Concetti Chiave
- Il legame covalente si forma attraverso la condivisione di una coppia di elettroni tra due atomi, come nel caso di due atomi di idrogeno.
- Il legame covalente mira a completare l'ottetto, raggiungendo così uno stato di minore energia e stabilità per gli atomi coinvolti.
- Esistono diverse forme di legami covalenti γ, ad esempio s-s tra idrogeni, p-p nel cloro, e s-p nell'HCl, dovute alle sovrapposizioni degli orbitali.
- Il legame covalente può essere polare, come nell'acido fluoridrico, dove il fluoro attrae più elettroni a causa della sua maggiore elettronegatività.
- Nei legami covalenti polari, si verifica un momento di dipolo, rappresentato da un vettore che indica la direzione della carica negativa.
Legame covalente
Il legame covalente è l’attrazione fra due atomi che deriva dalla condivisione/cessione parziale di una coppia di elettroni. Ne è un esempio il legame che si forma tra due atomi di idrogeno, ciascuno dei quali è instabile e presenta un elettrone da condividere; i due atomi quindi condividono il loro elettrone per raggiungere la stabilità, ossia uno stato con minore energia. Infine, come nel legame ionico, il fine del legame covalente è quello di completare l’ottetto.
In particolare il legame tra i due atomi di idrogeno si rappresenta con una linea ed è un legame γ (s-s), dato dalla sovrapposizione frontale, testa-coda, di 2 orbitali s. Vi è, in altri termini, una sovrapposizione degli orbitali lungo la congiungente dei nuclei, la quale è la sovrapposizione migliore. Nel cloro invece vi è una sovrapposizione tra due orbitali p, ma che generano però anche in questo caso un legame γ (p-p). Infine l’HCl presenta è un legame γ (s-p), frutto di una sovrapposizione frontale tra un orbitale s e uno p.Il legame covalente può essere anche polare: prendendo in esame l’acido fluoridrico che presenta un legame γ s-p, ci si accorge che il fluoro, avendo una maggiore elettronegatività, attrae a sé gli elettroni di legame maggiormente rispetto all’idrogeno. L’HF non è quindi simmetrico come l’H2, dove il legame è puro, difatti si formano una parziale carica negativa, in corrispondenza del fosforo, e una parziale carica positiva, in corrispondenza dell’idrogeno, ed è per questo motivo che questo legame covalente viene definito polare. In questi legami si rappresenta inoltre il momento di dipolo che è un vettore che va verso la carica negativa, ossia verso dove vanno gli elettroni.