomba a 35 anni e ce lo fa capire chiaramente dato che nella prima frase dice “nel mezzo del cammin di nostra vita” e nel Convivio aveva detto che la vita di un uomo dura 70 anni. Compie il viaggio quindi nella primavera del 1300 (nel periodo dell’equinozio primaverile, subito dopo il 21 marzo). Compie il viaggio prima che il Dante autore venga mandato in esilio; l’esilio è presentato nella Divina Commedia in forma di profezia e ciò perché si ispira all’Eneide. All’interno della Divina Commedia, il Dante personaggio riceve molte profezie sull’esilio. Il viaggio è probabilmente presentato in un periodo precedente all’esilio. A partire dal sesto canto ci sono le prime profezie sull’esilio quindi l’ipotesi dice che i canti prima del sesto potrebbero essere stati scritti prima dell’esilio.
Nell’Eneide Enea scende nell’Ade per conoscere il senso della propria missione e gli viene presentata la storia di Roma, ossia il futuro, e viene presentata in forma di profezia. Il Dante narratore racconta mentre il Dante autore inventa tutto. Il Dante autore immagina quello che dopo la morte è capitato ai vari personaggi, ossia le anime, e il narratore semplicemente lo racconta.
Concezione dell'Universo di Dante
Il viaggio si svolge nel 1300 e dura all’incirca una settimana (3 giorni Inferno, 3 Purgatorio e 1 Paradiso) e inizia quando Dante si trova in una selva oscura in cui si è smarrito. Questa selva rappresenta allegoricamente il peccato con lo smarrimento fisico. L’inizio è lo smarrimento e la fine è l’incontro con Dio in Paradiso. Per capire il viaggio di Dante e per seguirlo bisogna sapere che la sua concezione dell’Universo era geocentrica e quindi pensava che la Terra fosse ferma al centro dell’Universo e attorno ad essa girano i nove cieli che tutti fanno parte del decimo cielo, ossia quello immobile/fermo di Dio chiamato Empireo (concezione Aristotelica/Tolemaica). Nell’Empireo e nei cieli si trova il Paradiso, mentre l’Inferno si trova all’interno della Terra. Per Dante, al centro dell’Emisfero boreale si trova Gerusalemme e solo l’Emisfero Boreale è composto da Terra e tutto il resto da acqua. Agli antipodi di Gerusalemme, ossia il Polo Sud, si trova la montagna del Purgatorio, su un’isola perché il resto è tutto acqua per lui.
Domande da interrogazione
- Quando Dante ha iniziato a scrivere la Divina Commedia?
- Qual è la struttura metrica della Divina Commedia?
- Qual è il significato allegorico della Divina Commedia?
- Come si svolge il viaggio di Dante nell'oltretomba?
- Qual è la concezione dell'universo di Dante nella Divina Commedia?
Non è nota la data esatta di inizio della composizione, ma ci sono due ipotesi: una suggerisce che abbia iniziato prima dell'esilio, l'altra durante l'esilio.
La Divina Commedia è scritta in terzine incatenate di endecasillabi, con uno schema di rime ABA BCB CDC, inventato da Dante.
È un poema allegorico dove gli elementi rappresentano significati morali, come la lupa che simboleggia la cupidigia, e Virgilio e Beatrice che rappresentano rispettivamente la ragione umana e la fede.
Dante compie il viaggio a 35 anni, nel 1300, durante la primavera, e visita l'Inferno, il Purgatorio e il Paradiso, guidato da Virgilio, Beatrice e San Bernardo.
Dante adotta una visione geocentrica, con la Terra al centro dell'universo, circondata da nove cieli e l'Empireo, mentre l'Inferno si trova all'interno della Terra e il Purgatorio su una montagna agli antipodi di Gerusalemme.