Concetti Chiave
- Lo zinco è un elemento chimico con numero atomico 30 e simbolo Zn, appartenente al II gruppo, sottogruppo B della tavola periodica.
- Conosciuto in Cina da secoli prima di Cristo, l'ottone, lega di rame e zinco, era noto già ai tempi di Omero.
- L'isolamento dello zinco puro iniziò nel XVI secolo grazie a Paracelso, con produzione massiccia avviata nella Slesia nel 1800.
- In natura, lo zinco non è presente allo stato nativo, ma esiste in minerali come solfuri e ossidati, con una presenza limitata nella crosta terrestre.
- I principali minerali di zinco includono la blenda o sfalerite (ZnS) e la smithsonite (ZnCO3).
Lo zinco era conosciuto quasi sicuramente in Cina molti secoli prima della nascita di Cristo; nel mondo occidentale si sa di certo che già ai tempi di Omero era noto l'ottone, una lega di rame e zinco ottenuta non direttamente per fusione dei due metalli, ma per riduzione contemporanea di due loro minerali o del rame con un minerale di zinco. L'isolamento dello zinco allo stato puro si fa comunemente risalire al XVI sec., ad opera di Paracelso; di certo fu preparato da Marggraf nel 1746. Non appena si conobbe la facile lavorabilità dello zinco a caldo ma a temperature moderate (150-200 °C) nacque un grande interesse per questo elemento, che fra l'altro era facile da preparare dai suoi minerali; la produzione di quantitativi massicci iniziò nella Slesia verso il 1800. Stato naturale: lo zinco non è presente nella crosta terrestre allo stato nativo in quanto presenta un'elevata affinità per diversi elementi ed ha una bassa nobiltà. È un elemento relativamente raro, dato che costituisce solo lo 0,012% circa della crosta terrestre. Anche nell'universo la sua abbondanza è limitata: si stima che ne esistano 486 atomi per ogni milione di atomi di silicio. I suoi minerali si dividono in due grandi classi, differenti soprattutto per i processi di lavorazione in metallurgia: solfuri e minerali ossidati. Fra i primi ricordiamo il solfuro ZnS, detto blenda o sfalerite, comune in Boemia, Giappone, Messico e Stati Uniti (Missouri, Illinois e Wisconsin); sovente esso è associato alla galena PbS, solfuro di piombo. Fra i minerali ossidati ricordiamo invece la smithsonite o carbonato di zinco (
Domande da interrogazione
- Qual è il numero atomico e il peso atomico dello zinco?
- Quando e da chi è stato isolato lo zinco allo stato puro?
- Quali sono le due grandi classi di minerali di zinco e dove si trovano comunemente?
Lo zinco ha un numero atomico di 30 e un peso atomico di 65,37.
L'isolamento dello zinco allo stato puro è comunemente attribuito al XVI secolo da Paracelso, ma fu sicuramente preparato da Marggraf nel 1746.
I minerali di zinco si dividono in solfuri, come la blenda o sfalerite (ZnS), e minerali ossidati, come la smithsonite (ZnCO3) e la calamina. La blenda è comune in Boemia, Giappone, Messico e Stati Uniti.