Sofia.17
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Concetti Chiave

  • Dante Alighieri, nato a Firenze nel 1265, proveniva da una famiglia di piccola nobiltà decaduta e ricevette un'educazione cavalleresca.
  • Si sposò con Germana Donati nel 1285 e ebbe tre figli, ma il suo grande amore fu Beatrice, una figura controversa tra realtà e simbolismo.
  • Partecipò attivamente alla vita politica di Firenze come membro dei guelfi bianchi, ma fu esiliato nel 1302 a causa di conflitti interni e accuse di corruzione.
  • Durante l'esilio, Dante scrisse opere importanti come "De Vulgari Eloquentia", il "Convivio" e iniziò la "Divina Commedia", completando l'opera poco prima della sua morte nel 1321.
  • Morì a Ravenna, dove fu sepolto, dopo essersi ammalato durante una missione diplomatica a Venezia.

Indice

  1. Infanzia e Formazione di Dante
  2. Matrimonio e Vita Familiare
  3. Conflitti Politici e Esilio
  4. Vita in Esilio e Opere
  5. Ultimi Anni e Morte

Infanzia e Formazione di Dante

Dante Alighieri nacque a Firenze del 1265. Sua madre morì giovane, suo padre esercitò attività mercantili, l'arte del cambio e l'usura. Gli Alighieri erano una famiglia di piccola nobiltà, decaduta dopo l'ascesa della borghesia e la confisca di terre per le lotte interne del comune, Dante ricevette un'educazione cavalleresca, fu allievo di Brunetto Latini, il più famoso maestro di retorica del tempo, che gli insegnò la retorica antica.

Sulla sua formazione influirono inoltre la lettura dei poeti latini, in particolare Virgilio, che eleggerà suo "maestro", e a frequentazione dei poeti Stilnovisti Guido Cavalcanti, del quale fu intimo amico, Lapo Gianni e Cino da Pistoia. Oltre all'adesione alla lirica amorosa, si interessò anche della poesia comico-realistica, come testimonia la sua opera intitolata "Rime".

Matrimonio e Vita Familiare

Nel 1285 Dante sposa Germana Donati, appartenente alla famiglia dei Donati capi dei Guelfi Neri, per rispettare un contratto stipulato dal padre quando lui aveva 12 anni.

Ebbero tre figli: Pietro e Iacopo, che furono i primi commentatori della Divina Commedia, e Antonia, che divenne monaco con il nome di Beatrice.

Tuttavia il suo grande amore fu per un'altra donna, Beatrice, che conobbe nel 1274.

Alcuni studiosi l'hanno identificata come Beatrice Portinari, detta Bice, figlia di Falco Portinari, che sposò Simone dei Bardi e morì nel 1290 a soli 24 anni.

Altri invece la considerano una donna mai esistita, pensando che Beatrice sia solo un “Senhal” dato ad una generica "donna che dà beatitudine".

Conflitti Politici e Esilio

All'epoca, in Italia vi era un conflitto tra guelfi, ovvero sostenitori del papa, e ghibellini, ovvero sostenitori dell'imperatore. Dal 1266 Firenze era governata dai guelfi, però, a causa di conflitti interni, ci fu un'ulteriore divisione in guelfi bianchi, guidati dal Cerchi e difensori dell'autonomia del comune, e guelfi neri, guidati dai Donati e Favorevoli alla politica espansionistica del papa Bonifacio VIII sulla Toscana. Dante faceva parte della fazione dei guelfi bianchi; aveva cominciato ad appassionarsi alla vita politica, così, nel 1295 si iscrisse all'Arte dei medici e speziali: fu eletto subito nel Consiglio Speciale del Popolo, poi dei Savi, poi dei Cento e per un bimestre fu tra I sei Priori delle Arti, magistrati che governavano il Comune.

Nel 1301 un'ambasceria cui partecipava anche Dante si recò da Bonifacio VIII per convincerlo a non conquistare il comune di Firenze.

Nel frattempo, però, Carlo di Valois, fratello del re di Francia, entrava a Firenze e imponeva I Neri al governo; questi poi mandarono in esilio I maggiori esponenti dei Bianchi e confiscarono loro I beni,

Mentre Dante era sulla via del ritorno, apprese di essere stato condannato a due anni di esilio, al pagamento di una multa di cinquemila Fiorini e all'esclusione perpetua da cariche pubbliche. Era accusato di illeciti guadagni, corruzione, opposizione al papa e al suo legato. Dante si rifiutò di pagare la multa e di presentarsi a discolparsi, così nel marzo del 1302 fu definitivamente condannato al rogo se fosse stato sorpreso nel territorio del Comune e questa sentenza su estesa anche ai suoi figli e partire dai 14 anni.

Vita in Esilio e Opere

Dante non tornò più a Firenze e questo avvenimento si chiama “Exul Immeritus”, ovvero "esilio non meritato". Quindi vagò per tutta Italia scrivendo le sue opere e ricevette diversi incarichi. Andò a Verona presso Bartolomeo della Scala, a Treviso presso la famiglia dei Camino, e in Toscana presso i Malaspina. In questi anni compose due opere: "De Vulgari Eloquentia" in latino e il "Convivio" in volgare. Sempre in questo periodo iniziò la stesura della Divina Commedia: nel 1306 inizia L'Inferno, nel 1308 inizia il Purgatorio e il Paradiso lo termina nel 1321, a ridosso della sua morte.

Scrisse un'opera intitolata "De Monarchia" dove descrive il ritorno a Verona presso I Della Scala.

Dante spera che l'imperatore Arrivo VII possa scendere in Italia e stabilire ordine e pace, ma Arrigo scese in Italia per conquistare Firenze.

Ultimi Anni e Morte

L'ultimo posto dove stette e morì fu a Ravenna, presso i da Polenta, e qui tutt'ora vi è la sua tomba. Stette da loro dal 1819 al 1321.

Il signore Guido Novello gli diede l'incarico di recarsi a Venezia come ambasciatore. Durante il viaggio però Dante si ammala e al suo rientro muore.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le influenze principali nella formazione di Dante Alighieri?
  2. Dante ricevette un'educazione cavalleresca e fu allievo di Brunetto Latini, maestro di retorica. Fu influenzato dai poeti latini, in particolare Virgilio, e dai poeti Stilnovisti come Guido Cavalcanti.

  3. Chi era Beatrice nella vita di Dante e quale ruolo ha avuto?
  4. Beatrice fu il grande amore di Dante, conosciuta nel 1274. Alcuni studiosi la identificano come Beatrice Portinari, mentre altri pensano che sia un simbolo di beatitudine.

  5. Quali furono le cause dell'esilio di Dante da Firenze?
  6. Dante fu esiliato a causa dei conflitti tra guelfi bianchi e neri. Fu accusato di illeciti guadagni e opposizione al papa, e condannato al rogo se fosse tornato a Firenze.

  7. Quali opere scrisse Dante durante il suo esilio?
  8. Durante l'esilio, Dante scrisse "De Vulgari Eloquentia", "Convivio", e iniziò la "Divina Commedia". Scrisse anche "De Monarchia", sperando nell'ordine portato dall'imperatore Arrigo VII.

  9. Dove trascorse Dante i suoi ultimi anni e come morì?
  10. Dante trascorse i suoi ultimi anni a Ravenna presso i da Polenta. Morì dopo essersi ammalato durante un viaggio a Venezia come ambasciatore.

Domande e risposte

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