
Se sei finito a leggere questo articolo è perché probabilmente hai notato che studiare poco prima di un esame, non è come studiare poco prima di un compito in classe. Ti sei ridotto all’ultimo minuto durante la sessione invernale e non vuoi ripetere lo stesso errore anche durante quella estiva?
Si sa, la prima sessione fa tornare con i piedi per terra gli studenti, soprattutto le matricole, che per la prima volta si trovano a dover affrontare un esame universitario che purtroppo non può essere preparato in pochi giorni come, invece, accadeva per le interrogazioni a scuola.
Leggi anche:
- Università, frequentare o non frequentare?
- Dare gli esami della sessione invernale durante quella estiva, ecco perché non è una tragedia
- Come memorizzare quello che studi
La prima sessione docet
Trovarsi con l’acqua alla gola durante le sessioni d’esame, non è affatto piacevole e, oltre a costringerti a fare maratone interminabili di studio matto e disperatissimo, rischia di demoralizzarti e farti perdere fiducia in te stesso. Se ti è capitato di trovarti in una condizione del genere, in cui l’ansia e le pagine da studiare sembrano moltiplicarsi, mentre il tempo a disposizione sembra sempre troppo esiguo, probabilmente sarai deciso a non far capitare nuovamente la cosa. Il nuovo semestre è iniziato da un po’ ed è arrivato il momento di cambiare atteggiamento: occorre prepararsi per tempo, senza procrastinare. Solo così riuscirai ad affrontare il periodo degli esami con serenità e sicurezza, e magari, se sarai sufficientemente in gamba, potrai dare gli esami ai primi appelli per non ritrovarti ancora chino sui libri a metà luglio.
Ci vuole lungimiranza
Chi non vorrebbe che la sessione estiva finisse il prima possibile? Iniziare le vacanze a giugno anziché ad agosto sarebbe un sogno, così come lo sarebbe quello di godersi il meritato riposo senza l’angoscia di dover studiare per gli appelli di settembre. Ma l'estate adesso ci sembra ancora un miraggio lontano, la sessione appare come un problema del futuro e non sembra destare preoccupazioni. È proprio a causa di ragionamenti come questo che si finisce per procrastinare, ma così facendo si rischierebbe di vanificare tutti i discorsi fatti dopo la sessione invernale, che ha causato tanto stress. Ma quindi come fare per studiare quando non si ha voglia di farlo?
Riposo sì, ma senza esagerare
Sicuramente adesso che la sessione invernale si è conclusa, starai spendendo tutto il tuo tempo libero per recuperare i giorni spesi soltanto sui libri tra dicembre, gennaio e febbraio. Tutto lecito: un po’ di riposo è più che meritato e riprendere i rapporti sociali è decisamente importante. Se fino ad ora, però, ti sei divertito, è arrivato il momento di rimettere la testa sulle spalle. Il primo mese di lezione sta per concludersi e da questo momento è opportuno fare qualche sacrificio, ricordando che ogni momento passato sui libri adesso, sarà un aiuto in più per il te del futuro impegnato con gli esami di giugno.
Fissa degli obiettivi giornalieri
Non devi dedicare allo studio tutti i giorni da qui fino alla sessione estiva, basterà procedere a piccoli passi, suddividendo il lavoro in modo che tu abbia da fare poche cose ogni giorno. Lavorare senza esagerare, ma con costanza ti permetterà di non affaticarti e di ritagliarti del tempo per te, ma comunque di procedere con lo studio in modo da anticipare tutto quanto più possibile. Sta a te analizzare la mole di studio su cui ti dovrai preparare e suddividerla nel modo che preferisci, costruendo un piano settimanale da rispettare.
Sistema gli appunti
Un modo per non perdere di vista lo studio durante i periodi di lezione è quello di dedicarsi alla limatura degli appunti. A lezione, per seguire il professore, si rischia di restare indietro e di perdersi qualche passaggio importante, di fare confusione e di scrivere in modo molto disordinato. Per evitare che il te del futuro si trovi a rileggere frasi incomplete, senza capo né coda, occorre sistemare gli appunti nel momento in cui la lezione è ancora fresca nella tua mente. Ogni giorno, dedica un po’ del tuo tempo per riscrivere, rileggere e completare i concetti spiegati in aula, così da risparmiare tempo durante la sessione estiva.
Gruppi di studio
Per riorganizzare gli appunti ed essere certi di non aver preso una cantonata, scrivendo fischi per fiaschi, può essere utile confrontarsi direttamente con i propri compagni di corso, organizzando quotidianamente incontri e gruppi di lavoro. Poi si sa, durante le sessioni di studio in gruppo, oltre al momento di lavoro, c'è anche quello dedicato allo svago e alle risate, perciò questa sarà anche un’occasione per socializzare ed imparare a conoscere più a fondo i tuoi colleghi universitari. In più con le nuove tecnologie che hai a disposizione, se proprio non ti va di mettere il naso fuori dalla porta di casa, puoi anche organizzare delle videochiamate altrettanto produttive.
Anticipa qualcosa
Se riesci a finire quello che ti eri prefissato di fare prima del tempo stabilito o se incontri concetti che il professore non ha ancora spiegato, non ti fermare! Portati avanti e anticipa il professore. In questo modo, non solo ti avvantaggerai con il lavoro da fare, ma sarai anche in grado di seguire meglio il docente e di capire immediatamente i concetti che tratterà. E se proprio non ti va di studiare in modo approfondito gli argomenti non affrontati dal professore, ricordati che può essere molto utile anche solo leggere in anticipo il contenuto della prossima lezione. Sfogliare il prossimo capitolo del manuale d’esame prima di andare a lezione ti permetterà di sfruttare al massimo la spiegazione del professore. Magari mentre sei sull’autobus o sulla metro dedica il tuo tempo a questa attività.