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Concetti Chiave

  • Dante Alighieri nacque a Firenze nel 1265 da una famiglia di piccola nobiltà e rimase orfano della madre all'età di 6 anni.
  • Si avvicinò alla poesia giovanissimo, scrivendo versi amorosi per Beatrice e dedicandole il suo capolavoro giovanile, "Vita Nuova".
  • Partecipò attivamente alla vita politica di Firenze, schierandosi con i guelfi bianchi e ricoprendo la carica di priore.
  • Accusato di guadagni illeciti, fu esiliato nel 1302 e condannato a morte e alla confisca dei beni, rimanendo lontano da Firenze fino alla morte.
  • Durante l'esilio, completò la "Divina Commedia" e morì a Ravenna nel 1321, ospite di Guido Novello da Polenta.

Indice

  1. Infanzia e Giovinezza di Dante
  2. Amori e Matrimonio
  3. Carriera Politica e Esilio
  4. Ultimi Anni e Morte

Infanzia e Giovinezza di Dante

Nacque a Firenze tra maggio e giugno del 1265, da Alighiero degli Alighieri e bella degli Abati.

Appartenente ad una famiglia di piccola nobiltà e di modeste risorse economiche, all’età di 6 anni rimase orfano della madre.

Trascorse la sua fanciullezza nella città toscana, dove apprese i primi rudimenti del latino e della grammatica e della filosofia presso le scuole degli ordini mendicanti. Il padre muore quando Dante ha 17 anni, e, per un periodo dovrà occuparsi degli affari di famiglia.

Amori e Matrimonio

Intorno ai 18 anni egli inizia a scambiare poesie con i maggiori poeti del suo tempo, inizia a scrivere versi amorosi per una donna di nome Beatrice, identificabile con Bice di Folco Portinari, sposata con Simone de’ Bardi, e morta nel 1290, a cui dedicherà in seguito Vita Nuova, il suo capolavoro giovanile.

A vent’anni sposa Gemma Donati; dal matrimonio nasceranno tre figli: Pietro e Iacopo, e Antonia che si farà monaca a Ravenna.

Carriera Politica e Esilio

Nel 1289 Dante prende parte alla battaglia di Campaldino contro i ghibellini di Arezzo (vinta dai guelfi), combattendo nella prima schiera dei cavalieri. Fra il 1295 e il 1304 s’impegna attivamente nella realtà politica di Firenze tra gli aspri scontri sociali tra l’antica nobiltà in declino e la nuova borghesia in ascesa.

E’ a questo scopo che Dante –il quale aveva frequentato Brunetto Latini, il suo maestro, notaio e cancelliere del Comune, condividendone la passione politica- s’iscrive alla corporazione dei medici e speziali (cioè dei farmacisti), pur non avendo nessuna competenza in quel campo (affinità tra studi di medicina e filosofia).

Per Firenze questi sono anni sconvolti dalla rivalità che divide le fazioni dei guelfi bianchi e dei guelfi neri, sostenute rispettivamente dalla famiglia dei Cerchi e da quella dei Donati. Dopo aver ricoperto vari incarichi, Dante viene eletto tra i priori (rappresentanti delle corporazioni, che costituiscono la più importante magistratura cittadini). La magistratura del priorato ha una durata breve perché nella democrazia fiorentina è ritenuta efficace per contrastare le tentazioni autoritarie.

Nel 1301 le pesanti accuse di papa Bonifacio VIII nella politica di Firenze inducono Dante a schierarsi con i bianchi. Nello stesso anno viene inviato a Roma presso il pontefice con l’incarico di scongiurare un grave pericolo per l’autonomia del Comune: l’arrivo di Carlo di Valois, fratello del re di Francia e legato papale.

Sulla strada del ritorno dalla missione diplomatica a Roma, probabilmente a Siena, Dante apprende di essere condannato il 27 gennaio del 1302 all’esilio per due anni. E’ accusato di aver tratto guadagni illeciti dagli incarichi ricevuti dal Comune. Carlo di Valois lo condanna a morte e alla confisca di tutti i beni.

Nel 1310 Dante spera che la discesa in Italia dell’imperatore Arrigo VII di Lussemburgo possa porre fine al potere temporale della chiesa, rendendo possibile il suo rientro a Firenze. Ma la morte improvvisa di Arrigo VII avvenuta nel 1313, spegne ogni illusione.

Ultimi Anni e Morte

Nella metà del 1314, Dante è ospite a Verona di Cangrande della Scala, vicario imperiale in Italia, presso il quale si tratterrà fino al 1318-1320. Successivamente è a Ravenna, ospite di Guido Novello da Polenta: lì termina il Paradiso (mentre i primi canti dell’Inferno sono stati scritti molti anni prima, quando ancora era a Firenze). Al ritorno da un’ambasceria a Venezia, il poeta muore a Ravenna, probabilmente di malaria, tra il 13 ed il 14 settembre del 1321.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le origini familiari di Dante Alighieri?
  2. Dante nacque a Firenze nel 1265 da una famiglia di piccola nobiltà con modeste risorse economiche. Rimase orfano della madre a 6 anni e del padre a 17 anni.

  3. Chi era Beatrice e quale ruolo ha avuto nella vita di Dante?
  4. Beatrice, identificabile con Bice di Folco Portinari, era una donna amata da Dante, a cui dedicò il suo capolavoro giovanile "Vita Nuova". Morì nel 1290.

  5. Quali furono i principali eventi della carriera politica di Dante?
  6. Dante partecipò alla battaglia di Campaldino nel 1289 e fu attivo nella politica fiorentina tra il 1295 e il 1304. Fu eletto tra i priori di Firenze e si schierò con i guelfi bianchi contro i guelfi neri.

  7. Perché Dante fu esiliato da Firenze?
  8. Dante fu esiliato nel 1302, accusato di guadagni illeciti e condannato a morte e alla confisca dei beni da Carlo di Valois. L'esilio fu anche dovuto alle tensioni politiche tra guelfi bianchi e neri.

  9. Dove trascorse Dante gli ultimi anni della sua vita e come morì?
  10. Dante trascorse gli ultimi anni a Verona e Ravenna, ospite di Cangrande della Scala e Guido Novello da Polenta. Morì a Ravenna nel 1321, probabilmente di malaria.

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