Concetti Chiave
- I legami chimici si formano attraverso interazioni tra gli elettroni del livello più esterno degli atomi, liberando energia e aumentando la stabilità molecolare.
- Gli atomi con otto elettroni nel livello esterno, come i gas nobili, sono particolarmente stabili e poco propensi a formare legami.
- Gli elettroni coinvolti nei legami sono chiamati elettroni di valenza, e la valenza si riferisce al numero di atomi di idrogeno che un elemento può legare.
- Il concetto di valenza è stato in parte sostituito dal numero di ossidazione, che misura il trasferimento di elettroni nei legami chimici.
- Il numero di ossidazione indica la carica di un atomo in un composto, considerando l'assegnazione degli elettroni all'atomo più elettronegativo.
I legami chimici
La notevole varietà di composti formatisi nell’Universo è dovuta alla combinazione degli atomi fra loro. I legami fra gli atomi sono determinati da interazioni fra gli elettroni del livello più esterno e generalmente la formazione di un legame comporta un bilancio energetico favorevole: avviene, cioè, con liberazione di energia. La quantità di energia necessaria per sciogliere un legame è uguale a quella liberata nella sua formazione.
La molecola, che ha un contenuto energetico minore rispetto a quello dei singoli atomi costituenti, risulta più stabile. Sono particolarmente stabili e quindi niente affatto disponibili a costituire legami alcuni atomi che possiedono otto elettroni nel livello più esterno. Tale è la configurazione di alcuni gas, che per la scarsa propensione per i legami vengono definiti gas nobili. Analogo comportamento
esibisce l’He, incluso fra i gas nobili, pur se in possesso di due soli elettroni.
Un atomo quando si lega ad altri atomi acquista, cede o mette in comune gli elettroni del livello più esterno, che vengono pertanto definiti elettroni di valenza.
Il concetto di valenza, molto antico e non soddisfacente per la moderna interpretazione del legame, indica “il numero di atomi di idrogeno che un atomo di un determinato elemento riesce a legare “. L’idrogeno, che è l’elemento più semplice, possiede un solo elettrone e viene considerato monovalente. La valenza è costante per alcuni atomi, variabile per altri.
Al concetto di valenza oggi si preferisce quello del numero di ossidazione (n.o.), che rende conto del trasferimento degli elettroni nella formazione dei legami. Con il numero di ossidazione o stato di ossidazione si indica la carica che l’atomo esibisce quando gli elettroni di ciascun legame vengono assegnati all’atomo più elettronegativo, ovvero a quello che esercita una maggiore attrazione sugli elettroni condivisi con uno o più atomi. È chiaro che per gli atomi, non combinati, il numero di ossidazione assume valore = 0.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo degli elettroni di valenza nella formazione dei legami chimici?
- Perché i gas nobili sono considerati stabili e poco reattivi?
- Come si differenzia il concetto di numero di ossidazione dalla valenza?
Gli elettroni di valenza, situati nel livello più esterno di un atomo, sono coinvolti nella formazione dei legami chimici attraverso l'acquisto, la cessione o la condivisione con altri atomi.
I gas nobili sono stabili e poco reattivi perché possiedono una configurazione elettronica completa con otto elettroni nel livello più esterno, rendendoli poco propensi a formare legami.
Il numero di ossidazione si riferisce alla carica che un atomo esibisce quando gli elettroni di ciascun legame sono assegnati all'atomo più elettronegativo, mentre la valenza indica il numero di atomi di idrogeno che un atomo può legare.