Concetti Chiave
- Dante Alighieri, nato nel 1265 a Firenze, fu esiliato nel 1302 per motivi politici, iniziando un lungo periodo di peregrinazioni fino alla sua morte nel 1321.
- Nonostante le origini nobili ma decadute e la morte prematura della madre, Dante ricevette una solida istruzione, completando il trivio e il quadrivio, e frequentando l'università di Bologna.
- Dante si innamorò di Beatrice Portinari, figura centrale della sua produzione poetica giovanile, e sposò Gemma Donati da cui ebbe 3-4 figli.
- Durante l'esilio, Dante scrisse opere fondamentali come la "Divina Commedia" e "De vulgari eloquentia", dedicandosi anche alla filosofia e alla politica.
- Morì nel 1321 a Ravenna, dove è sepolto, dopo aver contratto la malaria durante un viaggio di ritorno da Venezia.
Indice
La vita di Dante Alighieri
Dante Alighieri è un poeta e scrittore italiano, vissuto dal 1265 al 1321. Vive fino al 1302 a Firenze, città dalla quale poi verrà bandito, e si ritroverà per questo a vagare di città in città fino alla sua morte. Le fonti che dobbiamo consultare per la sua biografia sono 3:
Le informazioni forniteci direttamente da Dante nei suoi scritti
Riferimenti a lui fatti da altri autori di poco posteri, come ad esempio Giovanni Boccaccio.
I documenti dell’epoca, come ad esempio quelli del comune di Firenze, in cui Dante era un personaggio importante.
Famiglia e istruzione di Dante
La famiglia di Dante, nonostante sia nobile, sta decadendo, tant'è che si dice che Alighieri, padre di Dante, abbia fatto anche l’usuraio.
La madre di Dante muore quando lui era ancora un bambino, e per questo Alighieri si risposa e ha altri 3 figli dal nuovo matrimonio. Nonostante le scarse risorse economiche, Dante riesce ad avere una buona istruzione, finendo il trivio (grammatica, retorica e dialettica) e il quadrivio (aritmetica, geometria, astronomia e musica). Oltre a questo frequentò anche l’università di Bologna. Già in giovane età, Dante inizia a scrivere i suoi primi componimenti in cui compare la figura di Beatrice, chiamata anche Bice Portinari, di cui Dante si innamora. Essa è però sposata con De’ Bardi, ma morirà anche giovanissima.Amori e influenze poetiche
Anche Dante prese moglie, sposando Gemma Donati per un matrimonio combinato da cui nasceranno 3-4 figli.
Prima della morte di Beatrice, Dante scrisse varie poesie d’amore su modello provenzale e ispirandosi a Guittone d’Arezzo. Per raffinare il suo stile, decide di avvicinarsi ai poeti fiorentini, tra cui i celebri Guido Guinizzelli e Guido Cavalcanti, con cui crea la corrente poetica dello Stilnovismo.
Esilio e vita politica
Alla morte di Beatrice la vita di Dante si sconvolge sia nello spirito sia nella letteratura. Preso dallo sconforto, abbandona le poesie d’amore, dedicandosi invece agli studi di Teologia e Filosofia.
La prima opera scritta in questa fase della vita di Dante si intitola proprio “Vita Nova”, composta tra il 1292 e il 1295. Si tratta di una raccolta di poesie unite da parti in prosa che servono da spiegazione. Durante il periodo di componimento di quest’opera, Dante vive un vero e proprio periodo di crisi personale, che nella Divina Commedia viene rappresentato dalla Selva Oscura citata nell’incipit. Dopo alcuni anni inizia a stare meglio e si dedica alla vita politica di Firenze per circa 7 anni. Nel 1300 divenne Priore della città per la fazione dei Guelfi Bianchi. Ebbe un ruolo importante nel tentare di bloccare l’espansione di Bonifacio VIII, che però lo trasse in inganno trattenendolo a Roma mentre attaccava Firenze. I Guelfi Neri ottengono così il potere e fanno esiliare molti esponenti, tra cui Dante con le accuse di Concussione e Baratteria. A Dante viene però data la possibilità di scegliere tra l’esilio e l'accusa, e lui decide di andarsene da Firenze. Quello che prima sarà un esilio si trasformerà in una pena di morte sul rogo nel caso in cui avesse rimesso piede in città. All’età di 37 anni si ritrova esule a vagare tra una città e l’altra del Sud Italia. In questi anni, in cui vivrà offrendo servigi alle famiglie nobili, Dante capisce quanto è difficile vivere di elemosina.
Opere e ultimi anni
Tra le prime persone che lo ospitano troviamo la famiglia Scaligeri, di Bologna. L’offrire servigi a questa famiglia lo porterà a viaggiare da una città all’altra, passando da Treviso, Padova, Lucca, Venezia, Marca Trevigiana e Lunigiana (tra Liguria e Toscana). Nel frattempo perde interesse per la politica, da cui riceve una profonda delusione dato che a molti degli esiliati è stata offerta l’amnistia, mentre a lui no. Questo periodo di esilio porta anche del buono per Dante, essendo che scrive i suoi migliori componimenti. Oltre alla Divina Commedia, che lo impegna dal 1304 al 1321, scrive il “de vulgari eloquentia” tra il 1303 al 1305 in cui spiega il modo di parlare in volgare. Quest’opera è molto importante perché ci fornisce i suoi studi sulla lingua. Tra il 1304 e il 1308 scrive il Convivio, cioè un’opera di filosofia.
Dopo il 1308 riprende in mano la poesia d’amore con dei sonetti raccolti in “le Rime”. In questo periodo Dante riprende speranza nella liberazione di Firenze, grazie alla discesa in Italia di Arrigo VII di Lussemburgo. Deludendo le sue aspettative, Arrigo VII decide di conquistare Milano, ma al posto di andare verso Firenze punta direttamente a Roma. Durante questi anni scrive “Monarchia”, dove espone il suo pensiero politico. In seguito inizierà la scrittura della Divina Commedia. Mentre scrive l’Inferno e il Purgatorio si trova a Verona, mentre il Paradiso lo scrive mentre si trova a Ravenna, ospitato da Guido Novello. Per offrire servizio a una famiglia si recherà a Venezia, ma durante il ritorno attraversando le Valli di Comacchio, zone paludose, contrarrà la malaria. Dante morì nel 1321 a Ravenna. La sepoltura avviene in questa città, non a Firenze.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali fonti di informazione sulla vita di Dante Alighieri?
- Qual è stato il percorso educativo di Dante Alighieri?
- Come ha influenzato la morte di Beatrice la vita e le opere di Dante?
- Quali furono le conseguenze politiche per Dante dopo il suo coinvolgimento a Firenze?
- Quali opere importanti ha scritto Dante durante il suo esilio?
Le principali fonti di informazione sulla vita di Dante sono i suoi scritti, i riferimenti di autori successivi come Giovanni Boccaccio e i documenti dell'epoca, come quelli del comune di Firenze.
Nonostante le difficoltà economiche della sua famiglia, Dante ha ricevuto una buona istruzione, completando il trivio e il quadrivio, e ha frequentato l'università di Bologna.
La morte di Beatrice ha sconvolto profondamente Dante, portandolo ad abbandonare le poesie d'amore e a dedicarsi agli studi di Teologia e Filosofia, influenzando opere come la "Vita Nova".
Dopo essere stato Priore di Firenze, Dante fu esiliato a causa delle accuse di Concussione e Baratteria, e la sua pena si trasformò in una condanna a morte nel caso di ritorno in città.
Durante il suo esilio, Dante ha scritto opere fondamentali come la "Divina Commedia", il "de vulgari eloquentia", il "Convivio" e "Monarchia", oltre a riprendere la poesia d'amore con "le Rime".