Concetti Chiave
- Dante Alighieri nacque a Firenze tra maggio e giugno del 1265 e sposò Gemma Donati nel 1285, avendo con lei tre o quattro figli.
- La sua formazione includeva studi filosofici, teologici e letterari, e aveva legami con gli Stilnovisti, in particolare Guido Cavalcanti.
- Dopo la morte di Beatrice nel 1290, Dante superò una crisi personale componendo la "Vita nuova," dedicata al suo amore per Beatrice.
- Entrò in politica nel 1295, schierandosi con i Bianchi contro i Neri sostenuti dal Papa, e fu esiliato nel 1301 dopo l'ascesa al potere dei Neri.
- Durante l'esilio, Dante scrisse opere importanti come il "De vulgari eloquentia," il "Convivio," il "De Monarchia," e lavorò alla "Commedia" fino alla sua morte nel 1321.
Infanzia e formazione di Dante
Dante Alighieri nasce tra metà maggio e metà giugno del 1265 a Firenze. Il padre Alighiero Alighieri, apparteneva alla nobiltà cittadina, mentre la madre Bella, muore nel 1275. Nel 1285 Dante sposa Gemma Donati e da lei ha tre o quattro figli. La formazione che Dante riceve durante la sua giovinezza è ampia e varia, filosofica, teologica e letteraria,.
Intrattiene rapporti con gli Stilnovisti, soprattutto Guido Cavalcanti.Incontro con Beatrice e crisi
Nel 1283 Dante incontra Beatrice , Bice, figli di Folco Poltrinari. A questo incontro risale la sua prima produzione letteraria. Dopo la morte di Beatrice , avvenuta l’8 giungo 1290, Dante vive un allontanamento dagli studi e dalla lode della sua amata; supera questa crisi tra il 1292 e il 1293, raccogliendo le sue liriche nella Vita nuova, opera che narra l’amore sconfinato per Beatrice.
Dal 1295 Dante “entra “ in politica. A Firenze in quel periodo era vivo lo scontro tra Bianchi e Neri. I banchi erano comandati dai Cerchi e rappresentavano il “popolo grasso”, finanzieri e ricchi mercanti, i Neri invece erano comandati dai Donati, restauratori del potere nobiliare e sostenitori del papa. Dante si schiera con i bianchi, trovandosi in lotta con il Papa Bonifacio VIII che invece favorisce i Neri.
Nel 1300 Dante viene eletto a Priorato, capo consolato della città. In questo periodo lo scontro tra bianchi e neri raggiunge il culmine. Terminato il priorato dante continua a rimanere nelle lotte politiche della città. Nel 1301 viene inviato a Roma come ambasciatore dei Bianchi per convincere il papa Bonifacio VIII a non inviare Carlo di Valois come pacificatore a Firenze. Nel frattempo la città viene invasa dalle truppe di Caro e con il suo aiuto i neri salgono al potere neo 1301, i maggiori capi del partito dei bianchi, tra cui anche Dante, vengono esiliati.
Esilio e produzione letteraria
Durante l’esilio dante si sposta da un posto all’altro e si dedica alla stesura delle sue opere. Compone alcune liriche, che unirà nelle “Rime “ ad altre poesie scritte prima dell’esilio.. intorno al 1302 – 1305 si dedica alla stesura del “De vulgari eloquentia”, in cui riflette proprio sulla lingua; nel 1304 inizia il “convivio” originariamente pensato come enciclopedia del sapere medievale; tra 1310 3 1313 scrive il “De Monarchia” in cui espone i suoi ideali politici. Inoltre dal 1304 fino alla sua morte nel 1321 dante è impegnato nella stesura della “Commedia”.
Durante l’esilio soggiorna in vari luoghi, Lunigiana nel 1306, poppo in Casentino da 1307 al 1311, Verona dal 1312 al 1319, e dal 1320 si trasferisce a Ravenna dove muore il 14 settembre 1321
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini e la formazione di Dante Alighieri?
- Come ha influenzato Beatrice la vita e le opere di Dante?
- Qual è stato il ruolo di Dante nella politica fiorentina?
- Quali opere ha scritto Dante durante il suo esilio?
Dante Alighieri nasce a Firenze tra maggio e giugno del 1265. Suo padre apparteneva alla nobiltà cittadina. La sua formazione è ampia e varia, includendo studi filosofici, teologici e letterari.
Dante incontra Beatrice nel 1283, evento che ispira la sua prima produzione letteraria. Dopo la morte di Beatrice nel 1290, Dante attraversa una crisi che supera raccogliendo le sue liriche nella "Vita nuova".
Dante si schiera con i Bianchi durante il conflitto tra Bianchi e Neri a Firenze. Viene eletto a Priorato nel 1300 e continua a essere coinvolto nelle lotte politiche fino al suo esilio nel 1301.
Durante l'esilio, Dante scrive diverse opere, tra cui "De vulgari eloquentia", "Convivio", "De Monarchia" e la "Commedia". Si sposta in vari luoghi, tra cui Lunigiana, Casentino, Verona e infine Ravenna, dove muore nel 1321.