
Come forse alcuni di voi avranno già sperimentato, in molti casi lo studio universitario non si esaurisce in modo individuale, studiando gli appunti e i testi d’esame. Può capitare, infatti, che agli studenti (di solito a quelli frequentanti) sia richiesto un ulteriore progetto da svolgere in gruppo.
Un lavoro che permette di applicare in modo pratico le conoscenze apprese durante il corso di studi e attraverso cui il docente può accertarsi che gli argomenti insegnati siano stati recepiti in modo completo, tanto da rendere gli studenti capaci di elaborare un proprio progetto.
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I lavori di gruppo all’Università
Lavori di gruppo: c’è chi li ama e chi non li sopporta, chi li trova produttivi e chi invece li reputa inutili; ma se pensate di esservene liberati una volta entrati all’università, sappiate che non è così. Sicuramente non tutti i corsi di studi li prevedono, ma non è così raro incontrarne uno. Oltre ad essere ottimi strumenti per permettere al docente di valutare quanto i concetti principali del corso siano stati recepiti, sono anche utilissimi per sviluppare alcune delle cosiddette soft skill tanto importanti nel mondo del lavoro. Capacità creative, comunicative, di ascolto e di leadership sono solo alcune delle abilità necessarie per riuscire a portare a termine un lavoro di gruppo in modo soddisfacente.
L’organizzazione
Riuscire a conciliare gli impegni di tutti e trovare un po’ di tempo per lavorare insieme al lavoro da consegnare al professore non è facile. Tra chi vive lontano, chi lavora e chi ha sempre mille impegni nessuna delle date proposte sembra riuscire ad accontentare tutti. In questi casi occorre trovare dei compromessi e sapersi organizzare. In alcuni casi sarà opportuno rinunciare a qualche impegno meno urgente o sacrificare un po’ del nostro tempo libero. Anche se i tuoi colleghi non dovessero venirti in contro e non fossero disposti a far spazio al lavoro di gruppo tra i propri impegni, almeno tu dovrai essere flessibile. Se non doveste trovare una soluzione, rischiereste di presentare al professore un progetto incompleto o insufficiente. Fortunatamente, oggi si ha la possibilità di incontrarsi anche in maniera virtuale, così da agevolare anche chi abita più lontano e ha difficoltà a spostarsi, perciò non ci sono proprio scuse.
Ognuno deve fare la sua parte
La prima regola per realizzare un buon lavoro di gruppo è la consapevolezza che ognuno dovrà dare il suo contributo. Nessuno può tirarsi indietro e lasciar fare il progetto agli altri. In molti casi i professori sono consapevoli che, nonostante il livello di maturità una volta giunti all’università dovrebbe essere elevato, spesso si verificano dinamiche in cui il lavoro non è equamente suddiviso, per cui c’è chi fa tutto e chi, invece, se ne sta in panciolle. Per questo motivo, capita di frequente che al momento della consegna del progetto il professore chieda di cosa si sia occupato nello specifico ciascuno dei componenti del gruppo. Perciò, anche volendo, starsene con le mani in mano e far svolgere agli altri anche la propria parte di lavoro è senz’altro controproducente.
Non riducetevi all’ultimo
Solitamente i progetti da realizzare in gruppo vengono assegnati nel corso delle prime lezioni per permettere agli studenti di realizzarli durante l’intero semestre. La scadenza di questo tipo di lavoro, quindi, viene fissata spesso a ridosso dell’esame finale, che però gli studenti percepiscono come un miraggio lontano. Accade di frequente, infatti, che una volta assegnato il progetto, vista la distanza che intercorre con la data di consegna, si dia priorità ad altro, per poi ricordarsi del lavoro solo a ridosso della scadenza. Ma essere costretti a fare tutto velocemente, con l’ansia di non riuscire a consegnare il lavoro in tempo, può compromettere irrimediabilmente la sua riuscita. Per questo il suggerimento è dedicarcisi sin da subito, procedendo di pari passo con le lezioni, in modo da restare nei tempi e da presentare un progetto curato fin nei minimi dettagli.
Definite i ruoli
Nel momento in cui vi viene spiegato in cosa consiste il progetto che dovrete svolgere in gruppo, il primo passo da compiere per poter iniziare a lavorare è definire il ruolo che ogni componente dovrà ricoprire. A ciascuno dovrà essere assegnato un compito specifico, che ovviamente dovrà essere svolto in sinergia con quello degli altri. Affidando ad ogni componente del gruppo un task preciso, sarà più facile individuare da cosa partire per realizzare il lavoro.
Collaborate tra voi
Per far sì che il progetto possa riuscire al meglio è necessario che i membri del gruppo collaborino tra di loro il più possibile. Questo vuol dire che bisogna ascoltare le proposte di ognuno e prendere in considerazione le opinioni di tutti. Nessuna voce deve sovrastare e zittire quella degli altri, ciascuno deve essere libero di intervenire e dire la propria. Anche le critiche devono essere ben accette e utilizzate come punto di partenza per migliorare il lavoro. Ovviamente le contestazioni sull’operato degli altri non devono essere mosse con arroganza o supponenza, ma in modo pacato e, se possibile, accompagnate da soluzioni alternative.