
Apprendere e lavorare con gli altri è uno dei motivi più semplici e produttivi per migliorare i propri risultati.
STUDIARE IN GRUPPO
Il gruppo è da sempre considerato una possibilità di crescita, apprendimento e comprensione privilegiata. Quella molla in più che permette di capire, quel banco di prova che ci da un riscontro immediato sull'effettiva bontà di quanto imparato. Coltivare questa opzione, utilizzarla è certamente un'arma in più di cui lo studente universitario può e deve avvalersi.
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STUDIARE IN GRUPPO: LE CONDIZIONI IDEALI
Se si riesce a conciliare con una prima fase di apprendimento personale (dalla quale non si può sfuggire), le dinamiche innescate dallo studiare in gruppo aggiungono valore e completezza di conoscenza a quanto fatto in autonomia. Certo è che bisogna tener conto delle persone con le quali ci si va a confrontare, seguendo magari alcune semplici indicazioni di buon senso. In primis è consigliabile confrontarsi con persone simili per capacità e competenze. Difficile immaginare un gruppo realmente funzionante in cui il saputello di turno detta e tutti gli altri certosinamente ricopiano. Così come bisogna focalizzare l'attenzione su un unico obiettivo comune, lo studio. Cellulare sempre in mano, ripetute pause caffè, la chiacchiera fuori contesto: tutte fonti di distrazione che portano inevitabilmente a mancanza di apprendimento. In ragione di questo può essere utile fissare percorsi e obiettivi chiari e raggiungibili, sia rispetto agli argomenti da studiare, sia relativi ai tempi. Ultimo (ma non per importanza) consiglio: non essere in tanti. Superare i 5/6 componenti rende più complessa la comunicazione, la sintonia e il confronto.
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