Giulia.Onofri
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Metodo di studio università

Lo studio universitario è sicuramente più impegnativo e meno guidato rispetto a quello liceale; per questo, richiede una maggiore capacità di approfondimento e di collegamento fra i vari argomenti che compongono la materia.

Non è sicuramente facile riuscire in questa operazione ma è possibile comunque farlo attraverso un buon metodo di studio, efficace per preparare gli esami universitari.

Metodo di studio universitario efficace: consigli generali

Ecco una serie di consigli per organizzare lo studio universitario e approcciarsi ad esso nel modo migliore:
  • Frequentare le lezioni
  • La frequenza alle lezioni sicuramente aiuta nella comprensione e nella memorizzazione di concetti, soprattutto di quelli più ostici. Per questo la frequenza, qualora possibile, è sempre consigliata per focalizzare gli argomenti principali e poi approfondirli autonomamente. Inoltre ascoltare le lezioni offre il vantaggio di conoscere già in qualche modo ciò che poi si studierà nei manuali, facilitandone la memorizzazione.

  • Sottolineare le parole chiave
  • Dopo aver distinto gli argomenti principali da quelli accessori che da essi dipendono, per focalizzare parole chiave o termini specifici e settoriali, è importante isolarli trascrivendoli su un foglio e inserendoli, in base a ciò che si ritiene più utile, in una mappa concettuale, in schemi con frecce o semplicemente in una lista tematica (una lista di date, di nomi, di eventi, di processi, ecc).

  • Progressione dello studio
  • Lo studio deve essere progressivo: dal manuale di base alle eventuali dispense e approfondimenti vari. Bisogna quindi procedere dallo studio del manuale, accompagnato con gli appunti delle lezioni se si è frequentanti, per poi approfondire gli argomenti in un secondo momento.
    Un accorgimento utile, spesso sottovalutato, è quello di fare attenzione anche ai titoli, elementi questi di grande aiuto nella distribuzione di nuovi argomenti. A tale proposito, per capire come è strutturato lo studio della materia e le relazioni che intercorrono fra i vari elementi, è importante leggere bene anche l’indice.

  • Studiare in un ambiente adatto
  • Tutte le università mettono a disposizione dei propri studenti le biblioteche, di solito una per ogni facoltà, in cui gli studenti dopo le lezioni o fra una lezione e l’altra, possono recarsi per studiare. Lo studio qui è veramente comodo, soprattutto per gli studenti che vivono quotidianamente l'ambiente universitario, in quanto all'interno di esse è possibile sia portare i propri libri sia consultare quelli nel catalogo della biblioteca stessa.
    La biblioteca rappresenta dunque un luogo ideale in cui studiare in quanto sono assenti distrazioni e il silenzio che regna intorno concilia sicuramente la concentrazione e in generale la produttività dello studio.

  • Non tralasciare niente
  • Se è vero che esistono argomenti più e meno importanti, non è allo stesso modo vero che esistono concetti inutili. Niente è inutile se è parte del programma di esame in quanto anche le cose che sembrano più marginali in realtà contribuiscono a sostanziare la materia. Potrebbero dunque essere richieste dal docente in sede di esame, quindi è sempre meglio non tralasciare niente!

  • Creare collegamenti fra le parti
  • Un elemento molto importante, anzi fondamentale, che sicuramente rappresenta un valore aggiunto di un certo peso nella propria preparazione, è rappresentato dallo sforzo di creare collegamenti sia all’interno della materia stessa, sia attinti da altre discipline, nei casi in cui l’argomento si presti a questo. Saper elaborare collegamenti rappresenta lo sforzo e la capacità di approfondire, sintomo questo di uno studio ben impostato.

  • Concentrazione
  • Non siamo più al liceo, e può succedere sia che la quantità del materiale da studiare sia più abbondante, sia la qualità dello studio debba essere più avanzata. Non è più tempo quindi di studiare davanti alla tv, o chattando con gli amici tra una pagina e l'altra. La concentrazione deve essere assoluta, quindi è meglio staccare il cellulare per un paio d'ore, spegnere la televisione e, al massimo, concedersi un po' di buona musica strumentale.

  • Pianificazione e organizzazione
  • Una delle cose più importanti che differenzia lo studio universitario da quello scolastico è che a parte rare eccezioni, l'organizzazione dello studio delle differenti materie è lasciato allo studente. Nessuno, insomma, ti darà i compiti per domani!
    Non appena inizia il semestre, quindi, ti consigliamo di fare un piano su come sfruttare il tempo utile per lo studio: per farlo ti serve un agenda, un calendario o anche un'app. Individua i giorni che utilizzerai per gli hobbies e la vita sociale, quali invece dividerai tra lezioni e ripasso, quali impiegherai per lo studio vero e proprio. Organizza quindi la quantità di lavoro a seconda delle ore in cui potrai effettivamente studiare, per poter arrivare alla sessione di esami preparato e non dover rinunciare al tempo libero.

Metodo di studio universitario: tecniche di memoria efficaci

Qui sotto, invece, troverai spiegate alcune tecniche di memorizzazione per rendere il tuo metodo di studio universitario ancora più veloce ed efficace.

  • Associazione mentale
  • Questa tecnica è basata sull'associazione mentale, cioè l'associazione di nozioni a immagini o concetti conosciuti, meglio se strania o bizzarri, o con un elemento di azione o movimento. Per creare queste associazioni mentali così forti, un trucco è coinvolgere tutti i cinque sensi, rendendo concreto l'astratto.
    Per memorizzare invece i termini astratti o tecnici sarà utile convertire le parole in immagini, creando una sorta di "rebus" di immagini per comporre le parole (esempio: amore=un amo che ha appena pescato un re).

  • Studiare per spiegare
  • Studiare per spiegare, non per semplicemente per memorizzare, è molto efficace: immagina di dover spiegare a un tuo amico che studia altre materie ciò che hai imparato. Dovrai farlo in modo semplice e diretto, in modo che anche tu possa capire e assimilare bene i concetti.

  • Usare le mappe mentali
  • Un'altra tecnica efficace per lo studio è quella delle mappe mentali. Si tratta di schemi composti da disegni e parole chiave, che si dipanano via via dai concetti principali a quelli secondari. L’impatto grafico, che a colpo d’occhio evidenzia i concetti chiave in ordine di priorità, aiuta moltissimo a fissare nella memoria il contesto generale.

  • Conversione fonetica
  • Il metodo della conversione fonetica è utile per memorizzare i numeri: bisogna associare a ogni numero un certo tipo di suono simile (ad esempio al numero 1 il suono dentale, come per le lettere T o D), creando una parola o un suono che rimandi subito al numero.

  • Loci Ciceroniani
  • Per ricordare le sue orazioni, il grande Cicerone associava a una serie di luoghi reali molto familiari i passaggi del suo discorso, in una vera e propria "passeggiata". Maggiore sarà il numero delle informazioni da acquisire, maggiore dovrà essere il numero di punti dell’itinerario e la distanza da immaginare.

  • Fotografia mentale
  • Per memorizzare grafici e tabelle può essere utile fare al meglio una fotografia mentale, imprimendo nella memoria ciò che state guardando. Se non sapete come realizzarla, ecco i passaggi:

    GUARDARE l’immagine per farsi un’idea generale
    DIVIDERE l’immagine in parti più piccole o quadranti per concentrarsi su una sola parte alla volta
    OSSERVARE ogni più piccola parte, come se la guardassimo al microscopio per andare alla ricerca delle informazioni
    CHIEDERE, cioè farci delle domande
    CONTARE tutte le parti o le cose quantificabili
    RICOSTRUIRE l’immagine nella mente tenendo gli occhi chiusi oppure senza guardarla
    RISCONTRARE, ovvero fare un confronto tra l’immagine mentale e quella reale osservata in precedenza

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